REINTEGRATA DUE VOLTE AL LAVORO
E ASSOLTA DALL’ACCUSA DI LESIONI

REINTEGRATA DUE VOLTE AL LAVORO E ASSOLTA DALL’ACCUSA DI LESIONI

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Angela Leggieri, operatrice del Bambozzi, riconosciuta innocente

 

REINTEGRATA DUE VOLTE AL LAVORO
E ASSOLTA DALL’ACCUSA DI LESIONI

 

La donna era stata animosamente accusata da una collega a tempo determinato

Assolta l’operatrice del Bambozzi finita alla sbarra per rispondere del reato di lesioni personali ai danni di un anziano ospite della struttura.

Angela Leggieri, 40 anni, origini pugliesi ma residente ad Ancona, è dunque riuscita a dimostrare, grazie al lavoro del proprio legale Antonio Gagliardi – dello studio Scaloni di Ancona – di essere totalmente estranea ai fatti esaminati dal Giudice di Pace di Ancona; anzi non è escluso pensare, ad un sereno esame dei fatti emersi in giudizio, ad una vicenda costruita sulla figura dell’imputata al solo scopo di ottenerne il posto di lavoro a tempo indeterminato.

Un dubbio legittimo su cui che l’operatrice (10 anni di esperienza professionale e mai neanche una nota a macchiare il curriculum) intende ora fare piena luce confermando il mandato al proprio avvocato per procedere in Procura sia nei confronti dei testimoni comparsi in aula che della familiare del vecchietto, valutando la possibilità di incorrere nei reati di false dichiarazioni rese all’autorità di P.G. e falsa testimonianza.

Angela Leggieri

I fatti aventi per oggetto un’unica data: domenica 31 maggio 2015.

Una operatrice socio-sanitario, impiegata da pochi mesi all’interno del Padre Bambozzi e con contratto a tempo determinato, forse mossa dell’intento di calunniare la Leggieri, ha accusato la più esperta collega di aver strattonato a forza un anziano ospite, tanto da provocargli una ferita al labbro con conseguente sanguinamento.

L’episodio venne immediatamente riferito alla Direzione della Fondazione la quale, al termine di una indagine interna, ha irrogato alla Leggieri la più grave delle sanzioni disciplinari, ovvero, il licenziamento. E questo nonostante le dichiarazioni della collega accusatrice fossero palesemente inventate e contrastanti con quanto riferito da una terza operatrice socio-sanitario, risultata essere presente nella stanza dell’anziano al momento dei fatti.

Da notare come le pesantissime accuse rivolte dalla principale testimone (quella col contratto a tempo concluso) contro la Leggieri erano connotate come da un senso come di particolare animosità… tanto da destare non pochi sospetti già in sede di Giudice del Lavoro; giudice il quale in precedenza aveva già dichiarato illegittimo il licenziamento

della operatrice e ordinato il ripristino.

Ripristino al lavoro incredibilmente impugnato dalla direzione del Padre Bambozzi e terminato con una nuova sentenza a favore della Leggieri e conseguente ordinanza bis di riattivazione del rapporto del lavoro.

A fronte di queste vicende giudiziarie di contorno al processo per lesioni, vicende giudiziarie intrecciatesi tra loro nel tempo, una familiare dell’anziano che si voleva vittima di lesioni personali ad un labbro, ha provveduto a sporgere querela nei confronti di Angela Leggieri dimenticando la procedura che vuole l’anziano vittima dell’episodio titolare unico della decisione, direttamente o tramite procura.

Un vizio procedurale tale da inficiare ogni accusa e consentire all’avvocato Gagliardi di richiedere l’estinzione del reato.

Tanto più che dall’esame della accurata ed approfondita istruttoria dibattimentale è sostanzialmente emerso come l’imputata non abbia mai commesso i fatti di cui è stata accusata, tanto da far convergere lo stesso Pubblico ministero nella richiesta di assoluzione!

Tra lo stupore e l’incredulità dei presenti, sono così emerse le prove della verità giudiziaria che hanno mostrato come sempre più evidenti le calunnie dell’accusatrice; falsità inventate per chissà quale obiettivo, tanto che ogni circostanza è stata puntualmente smentita degli altri testimoni chiamati in aula, in particolare la collega presente in stanza e i colleghi del turno successivo.

Infine, a chiarire definitivamente ogni dubbio circa l’anziano ferito ad un labbro, è stato il medico intervenuto nell’immediatezza dei fatti per visitare il paziente; medico che ha definitivamente escluso la circostanza che voleva l’anziano ospite del Bambozzi vittima di lesioni volontarie.

Con il reintegro sul posto di lavoro e l’assoluzione penale a proprio favore,

Angela Leggieri intende ora – come già annunciato – provare ad andare a fondo per comprendere quale meschinità possa nascondersi dietro l’infondata accusa di lesioni.


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