Il tenore, in camerino a riposare per gran parte dello spettacolo, secondo più siti sedeva invece in platea!
OSIMO, LA PENNICHELLA DI BOCELLI FA SBANDARE PIU’ DI UNA TESTATA
SECONDO CENTROPAGINA.it IL TENORE HA PERSINO APPLAUDITO LO SPETTACOLO…
In effetti lo “sgarbo” al pubblico, accorso soprattutto per la presenza in sala dell’artista, non era prevedibile
Per la serie “A Cesare quello che è di Cesare”, qualcuno avvisi la collega Silvia Santini di centropagina.it che Bocelli ha certamente “applaudito quel tripudio di talento messo in campo venerdì, con “Tosca reloaded”, dal suocero Ivano Berti”.
Peccato lo abbia fatto solo idealmente, in sonno, chiuso nel camerino più lontano possibile dai rumori provenienti dal palcoscenico de La Nuova Fenice.
Farlo idealmente sarà anche originale e degno della fama di artista, ma il buon e vecchio applauso di una volta, tutto battito di mani… per noi rappresenta ancora un modo di manifestare consenso, rozzo quanto vogliamo, ma da non sostituire con sistemi troppo innovativi.
Quanto al vedere Bocelli sistemato in platea vicino alle autorità cittadine… qui la vicenda si fa più impegnativa e ben più seria dei consensi virtuali allo spettacolo espressi durante una fase di sonno rem.
Vedere e poi scrivere quel che non c’è significa non essere stati allo spettacolo (passi, presenziare agli avvenimenti non è indispensabile, tanto è vero che anche noi non eravamo a teatro) pur rimediando con un pò di mestiere e fantasia, senza esagerare.
In effetti la collega non ha esagerato. Si è limitata alla normalità.
Peccato che stavolta Bocelli, inconsapevolmente, abbia escogitato una cronaca non immaginabile per gli assenti… prendendo tutti in contropiede andando a riposare un istante dopo aver cantato l’inno di Mameli nel proprio spazio riservato… molto lontano dalla prima fila di platea e anche dal doppio palco centrale, seconda fila, lasciato per intero alla solitaria lady Bocelli e ai suoi amici.
Comprendiamo i sentimenti della collega rassicurandola che ogni buon giornalista è passato, in carriera, in svarioni simili o molto peggio.
Noi stessi abbiamo ribrezzo a ripensare ai nostri primi “articoli”, al tempo pubblicati al tempo su Corriere Adriatico con le sole iniziali, ricchi di bestialità giovanili.
Purchè tutto avvenga per imparare meglio e prima il mestiere non ci sarebbe da preoccuparsi; in questo caso la banale quanto indispensabile verifica della serata ci avrebbe salvato dalla brutta figura.