Latini: “Da qui al 2020 le ditte esterne determineranno rincari per 370.000 euro”
ARRIVA IL PRIVATO, IN UN TRIENNIO AUMENTI DEL 45% PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA!
Su la Testa denuncia un aumento dei costi pari a 40 euro per ciascuno dei 6.200 punti luce
L’illuminazione pubblica di Osimo – spiega il comunicato del leader di Su la Testa Dino Latini – che oggi costa alle casse comunali 690.000 euro l’anno per usufruire di 6.200 punti luce, andrà a costare per il 2018-2019 oltre 850.000 euro l’anno per arrivare, nel 2020 ad un milione tondo tondo, passando così da un costo attuale di 111 euro a punto luce a 137 euro nel 2018 per salire ulteriormente nel 2020, in media, a 161 euro a lampione!
Un aumento, da qui a pochissimi anni, di 40 euro annui per ogni illuminazione, costi extra che ovviamente ricadranno sulle casse pubbliche e quindi incideranno nel bilancio di tutti noi osimani.
Immagino già le repliche – sottolinea Latini – sulla bontà del progetto attivato in cambio dei maggiori costi: illuminazione a led, proprietà dei punti luce e i tratti di asfalto di strade che il Comune avrà dal privato; senza contare, ci faranno sapere, che tutto sarà sotto l’egida della DEA (l’ennesima società partecipata da Astea) e che la gara potrà far emergere soggetti pronti a fare sconti!
Ci diranno anche che tutto questo a Recanati funziona e chissà quante altre spiegazioni convincenti si sforzeranno di farci apprendere; in realtà, come sempre, sono novità che gli osimani pagheranno tutte e per intero.
A tirar fuori quattrini non penseranno di certo la società o le società che vinceranno la gara (per la quale il Comune spenderà 24.000 euro).
Questi sono gli affari “convenienti” che vengono offerti agli osimani dall’Amministrazione in carica: un aumento di 40 euro a punto luce per 6.200 punti luce?. Ma convenienti a chi? E per ottenere cosa?
Forse Pugnaloni intende far sorridere le imprese private interessate? O forse siamo più vicini alla realtà se ipotizziamo che chi ha di nuovo presentato il progetto ha dietro, davanti o comunque vicino qualche personaggio interessato?
Nulla di nuovo appare all’orizzonte essendo il progetto in questione già stato bocciato nel 2012 dall’Amministrazione Simoncini in quanto – ora come allora – non vi era alcuna utilità per il Comune! Anzi. Conti alla mano Osimo si troverà a pagare, in meno di un triennio, il 45% in più rispetto ad ora per avere l’illuminazione pubblica a led (modifica che a stralci l’Astea, ora attraverso la sua società DEA avrebbe potuto e può ancora realizzare mantenendo il costo attuale invariato, 111 euro a punto luce); o piuttosto, tra le pieghe, il progetto è finalizzato ad avere maggiori costi pubblici e interessi per il solo privato?
Conoscendo le persone che stanno valutando l’affare – continua Latini – rimango discretamente meravigliato che nessuno della struttura tecnica-amministrativa del Comune non abbia sollevato alcuna obiezione, a partire dalla valutazione della delibera di Giunta che ha dato l’assenso al progetto.
Mostro meno meraviglia, invece, nel constatare che una delle imprese che hanno presentato il progetto di finanza, guarda caso, ha già sponsorizzato manifestazioni del Comune di Osimo per le feste patronali dello scorso anno… così come e pure la recente tappa del cosiddetto Giro d’Italia dilettanti 2017, pur essendo evidente l’assenza di un nesso causale.
In conclusione – termina la nota dell’ex Sindaco – ritengo che non si possa caricare il Comune e quindi i 35.000 cittadini osimani di una ulteriore spesa extra calcolata in 160.000 euro per il 2018 e 2019 e di 210.000 euro nel 2020 per l’ottenere la stessa, identica illuminazione pubblica di cui la città gode attualmente. Cifre che scopro da una semplice lettura dalla delibera di Giunta relativa al progetto di finanza… tutto questo quando Osimo non riusciamo più come un tempo recente ad aiutare i disabili, gli studenti, quanti perdono o non hanno casa, chi paga una esagerazione per la raccolta dei rifiuti o semplicemente, si fa per dire, non riesce a pagare puntualmente le utenze di acqua, luce e gas.
Sarebbe opportuno fermare la gara, ripensare il progetto, non alimentare le mire di chi ha proposto il progetto per interessi privati e personali; almeno questo è quello farebbe una Amministrazione responsabile che ha cuore con i fatti, non a parole, la qualità di vita dei propri cittadini.
Ad Osimo, invece, rischiamo seriamente, per l’ennesima volta, di aggravare le finanze comunali e di farlo per i prossimi 20 anni! Chi verrà dopo Pugnaloni deve mettere in conto fin d’ora di essere seriamente impossibilità a sostenere, come vorrebbe e dovrebbe, le spese per il sociale e le fasce più deboli della popolazione dovendo adempiere a impegni pregressi, se non assurdi, quanto meno inutili. E costosi!”