Il Centro-Destra alle prese con il rebus Governatore in vista delle Regionali. Sull’altro fronte Ceriscioli torna caldo per il bis
Con Francesco Acquaroli in ribasso per veto salviano, a quattro mesi dal voto si fanno più interessanti le quotazioni dei Sindaci di Jesi Massimo Bacci e di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica (entrambi espressione di Liste civiche di ispirazione Centro-Destra) e dell’ex Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.
A dare quello che potrebbe risultare il ben servito all’Onorevole di Fratelli d’Italia, nonchè già Sindaco di Potenza Picena, parrebbe essere stato un sondaggio commissionato proprio dalla Lega, in vista del confronto decisivo con i partiti alleati.
Secondo lo studio statistico circolante (vai a capire se corrispondente a realtà o farlocco per pura propaganda) un Acquaroli candidato Governatore risulterebbe battibile, esattamente di 4 punti, persino dal candidato opposto ritenuto più debole, vale a dire il Presidente uscente Ceriscioli (Pd).
In pratica, grazie ad una corretta gestione dell’emergenza virus nelle Marche, l’attuale leader del Centro-Sinistra sarebbe riuscito a recuperare ben 13 punti di differenza! Esattamente passando da un ipotetico -9 ad un possibile +4 su Acquaroli.
Vero? Falso? A credere più di tutti al sondaggio leghista è proprio lo stesso Ceriscioli il quale, pur avendo dichiarato di voler concentrare il proprio lavoro di questi ultimi mesi per accelerare la ricostruzione nei territori terremotati del maceratese e ascolano, ha mostrato interesse per il dato salviniano.
Insomma tornare a fare il professore… senza fretta se il partito democratico, compatto – come sembra almeno per il sud della regione – dovesse decidere a grande maggioranza verso un tentativo di bis.
In caso contrario un altro Sindaco, il senigalliese Maurizio Mangialardi, sembrerebbe sul punto di giocarsi le carte migliori per spostare più a sud – da Pesaro a Senigallia – l’asse gravitazionale del potere piddino nelle Marche.
Tornando sull’altro fronte da non scartare, Sindaco per Sindaco, neanche le chances di Dino Latini (ex Sindaco proprio ad Osimo) che oltre al favore del neo Commissario leghista Riccardo Marchetti dovrebbe però contare su una serie di congiunzioni astrali al momento di difficile composizione.
Se però la chiave di Fratelli d’Italia non dovesse riuscire ad aprire il portone della candidatura ne ad Acquaroli, ne a Castelli, ecco che le possibilità dei civici, capaci di mettere d’accordo Lega e Fratelli d’Italia passando per Forza Italia ed ex democristiani vari, aumenterebbero a vista d’occhio.
Ciarapica, da questo punto di vista, sembrerebbe il più autorevole pretendente in quanto gradito anche alla stessa Lega Arrigoniana; il cambio di guardia al vertice del movimento e proprio il fatto di essere uomo gradito al Carroccio potrebbe però avvantaggiare il Sindaco di Jesi Bacci.
Da parte sua il Primo cittadino jesino, espressione di liste civiche, ha già fatto sapere, stuzzicato sull’argomento proprio dal nostro Pugnaloni, di essere disponibile a farci un pensierino… dovessero proporglielo.
Lista Civica per lista civica, però, quella osimana di Dino Latini pare davvero l’unica in grado di pescare voti pesanti non solo a Destra, non solo al Centro ma anche nei pressi della Sinistra. E non solo ad Osimo ma anche in larghi territori della provincia di Ancona, con punte extra in zona Fano e Fermo.
Insomma una ipotesi tutt’altro che da trascurare, diremmo una autentica risorsa, specie nel caso la decisione tra Fratelli d’Italia e Lega dovesse tardare a giungere, al punto da rischiare una rottura.
In questo caso un candidato neutro – Bacci, Ciarapica o Latini – potrebbe salvare capra e cavoli e infondere nuova linfa all’elettorato marchigiano.