ZINGARI E TOPI D’AUTO
REFURTIVA RECUPERATA E RESTITUITA
In manette per furto aggravato in concorso tre rom del campo nomadi di Jesi
Avevano appena rubato da un’auto parcheggiata a Chiarino (Recanati) un I-pad e il portafogli contenente documenti e denaro per 350 euro.
Protagonisti del furto tre zingari Rom – due donne e un uomo – tutti residenti a Jesi, presso il campo nomadi di quella città.
Il trio, individuato a bordo di una Fiat Bravo di colore bianco guidata dall’uomo, non ha avuto neanche il tempo per liberarsi dei documenti e buttare l’I-pad (dotato di rilevamento satellitare) che sono stati intercettati dal personale del nucleo operativo di Osimo impegnato in servizi di routine contro la repressione di reati contro il patrimonio.
Dall’incontro fortuito tra zingari e Carabinieri è nato un piccolo inseguimento per le stradine di campagna che collegano la Val Musone tra Recanati e Osimo, terminato nei pressi di Campocavallo con l’ammanettamento di tutti i componenti la banda.
Tutti pluripregiudicati e – manco a dirlo – nulla facenti, gli zingari sono stati immediatamente accusati del furto ai danni di una Nissan Qasqhai nel Recanatese il cui bottino è stato già in serata restituito al legittimo proprietario.
Sul conto dei tre malfattori i Carabinieri operanti hanno altresì deciso, in accordo con il sostituto Procuratore Ruggiero Di Cuonzo che ha sottoscritto i tre arresti disponendo la misura cautelare degli arresti presso il campo nomadi di via Marx a Jesi, di verificare ad una ad una la posizione di ciasc
un componente alla ricerca di notizie utili a far luce su un’altra serie di piccoli furti ai danni di automobili lasciate in sosta sul lungofiume, specie all’altezza della pista ciclabile in zona Laghetto (a Campocavallo) e Confluenza (Padiglione).
Nel corso dell’udienza di convalida, l’udienza nel frattempo rinviata al prossimo 2 febbraio su richiesta dei termini avanzate dalle parti difensive, la Procura ha trasformato la misura degli arresti domiciliari con il solo obbligo notturno di dimora, dalle 22 alle 8, sottoposti al controllo e vigilanza dei Carabinieri.
Da parte loro i militari hanno invece evidenziato la necessità, oltre al provvedimento penale in corso di definizione, di appesantire ulteriormente il conto presentato ai tre protagonisti, con l’irrogazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio da Osimo, per i prossimi tre anni.