Le indagini e i filmati non hanno fornito certezze
AGGRESSIONE DOWN
SENZA COLPEVOLI
Vittima e presunto branco di nuovo in classe

Le indagini e i filmati non hanno fornito certezze AGGRESSIONE DOWN SENZA COLPEVOLI Vittima e presunto branco di nuovo in classe

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Verso l’archivio il caso del ragazzo down vittima del branco all’attesa dell’autobus. A distanza di dieci giorni dalla denuncia dei fatti, sporta dai genitori di Edoardo Sopranzi, 18 anni, di Offagna, dalle indagini dei Carabinieri non emergono certezze sulle circostanze.

Il dirigente scolastico dell’Alberghiero di Loreto – Gabriele Torquati – dove vittima e presunti responsabili dividono il terzo anno di istituto, ha più volte ascoltato la versione data dei fatti sia da Edoardo che dai sette sospettati, tutti ragazzi tra i 17 e i 18 anni.

“Non essendo l’episodio avvenuto a scuola – spiega il dirigente – dobbiamo obbligatoriamente rimetterci alle indagini, tutt’ora in corso, dei Carabinieri. Purtroppo le prime immagine esaminate (l’area del maxi parcheggio è tra le più sottoposte a videosorveglianza di banche, negozi, impianto risalita e maxi parcheggio stesso) non consentono di fare luce sull’accaduto”.

In effetti l’occhio del grande fratello mostra solo in parte il gruppo in attesa dell’autobus senza fornire prove di aggressione.

Per questo motivo, pur tenendo alta l’attenzione a scuola – spiegano a Loreto – l’istituto non è nelle condizioni di entrare nel merito. In mancanza di fatti nuovi, insomma, la vicenda di Edoardo Sopranzi, tanto più cattiva perchè perpetrata, ad il la di essere stata vista o meno, ai danni di un ragazzo minorato, si avvia ad essere archiviata senza colpevoli.

Sia Edoardo che i sette compagni di classe si sono ritrovati normalmente, stamani, a scuola. Unico assente forzato il possibile capo branco, ovvero colui che aveva preso a male parole la donna intervenuta nel parapiglia del 16 febbraio.

Nessun riferimento però alla vicenda del maxi parcheggio.

“Lo studente – chiarisce Torquati – sconta una settimana di sospensione per un altro episodio avvenuto a scuola e sganciato da quanto capitato ad Osimo. Segno evidente che la scuola vigila, è presente e sanziona chi sbaglia”.

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