Passa con i soli voti di maggioranza l’ultimo bilancio del Prefetto Basilicata
LUI, LEI E IL COGNATO
OFFAGNA SCEGLIE IN FAMIGLIA
Lo strano caso del necroforo diplomato geometra, impiegato come ragioniere ma pagato da operaio
Fortunatamente nel logo di “Rinascita per Offagna” campeggia ben in evidenza la scritta “passione e responsabilità”. Avesse la lista che appoggia il neo Sindaco Ezio Capitani puntato su altri valori, chissà di quant’altri personaggi, oltre al cognato Fabrizio Bartoli, il Primo cittadino si sarebbe contorniato.
Nel silenzio più assoluto dei media (vogliamo sperare per le dimensioni minuscole di Offagna che per celare la notizia) il Sindaco Capitani ha dunque scelto: l’unico Assessore di una compagine amministrativa che prevede anche un vice Sindaco sarà il fratello della attuale compagna Franca Bartoli, componente Cda della Asso, ad Osimo.
Una curiosa particolarità, tutta in famiglia, quella che ha visto il settore della Cultura affidato al cognato, insieme ad un appannaggio di circa 400 euro, scarsi, mensili.
Evidentemente tra i 2.000 abitanti, scarsi, di Offagna, a giudizio di Capitani, non c’era, quanto a responsabilità, un altro cittadino di fiducia, meritevole di affiancarlo in Giunta.
Di fatto registriamo una specie di record di famiglia, non sappiamo se da invidiare o meno, che vede lui Sindaco ad Offagna remunerato con circa 1.200 euro mensili, lei componente nel Cda di Osimo Servizi risarcita con altri 420 euro circa e l’ultimo arrivato, il fratello di lei e cognato di lui, neo Assessore alle attività Culturali della Rocca.
Non male in tempi di ristrettezze di ogni tipo. Quali i vantaggi per la comunità? Pasqua, Natale, compleanni vari e qualche altra festa durante l’anno si trasformeranno, in automatico, in sedute di Giunta. A costo zero per la comunità!
Tornando seri, auguriamo almeno ai cittadini di Offagna che siano soldi spesi bene; non tanto per le piccole cifre in se, quanto per le difficili scelte che la nuova Amministrazione si appresta a compiere per salvare il futuro del paese.
In fatto di scelte lunedì scorso si è svolto il secondo Consiglio comunale dell’era Capitani chiamato a ratificare l’ultimo bilancio, tutto sangue e lacrime, redatto dall’ex commissario prefettizio Basilicata.
Il documento che, di fatto, pone la cittadinanza ad un livello di tagli, ristrettezze o mancanza di servizi da allarme rosso, è stato approvato grazie ai voti di Rinascita mentre i due consiglieri di Offagna per tutti hanno espresso parere negativo.
Curiosa, tra le pieghe del bilancio, la spiegazione scaturita, in fase di dibattito consiliare, dall’esame della posizione di uno dei sei dipendenti comunali superstiti, due impiegati e quattro operai.
Nella fattispecie trattasi di un operaio necroforo, con titolo di geometra, ma spostato per necessità in ragioneria pur mantenendo lo stipendio di addetto cimiteriale!
Lo spostamento, già attuato con il commissario Basilicata, è stato di fatto confermato dal Sindaco Capitani con la motivazione che “non se ne può fare a meno…” e rimarrà in vigore per almeno i prossimi sei mesi.
Pur esternando fuori palazzo comunale tutto il lavoro dirottabile (gli uffici di Ragioneria, nonostante l’apporto a tempo pieno del necroforo-geometra-ragioniere pagato come operaio, debbono ricorrere all’indispensabile sostegno del Comune di Santa Maria Nuova) resta per Offagna la situazione di piena emergenza; aggravata con l’inizio dell’anno scolastico dalla sottrazione ulteriore di una unità lavorativa da adibire ad autista scuolabus.
Nel frattempo i nodi giungono puntuali al pettine con l’arrivo della vera, prima, prova del fuoco per la neo Amministrazione. Lunedì 25 settembre si tratterà di votare il primo Bilancio di previsione – 2018 e 2019 – sottoscritto dalla politica e non dal rappresentante di governo.
Tagliare oltre non sarebbe possibile ma toccherà farlo. Sempre che basti.