Eppure i due viaggiavano in auto insieme. Intercettati, martedì, dagli agenti del Commissariato. Poco dopo, a Macerata, nei guai anche un secondo africano, fratello del primo fermato. Entrambi risultano originari di Passatempo.
Anche un giovane osimano, tale Leonardo COPPA (denunciato a piede libero), tra i protagonisti della brillante azione antidroga della Polizia che martedì ha portato all’arresto di due fratelli camerunensi, residenti a Macerata ma di fatto attivi a Passatempo.
In manette, però, sono finiti solo i due ragazzi di colore, Alex Loic AZEMGUE (22 anni) e il fratello, ancorchè con cognome diverso, Kevin DONFACK, (28 anni), mentre il terzo protagonista – pur trovato in possesso, celati nelle mutande, di soldi per 2.700 euro e due confezioni di resina di marijuana – se l’è cavata col deferimento presso la Procura della Repubblica di Ancona.
L’operazione ha avuto inizio su strada, ad Osimo, quando gli agenti del Commissariato, hanno fermato l’auto che attendevano al varco. Alla guida del mezzo proprio Kevin DONFACK, di professione modello, con l’osimano Leonardo COPPA seduto al proprio fianco.
Dopo 1o minuti di formalità, il protrarsi delle operazioni di controllo, volutamente dilatate dagli agenti per creare disappunto e mettere a disagio la coppia attenzionata, ha innescato l’inevitabile nervosismo proprio dei pesci piccoli.
I due hanno iniziato a denotare segni di crescente nervosismo, ovvero l’atteggiamento sperato dagli agenti per risultare credibili e ordinare alla coppia di seguirli in Commissariato per accertamenti.
In sede i due non hanno così potuto evitare di essere sottoposti a perquisizione personale dagli agenti dell’anticrimine, denunciando entrambi i motivi della preoccupazione in corso. Da prima, addosso a DONFACK, i poliziotti del Commissario BORTONE hanno rinvenuto quanto sperato: trattenuta da una calzamaglia indossata sotto i pantaloni, c’era un intero panetto di hashish per circa un etto di peso; non meno fruttuosa è risultata la ricerca effettuata a carico di Leonardo COPPA che, invece della inestetica calzamaglia, ha inteso utilizzare il nascondiglio delle mutande.
Tra i gioielli di famiglia sono così comparse banconote da 10, 20 e 50 euro, ben suddivise tra loro, per un ammontare di circa 2.700 euro e le ricordate confezioni, un paio, di resina di marijuana e marijuana in polvere.
Inevitabile, come da prassi, l’allargamento della perquisizione all’abitazione dei due configurato in un appartamento in affitto in pieno centro a Macerata, con contratto a carico dell’osimano. Appartamento condiviso con il camerunense Kevin DONFACK e il fratello minore Alex Loic AZEMGUE, passatempesi con base operativa, di fatto, trasferita nel capoluogo maceratese.
La perquisizione dell’appartamento, diversamente dai controlli sulla persona, non è però risultato così tranquillo come il precedente. Evidentemente innervositi e sotto stress per quanto sarebbe potuto rivelarsi a breve, i due centro africani hanno iniziato ad opporre resistenza agli agenti, al punto da costringere gli operanti a chiedere l’arrivo di rinforzi dalla vicina Squadra mobile maceratese.
Il sopraggiungere in forza di agenti e le sirene spiegate hanno, alla fine, suggerito ai due ragazzi di colore di darsi una calmata (non risulta che l’osimano abbia preso parte alla rissa dando manforte ai camerunensi) non prima, però, di aver spedito al pronto soccorso un poliziotto osimano, vittima di calci ripetuti e raffiche di pugni.
Ristabilita la calma necessaria a procedere, si è ben compresa la natura di una simile reazione violenta con altri 180 grammi complessivi, tra hashish e marijuana, oltre all’intero kit per il confezionamento in dosi e un bilancino di precisione in perfette condizioni.
In particolare la droga è stata rinvenuta, su indicazione del ragazzo minore Alex Loic AZEMGUE, distribuita in vari cassetti della cucina, mentre la quota restante è stata trovata nascosta in camera del 22enne, celata all’interno di un paio di scarpe da tennis di proprietà. Con la droga restante rinvenuti ulteriori 305 euro, pure sequestrati.
Inevitabile, a questo punto, l’arresto dei protagonisti, manette che però sono stranamente scattate solo ai danni dei due personaggi di colore; l’osimano, infatti, pur intestatario del contratto di affitto dell’appartamento perquisito e pur nascondendo melle mutande soldi e resina di marijuana in quantità, se l’è cavata col semplice deferimento.
Diverso anche il futuro processuale dei due fratelli ex passatempesi: il più grande, Kevin DONFACK, responsabile solo di quanto rinvenuto nella perquisizione in Commissariato, risponderà in Tribunale ad Ancona, assistito dall’avvocato maceratese Domenico BIASCO, entro le prossime settimane.
Nell’attesa, dopo la convalida dell’arresto, il ragazzo è stato rimesso in libertà con l’obbligo di non poter uscire durante l’orario notturno.
Sorte diversa per il fratello, pure assistito dallo stesso avvocato BIASCO, che verrà giudicato a breve a Macerata dove il fatto, nei suoi confronti, si è concretizzato.
Anche il ragazzo minore, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, è dunque stato rimesso in libertà. Iter giudiziario di routine, invece, per l’osimano Leonardo COPPA la cui vicenda verrà giudicata – ad Ancona o a Macerata – con i tempi lunghi della Giustizia.