Il giallo del leone di Campocavallo, purtroppo, c’è tutto. Lo conferma anche OSIMO OGGI che ha lavorato per molte ore allo scoop gridato sabato notte su CRONACHEANCONA.it a firma della collega Maria Paola Cancellieri.
Purtroppo per la testata anconetana la vicenda raccontata a Campocavallo non riguarda un leone maschio che, lasciato libero da due uomini di sgranchirsi tra la campagna osimana, è stato avvicinato da tale S.G., universitaria 22enne iscritta a Scienze economiche.
Il leone maschio, infatti, esiste davvero e effettivamente, a guardarlo bene negli occhi, incute anche abbastanza paura come ne incutono da sempre tutti i leoni, maschi e femmine, del mondo; di motivi per averne, cioè paura, S.G. del resto aveva solo l’imbarazzo della scelta dal momento che il leone con criniera stava giocando, libero per la savana campocavallese… come se il Re degli animali avesse appena annesso via Giuggioli alla foresta.
Tanta poesia e altrettanta paura, però, rimarrà sprecata per niente. Leo, così docile nel rientrare nella gabbia allestita nel furgone – non appena i due misteriosi uomini che lo accompagnavano si sono accorti della presenza umana tra gli arbusti e la vegetazione spontanea tipica dell’ambiente della frazione – non è altri che la mascotte in cartapesta, sia pure in misure naturali, da sempre utilizzata come pubblicità dal circo “di Praga” prossimo a piantare le tende in zona!!!
Come si possa scambiare un leone, seppur fiero ma pur sempre di cartapesta, in un leone in carne e ossa è domanda la cui risposta non ci interessa e il cui problema lasciamo per intero all’universitaria 22enne di Economia.
Come invece si possa pubblicare una simile notizia, fantasiosa a dir poco, “dimenticando” la regola -1 del mestiere che impone di verificare una notizia prima di essere accreditata, sia pur col dubitativo, ai lettori… è problema che lasciamo alla collega Cancellieri la cui risposta, diversamente da quella della studentessa osimana, ci interesserebbe assai apprendere.
Perchè, signori, stavolta parliamo di un leone di cartapesta scambiato per vero; notizia che per 24 ore ha fatto sorridere o comunque parlare l’intera città… e domani quando il soggetto dello scoop non sarà un altro Re animale ma riguarderà qualche bipede umano, Presidente o semplice interprete dell’attività umana?
Conosciamo bene i rischi e i trabocchetti del mestiere ma andare a cercarsi simili autogol gratuiti, denota, ahi noi, un grave impoverimento della categoria a cui i nuova media, ri ahi noi, purtroppo concorrono alla grande.
Chiusa la paternale, diamo al circo di Praga ciò che è del circo di Praga della famiglia Cristiani; circo che pianterà le tende all’Acquaviva di Castelfidardo nei prossimi giorni, proveniente da Falconara Marittima, per restarvi dal 31 marzo al 10 aprile.
Sabato mattina, attorno all’ora indicata dalla ragazza nel suo racconto, il personale del circo stava effettivamente portando a termine, nell’Osimano, il primo dei consueti giri promozionali agli spettacoli distribuendo biglietti scontati.
Per catturare maggiore attenzione clown e acrobati – spiegano alla Direzione de “Il circo di Praga” – sono soliti guidare un mezzo, tipo furgone, sul cui pianale fissano elefanti, zebre e leoni riprodotti a grandezza naturale ma… ovviamente di cartapesta!
Difficile immaginare che l’animale virtuale possa scendere dal camion, sgranchirsi le gambe, fare un bisognino e rientrare a cuccia come un gattino al primo richiamo dell’uomo.
Ancor più difficile immaginare come possa la ragazza osimana, ammesso e non concesso che abbia raccontato in rete l’episodio in perfetta buona fede, aver pensato di essersi trovata di fronte ad un vero leone in carne e ossa; mistero che attiene alla mente imperscrutabile dell’uomo e che forse solo la fatica di essere sotto sforzo per lo jogging potrebbe in parte spiegare.
