L’ennesima mostra al Campana ha dato al Presidente dell’istituto la scusa per l’attacco al cuore
E dopo l’inutile volo di stracci, fatto seguito alla segretissima assemblea del Partito Democratico, riunito super top secret in un locale di Numana prima di Pasqua, la Sinistra osimana corre in soccorso al Pd iniziando a lavare in pubblico qualcuno dei molti panni sporchi presenti in lavanderia: obiettivo convincere Pugnaloni, con le buone o con le cattive, che la Pd e la Sinistra in genere hanno già i loro grossi grossi problemi. E che a questi problemi grossi grossi non possono permettersi il lusso di aggiungere anche un carico da undici fallimentare come Pugnaloni.
Insomma, in vista del 26 maggio 2019, l’intero mondo politico cittadino tout court, che va dal Pd fino all’ultimo cinese simpatizzante Falce e Martello, ha preso coscienza che perdere è evento che si può accettare… ma scomparire dalla mappa geografica ai livelli previsti del 13% non è possibile.
Da qui il via all’operazione “Buttiamo a mare Pugnaloni, prima che sia troppo tardi”, missione che non poteva non essere affidata, visto il fallimento congiunto del duo Andreoni-Pellegrini (eternamente troppo giovani, inesperti ed politicamente immaturi) null’altri che al più autorevole dei registi politici in salsa osimana: Matteo Biscarini.
Il Presidente del Campana, invitato d’obbligo alla conferenza stampa di presentazione dell’ennesima mostra, in programma per mesi e mesi proprio negli spazi dell’istituto, ha in realtà preso al volo l’assist (che dovrebbe, in genere, beatificare ogni pubblica iniziativa) per lanciare un attacco al cuore dell’Amministrazione di estrema durezza:
“Ma quale mostra e mostra – ha attaccato Biscarini facendo rizzare le orecchie dei colleghi invitati alla conferenza (OSIMO OGGI, come è noto, interviene efficacemente di rimando essendo discriminata, da sempre, nelle scelte di Pugnaloni, NdR.) – qui ci sarebbe ancora da portar via i pannelli dell’ultima mostra (quella sulle croste spacciate per Capolavori Sibillini, NdR.) che a distanza di mesi ci impediscono di valorizzare le nostre opere”.
E poi osservando il volto di Pugnaloni disegnare tutti i colori dell’arcobaleno per poi debordare, ad intervalli regolari di 3 secondi, dal blu notte fino al rosso sangue… “non vorremmo trasformarci da Istituto per l’istruzione permanente ad Istituto per la… mostra permanente!”.
Guardando negli occhi l’obiettivo Pugnaloni, Biscarini è così andato anche oltre fino a sferrare il colpo al cuore al Sindaco, vedremo nei prossimi giorni se decisivo.
“Da settimane abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di liberare i nostri spazi in quanto anche il Campana ne necessita per valorizzare anche le nostre opere d’arte. Qualcuno di voi ha forse sentito o saputo nulla? Bene. Anche noi! Salvo convocarci per sentirci dire che da maggio a novembre torneremo nuovamente ad essere ospiti in casa nostra per dare spazio all’ennesima iniziativa calata dall’alto, grazie a Sgarbi.
Ritengo che in queste cose serva più rispetto dei ruoli e delle persone. Non sapendo più a chi rivolgermi – ha accennato ad un ghigno Biscarini – faccio presente la situazione alla stampa…”.
Fine delle comunicazioni. Il coltello è ora ben piantato al cuore del primo cittadino che mai come in questa occasione ha dovuto subire l’ex fuoco amico.
Prossima mossa? Non dovesse Pugnaloni arrendersi all’evidenza di essere rimasto un uomo solo al comando… è già pronta una richiesta di sfiducia da presentare in Consiglio comunale.
La Sinistra ha ufficialmente preso le distanze dal proprio conducator in maglia rosa con tracolla tricolore.