A sorpresa il leader di Osimo Futura, paladino dei residenti infastiditi dal ritorno alla vita, si schiera contro l’osimanità… ragionando ancora come nativo di Castorano
E sul più bello di una timida ripresa delle antiche abitudini pre virus, si abbatte l’autentico colpo di sole del Consigliere Ginnetti ad invocare una città con più Polizia!
“Basta – questo il senso nel concreto del comunicato stampa di Progetto Osimo Futura – con i vigili che si fanno “solo vedere” da una folla incurante. La presenza della Polizia locale deve essere più incisiva; a cominciare dal rispetto dell’orario di chiusura degli esercizi”.
Al beato Achille, residente chissà in quale lontano pianeta immune al Covid, non viene il dubbio che mettere in pratica il suo dettato equivarrebbe a togliere al paziente in fin di vita, anche l’ultimo strumento per sopravvivere? Bloccare il flusso vitale di ossigeno con cui, magari, sperare di caversela? Condannare la società ad una lenta morte certa?
Come è possibile, dopo anni di abbandono del centro storico, migliaia di documenti, centinaia di inutili convegni, decine di ricette senza senso e addirittura tre mesi di chiusura obbligata… come è possibile auspicare pubblicamente il ritorno alla abituale location catacombale?
Queste le parole, destinate ai giornali, con la solita esclusione democratica di OSIMO OGGI.it, del gruppo ginnettiano.
“Alcuni cittadini ci hanno informato che queste situazioni si verificano appena le pattuglie della Polizia Locale vanno via. La presenza di tanti giovani nelle serate del fine settimane è un fatto positivo per la città e per gli operatori commerciali.
Ma non deve obbligatoriamente trasformarsi in un disordinato assembramento, con persone che non rispettano le distanze minime previste e non indossano la mascherina, che acquistano bevande da asporto per bere in giro e schiamazzare.
La Polizia Locale non deve solo “farsi vedere” tra la folla incurante, ma deve essere presente nel centro storico finché ci sono frequentatori nei pubblici locali. Inoltre, deve essere più incisiva, facendo rispettare l’orario di chiusura degli esercizi e prendendo le misure opportune in modo che i comportamenti di tutti rientrino nei canoni della convivenza civile, oltre che nel rispetto delle norme vigenti”.
Analizziamo le lamentele di alcuni residenti, critiche sposate e fatte proprie per intero da Osimo Futura.
1) Presenza Polizia H24 e controlli sugli esercizi commerciali. In ogni situazione umana, ad ogni latitudine, dalla più ordinata alla più sofferente alle regole, il comportamento della folla non è identico se in presenza di forze di polizia o meno.
Comunichiamo che Osimo non sfugge alla regola. Osimo Futura chiede invece ai Vigili urbani non solo una presenza H24 ma anche un ruolo attivo e non di solo di semplice deterrente. Inoltre, meglio di una autentica spolverata di parmigiano, Osimo Futura invoca controlli pedissequi e atteggiamenti più incisivi… a cominciare dal rispetto dell’orario di chiusura!!!
Dimenticando che gli esercizi commerciali hanno sforato, per decreto, non cinque o dieci minuti di apertura extra ma giusto tre mesi consecutivi. Per lo più nell’indifferenza, di fatto, del beneamato governo e nell’impotenza pratica della Amministrazione comunale-
Ridurre gli incassi attraverso l’inasprimento della repressione o peggio sospendere licenze commerciali… queste sarebbero le soluzioni miracolose prospettate da Ginnetti per risollevare l’economia del centro storico? Si spererebbe anche no!
2) Mascherine e bevande (da asporto o meno). Anche in questo caso il gruppo civico non ha badato ad evitare di coprirsi di ridicolo. In una Italia prima in Europa ad entrare in chiusura totale e ultima ad uscirne, in un’Italia già macchiata dallo scandalo del mancato ritorno a scuola… in una Italia seppur così mal combinata a nessuno era ancora saltato in mente di obbligare gli italiani, in questo caso gli osimani, a muoversi all’aperto con obbligo di mascherina d’ordinanza indossata.
Quanto alle bevande, invece di plaudire alla vendita, Osimo Futura vorrebbero limitarne la circolazione… mettendo arbitrariamente in relazione il bere con gli schiamazzi!
3) Residenti in centro. La risposta intelligente che un aspirante leader politico avrebbe dato a quanti, dopo decenni di sepolcro, non riescono a prender sonno come una volta, sarebbe stata e resta questa. Signori la normalità è questa; normalità fatta anche di qualche possibile schiamazzo nel fine settimana.
La norma per chi ha la fortuna e il piacere di vivere in centro non è spalancare le finestre e – aiutati dall’arietta fresca della notte – riprendere all’istante il sonno eterno… interrotto per mangiare e altre meno nobili, seppur indispensabili, funzioni.