Al Centro guadagnano promesse di voto sia Azione che Forza Italia. Sul fronte degli schieramenti il Centro-Destra scende sotto il 50%. In calo sia la fiducia sul premier Mario Draghi (al 53.60%) mentre ormai solo una minoranza di Italiani (49.40%) è soddisfatta del Governo “dei migliori”
Perdono consensi sia Fratelli d’Italia (-0.30%) che Pd (-070%), partiti che in questa prima settimana di marzo e di guerra si ritrovano dunque appaiati al primo posto e con lo stesso gradimento promesso: 21.50% a testa ad un anno esatto dalle Politiche di primavera 2023.
Stabile ma al ribasso il brand Lega, ferma al 16.30%; stessa cosa dicasi per i 5 Stelle scesi al valore minimo del 12.40%. Continua il lento recupero di Forza Italia, sul valore di 10.40% mentre al Centro, versante Sinistra, guadagna bene +Europa & Azione giunti al 4.8%.
Tutti fuori, sotto soglia sbarramento del 3%, ovvero la quota al di sotto della quale non scattano seggi, i partiti rimanenti: Italia Viva (2.80%), Europa Verde (2.50%) e Sinistra Italiana quotata 2.40%. Senza voto il restante 3.80% degli elettori italiani, ancora incerti, se partecipare al voto o lasciar prevalere la voglia di astenersi, il giudizio del 44% dei 1.000 intervistati TECNE’, campione statistico significativo per elaborare una pèrevisione attendibile.
Da ultimo la rilevazione registra un calo della fiducia degli italiani in Mario DRAGHI e nel Governo da lui guidato. Il gradimento del premier scende in una settimana dal 55.80% al 53.60% odierno; quello dell’Esecutivo dei migliori scende addirittura sotto soglia del 50%, ovvero piace solo alla minoranza del 48.40%.