Il Presidente del Consiglio Andreoni taglia le spese e inventa…
IL CONSIGLIO COMUNALE
SOLO DI “SABATO FASCISTA”!
Rigorosamente all’alba e al freddo

Il Presidente del Consiglio Andreoni taglia le spese e inventa… IL CONSIGLIO COMUNALE SOLO DI “SABATO FASCISTA”! Rigorosamente all’alba e al freddo

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Al freddo, di prima mattina ed esclusivamente di “sabato fascista”.

Il ventennio di buona memoria c’entra poco. E per una volta risulterebbe immune da critiche persino il Sindaco.

Ad andarci di mezzo tocca, questo giro, al Presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni (Pd) dalla quale in molti temono il prossimo giro di vite: discussione dei lavori in Sala Gialla solo dopo opportuni esercizi ginnici con tanto di lancio – di Consiglieri e Assessori – in cerchi di fuoco!

Paola Andreoni, Presidente del Consiglio comunale

Opportunamente di misura maxi per gli Assessori più ingombranti.

E speriamo che l’esercizio di immaginazione possa bastare qui perchè, si sa, la realtà quasi sempre supera di slancio anche la fantasia più ardita.

Del resto questo passa il convento Pugnaloni. Pochi spicci in bilancio per mandare avanti la macchina comunale e l’abc della democrazia, per la serie “bamboli non c’è una lira!”.

Ecco così il tentativo di fare le nozze con 20.000 euro spesi in fichi secchi.

Primo provvedimento adottato da Andreoni, diminuire al minimo possibile il numero annuo delle convocazioni; seconda strategia convocare il Consiglio esclusivamente di sabato in modo da risparmiare sui rimborsi spesa che altrimenti spetterebbero ai consiglieri con lavoro dipendente; terzo punto dimenticare di far accendere il riscaldamento costringendo l’assemblea a partecipare in cappotto o doppi maglioni.

Senza dimenticare la barbara abitudine di convocare l’assemblea elettiva rappresentante tutti gli osimani alle prime ore dell’alba, ovvero alle 8.30, manco dovesse avviarsi un duro lavoro alla catena di montaggio.

Restituire dignità al Consiglio comunale e a coloro che gli osimani hanno chiamato a rappresentarli, appare il minimo a cui la Presidente Andreoni (o chi verrà dopo di lei) dovrebbe pensare. Da subito.

Perchè come si è giustamente scelto di non risparmiare sui 100.000 euro che la mostra sui cosiddetti capolavori sibillini fare pesare in Bilancio, allo stesso modo non è tagliando sui lavori in Sala Gialla che l’Amministrazione Pugnaloni troverà i voti di una difficile riconferma.

Oltretutto se i 20.000 euro a bilancio per la Sala Gialla stanno ai 100.000 euro per la mostra al Campana cinque volte, non si comprende come l’impegno per far lavorare 6 mesi quattro dipendenti museali, vittime del terremoto, possa valere 5 volte di più!

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