ARRESTATI I RENZI, PUGNALONI SCARICA L’AMICO
DICE NO AL SIMBOLO PD E SI RIFUGIA SU LISTA DI COMODO?

ARRESTATI I RENZI, PUGNALONI SCARICA L’AMICO DICE NO AL SIMBOLO PD E SI RIFUGIA SU LISTA DI COMODO?

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La possibilità allo studio già da giorni; il precipitare degli eventi certifica l’uscita dai Dem?


False fatturazioni, cooperative fantasma, mancato versamento contributi, il tutto spalmato su almeno tre società riconducibili a mamma e papà Renzi, insomma bancarotta fraudolenta.
La notizia della richiesta della Procura fiorentina di limitare la libertà degli anziani genitori dell’ex premier, giunta ieri sera in serata in curiosa sovrapposizione “casuale” con l’esito del voto a 5 Stelle sull’immunità a Salvini, rischia di mandare in tilt la politica italiana.


Mamma e papà dell’ex premier RENZI agli arresti domiciliari

Le ripercussioni a livello di partito, vista l’attuale fase di osservazione dei fatti in cui Renzi, volente o meno, si è posto ormai da qualche mese, potrebbe appunto essere mitigate dall’attuale ruolo, di secondo piano ritagliato all’ex Segretario dem ed ex Premier, per interposta persona, fino allo scorso 4 marzo.
Ciò che rischiano di pesare, invece, sono le amicizie peones… i tanti braccianti della politica, tra cui non ultimo Pugnaloni, legatissimo umanamente e politicamente alla visione e allo stile politico di Renzi.
Proprio su costoro, specie se chiamati alle urne per rinnovare un potere mai come in questa tornata elettorale a rischio naufragio, si addensa il rischio di essere chiamati a pagare, per l’intero partito, il conto renziano.
Da settimane ormai, Pugnaloni sfoglia la margherita per decidere, indeciso come non mai, se presentarsi alle Comunali sotto l’emblema del Partito Democratico o se invece non possa essere più redditizio prendere le distanze formali dal capo e puntare tutto su una anonima lista civica a base piddina, capace di nascondere tutto.
I rumors in casa Dem, fino a pochi giorni fa, davano per certo che alla fine, pur turandosi il naso da buon democristiano che fu, Pugnaloni avrebbe dato il proprio assenso a guidare una formazione con stemma, simbolo e bandiere d’ordinanza.
Il fatto nuovo, non prevedibile, addirittura di mandato di arresto per entrambi i genitori, muta profondamente il quadro politico, tanto da consigliare Pugnaloni a valutare una tardiva presa di stanze.
Mai critico verso la politica renziana, gli osimani ricorderanno bene la scorsa campagna elettorale con il treno di Renzi atteso ad Osimo Stazione da un Pugnaloni in primissima fila, con tanto di fascia Tricolore a tracolla, pur rappresentando in quel momento solo il segretario discusso del discutibile partito Dem.
Impressione finale? Pugnaloni alla fine rinuncerà non solo al simbolo ma anche a qualsiasi parentela lontana, pur di non sminuire il proprio altrettanto fallimentare mandato.
Per la serie: la quercia non da melarance.


 

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