𝗜𝗹 𝟯𝟬 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, 𝗶𝗻 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶 𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘀𝘂𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼. 𝗣𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗹𝗲 𝗟𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗻𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗰𝗰𝘂𝘀𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗣𝗱 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 𝗮𝗱 𝗔𝗻𝗰𝗼𝗻𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗼𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶. 𝗥𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼? 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼, 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝟴 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝗯𝗼𝗿𝗱𝗼, 𝗵𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝟮 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗲!
“Ho sentito dire, diverse volte, che stasera portate a compimento questo importante atto… io aggiungo solamente: “Ce lo auguriamo…”.
Così la Capogruppo di Su la Testa Monica BORDONI (nonché probabile candidata a Sindaco della coalizione Liste civiche latiniane + Centro-Destra alle prossime elezioni Comunali del ’24) aveva inutilmente avvertito, alle premature parole di esultanza del Sindaco PUGNALONI, sull’inutile via libera del Consiglio comunale circa la bretella della Sbrozzola.
Detto e fatto. Come è ampiamente noto la settimana scorsa il Governo, preso atto del sostanziale disinteresse del Comune di Osimo ad avvantaggiarsi dell’opera (con l’Amministrazione inoperosa per quattro lunghi anni), ha depennato il finanziamento non inserendo i quasi 2 milioni e mezzo di euro, necessari a far fronte ai lavori previsti, nel famoso decreto denominato “mille proroghe”.
Era il 30 novembre scorso e PUGNALONI si era appena vantato di “una gran bella pagina per l’Amministrazione di Centro-Sinistra e per quei 16 Consiglieri che supportano e sopportano il Sindaco PUGNALONI dal 2014”; ovvero l’approvazione, con voto unanime di tutti i gruppi e partiti, del progetto di fattibilità circa la bretella – di un chilometro e 200 metri – che da via Pignocco sarebbe dovuta andare a collegarsi con la rotonda di fondovalle già esistente di via Sbrozzola e da qui al nuovo ospedale Inrca, oltre il Cargopier.
Totale esatto del finanziamento andato malamente perduto? 2.485.000,00 scusate se poco.
Ad avvertire del pericolo imminente per il finanziamento, sempre lo scorso 30 novembre, fu la stessa BORDONI, peraltro rimasta inascoltata da un PUGNALONI troppo indaffarato a festeggiare la giornata storica.
“Oggi andiamo ad approvare – questo il grido di allarme della capogruppo civica, nonche responsabile della segreteria LATINI in Regione – il progetto di fattibilità per la bretella di collegamento con via Sbrozzola, quindi una variante urbanistica a tutti gli effetti con tutti i tempi tecnici di legge (almeno 5 mesi per accogliere eventuali osservazioni di cittadini – 60 giorni – e Provincia – altri 90 giorni – prima che il documento possa ritornare il Consiglio comunale, Ndr.) che la procedura impone.
Ma io mi chiedo: “Ci sono ancora i tempi?” Perché lei – rivolto a PUGNALONI – ha omesso di raccontare una parte importante dell’opera, vale a dire i tempi di realizzo (vincolanti alla conferma della concessione del finanziamento, NdR.) di un procedimento ancora fermo, anche con il voto di stasera (sempre 30 novembre ’22, NdR.), al mero progetto di fattibilità.
Ritengo infatti che affinchè la giornata possa essere davvero ricordata come storica – ha proseguito la candidata a Sindaco – Lei avrebbe dovuto iniziare i lavori o almeno riuscire ad affidare il cantiere entro il 31 dicembre ’22. Davanti abbiamo tutte le festività di Natale e soprattutto i tempi tecnici, almeno fino ad aprile/maggio ’23… siamo proprio sicuri che la sua Amministrazione riuscirà in tutto questo? Ovvero portare in porto l’opera entro i termini?
Se questo non fosse – ha inutilmente ammonito la BORDONI per la seconda volta – si rischia di perdere i fondi… non esattamente cosa da poco.
Oggi, essendomi documentata, vi informo che a Roma c’è stata una Conferenza – Stato e Regioni, NdR. – finalizzata a concedere proroghe, in giro per l’Italia, a questo genere di opere.
Da quanto risulta la Conferenza ha preso atto della richiesta della Regione Marche di procedere alla concessione di una deroga annuale (quindi spostando l’avvio dei lavori al 31 dicembre ’23, NdR.) ma non ha accolto l’invito. Ne ha solo preso atto.
Quindi, noi di Centro-Destra, per il nostro ruolo istituzionale di controllo, ci siamo informati e siamo intervenuti cercando di ottenere da Roma la deroga… ovvero noi Liste Civiche, noi Governo regionale di Centro-Destra, per essere più chiari… non CERISCIOLI ma LATINI ed ACQUAROLI.
Stiamo cercando di seguire passo passo la situazione dell’iter, certamente non così facile come ce l’ha racconta il Sindaco, specie dopo il vostro immobilismo di anni e anni, perché così facendo Osimo rischia davvero di perdere milioni. Tanti milioni. E questa cosa a noi dispiace. Dispiace davvero essendo l’accesso al nuovo ospedale a dir poco fondamentale per la nostra città.
Quindi caro Sindaco per ottenere la deroga, ammesso ce ne siano ancora i tempi, bisogna darsi da fare… non so se lei è informato di queste notizie – ha rimarcato la BORDONI – essendo effettivamente molto impegnato a festeggiare… ma a festeggiare cosa? Lo faremo, eventualmente, una volta che i soldi per realizzare l’opera saranno ritornati ad Osimo…
La invitiamo quindi a fare molta attenzione. Noi come gruppo di opposizione ci stiamo impegnando a fare il nostro e a fare di più. Siamo già attivi affinchè questa deroga venga concessa, sperando per una volta di lavorare tutti insieme, nella stessa direzione e di portare a casa un ottimo risultato, un risultato che potrebbe essere condiviso, ma… ma il problema di ottenere la deroga al 31 dicembre ’22 è un problema serio, fondamentale, che speriamo di riuscire ad ottenere”.
Come non detto. La proposta di mettere da parti le divisioni osimane per unire gli sforzi in chiave romana venne liquidato, un attimo dopo, dal giudizio sprezzante del capogruppo Pd GALLINA FIORINI, secondo il quale a Roma non esistono impedimenti ma è “ad Ancona che si lavora per creare un problema” a cui porre rimedio intervenendo come “Salvatori della Patria”.
Superfluo ricordare come il 31 dicembre ’22 il finanziamento per la bretella Pignocco-Sbrozzola (rotonda sulla 361 e un chilometro e 200 metri di nuova strada) è puntualmente saltato come da convenzione con il ministero dello Sviluppo e dei Trasporti, denominato “Fondo per lo sviluppo e la coesione”… e come a marzo’23, dopo la richiesta della Regione Marche di prorogare i termini di 365 giorni, il Decreto “Mille proroghe” sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale privo della parola fondamentale “Osimo”.