Tralasciando tutte le invettive che il Circo di Praga, appresa la falsa notizia che li riguardava, ha esternato al sottoscritto, riteniamo utile, per far comprendere a quanti non avessero letto la bufala originale, pardon il leone, riportare la news tale e quale come pubblicata sabato 25 marzo, ore 22.21, dal sito anconetano.
Ad ognuno il giudizio da dare alla vicenda.
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“Quando la realtà supera la fantasia, può anche capitare di incontrare un leone a passeggio per la campagna di Osimo. Un grosso felino con la criniera che stamattina, poco prima di mezzogiorno, se ne stava libero a giocare vicino ad un parcheggio della zona industriale di via Giuggioli a Campocavallo, sorvegliato da due uomini.
Ad trovarselo davanti è stata una studentessa osimana di 22 anni che era andata a correre in zona.
“Non ha ruggito, anzi sembrava quasi annoiato e stava annusando per terra, in un’area dove c’è molta sporcizia. Stava addentando delle cartacce. Sembrava abituato alle persone e subito dopo il comando dei due uomini che gli stavano vicino, è entrato in un furgone bianco senza protestare” racconta S.G., universitaria di Scienze economiche alla Facoltà di Economia ‘Giorgio Fuà’ di Ancona.
Il fatto incredibile sarebbe accaduto verso le 11.45 a poco distanza dall’incrocio di via Giuggioli con via delle Querce, zona industriale ai confini con la campagna.
“Stavo tornando nei pressi degli stabilimenti della ditta Monticelli e stavo facendo jogging – ricorda ancora la ragazza – avevo parcheggiato poco distante dal punto in cui c’è una rotatoria e la strada è chiusa.
Mentre stavo ritornando verso la macchina ho notato il leone e mi sono fermata lì dove ero, impietrita. Nei paraggi c’era un furgoncino bianco da cui sono scesi due signori dal colorito ambrato che si sono scusati ed hanno caricato il leone sul retro del furgone poi se ne sono andati.
Non avevano un accento particolare e non ricordo neppure la targa del furgone ma sono certa che sulle fiancate non c’erano scritte particolari. La zona in questione è poco trafficata e in quel momento non c’era nessuno altro oltre a me”.
La ragazza non è riuscita a a scattare una foto perche in questi giorni ha il cellulare in riparazione al servizio assistenza e quando è tornata a casa ha scritto un post sui social media che ha spiazzato tutti, anche se sembrava uno scherzo goliardico:
“S.G. è incredibilmente viva. Ero a Campocavallo e stavo ritornando verso la mia macchina dopo aver fatto jogging. Cosa c’era di fianco alla mia auto? Un leone”.
Adesso ricapitola la storia quasi divertita ma in quel frangente lo spavento c’è stato, eccome.
“Non ho avvisato le forze dell’ordine anche perché il leone è stato rimesso nel furgoncino subito e perché è successo tutto in fretta. – aggiunge S. G.- D’istinto ho pensato che l’animale e i due uomini lavorassero in un circo ma la mia è stata solo una supposizione. Comunque il furgoncino era in moto quando mi sono avvicinata e magari i due sconosciuti stavano cercando un luogo appartato per far scendere l’animale per sgranchirsi un paio di minuti. Loro non mi hanno detto nulla e io non ho chiesto. Non c’è nemmeno stato il tempo materiale per approfondire l’argomento”.
Tra ieri e oggi, in realtà, gli agenti della Polizia locale di Loreto e Castelfidardo hanno vietato ad alcuni circensi di affiggere locandine degli spettacoli nelle due città perché privi di autorizzazione. Non si è fermata alcuna carovana nemmeno ad Osimo, città particolarmente sensibile all’argomento che sta predisponendo un regolamento per rendere più restrittivi gli attendamenti dei circhi sul suo territorio comunale. Un giallo, insomma.
(m.p.c.)
P.S. Un giallo a lieto fine per i soli lettori, pur numerosissimi, di OSIMO OGGI (i dati on line ci riconoscono ben 14.200 utenti unici in meno di due mesi di attività); per tutti gli altri meno fortunati la soluzione del giallo è rinviata a venerdì 31 marzo con l’arrivo all’Acquaviva di Castelfidardo del temibile, per quanto sonnacchioso, finto leone… vero leone di cartapesta.