Nei guai Giuseppe S., 35 anni, di Padiglione
BOMBAROLO FAI DA TE
LANCIAVA PETARDI AL VICINO!
I Carabinieri lo bloccano in tempo
Modificava materiale pirotecnico realizzando piccoli petardi che avrebbe voluto lanciare o far esplodere nel giardino del vicino!
Quando la pazzia esplode, è il caso di dirlo, ogni strumento è buono. E per Giuseppe S., 35 anni, operaio, celibe, residente a Padiglione, quel vicino era ormai diventato insopportabile. La normale convivenza da un pezzo aveva lasciato posto ad un risentimento, ogni giorno più profondo, che non prevedeva la civile condivisione degli stessi spazi.
Uno dei due, insomma, era di troppo!
A lasciare Padiglione doveva essere per forza l’altro. Per accelerare la decisione del vicino, Giuseppe non badava al tempo e al alle azioni da intraprendere: dalle voci fatte circolare sul conto dell’altro, ai saluti presto tolti sostituiti dal guardare l’altro in cagnesco.
Insomma tutto l’occorrente di cattive maniere tipico di qualsiasi condominio dove il problema di uno solo, in genere costruito ad arte, finisce presto col diventare il problema di tutti.
Stavolta, però, si è esagerato e Giuseppe, preso dalla foga di dare una lezione al rivale, si è fatto cogliere in fallo, finendo con l’ammettere i propri rancori e quindi accollarsi la responsabilità di quei petardi.
A tradire il desiderio di rivalsa dell’operaio, sabato scorso, 1° aprile, un primo oggetto lanciato nel guardino senza dar fuoco alla miccia! Probabilmente la piccola “bomba fai da te” è caduta non accesa nella sottostante proprietà per errore… tanto che poco un secondo lancio ha visto un nuovo petardo, finalmente col fuoco alle polveri, finire la propria cosa sul verde… ma senza esplodere.
Capita anche ai migliori bombaroli improvvisati, specie quando la voglia di fare non è sostenuta da adeguate conoscenze tecniche. E’ possibile, infatti, che Giovanni abbia appreso su internet della possibilità, attraverso qualche tutorial dedicato, di costruire in casa ordigni a basso potenziale e bassa efficacia ma pur sempre in grado di spaventare in maniera decisiva la vittima.
Così la controparte, raccolto in giardino il materiale inesploso ed escludendo, visto il giorno prescelto, che potesse essere frutto di qualche scherzo cretino… si è rivolta preoccupata al Carabinieri a cui hanno rivelato le proprie preoccupazioni.
Gli uomini del Capitano Raffaele Conforti, preso molto sul serio il racconto delle mancate ma preoccupatissime vittime, hanno impiegato un paio di giorni per ottenere dal giudice un mandato di perquisizione, in casa di Giuseppe, volto ad accertare la conferma dei sospetti.
Ieri pomeriggio attorno alle 18.30 i Carabinieri hanno così bussato alla porta dell’operaio 35enne, peraltro incensurato, rinvenendo nella disponibilità di Giovanni S. del materiale pirotecnico di comune e libera vendita, accompagnati da una boccetta di liquido infiammabile (marca Strong K70 plus), un accendino adatto alla bisogna e del nastro isolante, color nero, adatto alla bisogna.
Materiale immediatamente sequestrato alla disponibilità dell’operaio condotto in caserma per accertamenti.
Divenuta la posizione da sospettato ad esecutore del reato di fabbricazione e detenzione di materie esplodenti, il giovane osimano ha ben presto finito coll’ammettere di avercela nel profondo verso quell’inquilino, tanto che era sua intenzione, con quei petardi rudimentali, spaventare la vittima fino a far nascere in loro il desiderio di lasciare Padiglione!
Come possano normali rapporti di vicinato rovinarsi al punto da mettere in atto condotte molto al di dentro la sfera del Codice penale… è purtroppo oggi giorno materia sempre più ricorrente tra coinquilini.
Nessuna sorpresa, dunque. Anche se realizzare un rudimentale ordigno esplosivo sottintende ad una mente con ogni probabilità necessitante essere seguita, corretta e riportata ad un normale sentire le cose.
In attesa e sperando che ciò accada, un plauso meritato va per intero ai Carabinieri i quali, da una banale denuncia, sono riusciti a far emergere una storia, portando in salvo i protagonisti da peggiori e più pesanti conseguenze.