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Manifestazione ciclistica di secondo piano approda in città a quali costi?
CAMPOCAVALLO OSPITA IL GIRO UNDER 23
SPERANDO NON COSTI TROPPO AGLI OSIMANI
Il 13 giugno arrivo della Senigallia-Osimo e cronometro di 14 km. attorno Campocavallo
Alzi la mano colui che, prima di oggi, in tutta onestà, ha mai sentito parlare di Giro d’Italia… under 23. La partecipazione al voto non è ammessa – per motivi di interesse privato – ai residenti di Campocavallo e dintorni che proprio quest’anno festeggiano il mezzo secolo di storia ciclistica.
Nel frattempo la mano di chi scrive è rimasta desolatamente abbassata, pur ritenendosi un discreto sportivo… da salotto. Dopo di che ci sta che sulle orme del Giro d’Italia, quello vero, possano essere nati e cresciuti decine di Giri per tutti i gusti, serie e qualità… purchè, si spera, a costo zero per i Comuni sedi di tappa.
Eh si perchè, da qualche settimana, l’Amministrazione comunale sta provando a vendere all’opinione pubblica cittadina – ogni giorno santificando l’evento in termini sempre più importanti – una banale giornata di routine per il ciclismo tra non giovanissimi (ai limiti dei 23 anni bisognerebbe essere già qualcuno e non solo un prospetto) come fosse in realtà un avvenimento atteso da generazioni!
Intendiamoci. Il mondo del pedale, tra gli sport popolari di fatica, mantiene tra gli italiani il fascino di sempre… e il fatto che da più di due anni consecutivi non capitino eclatanti episodi di doping… può solo che far bene all’intero movimento.
Dopo di che non si pretende che la carovana del giro under 23 faccia tappa ad Osimo per ben due volte gratis… ma quasi si.
Osimo, con Orsetti Assessore e Orsetti Sindaco, ha già ospitato e pagato cifre importanti per ospitare l’arrivo di due tappe del Giro, quello vero: successe il 2 giugno 1987 con l’anonimo francese Forest vincitore della Giulianova-Osimo e ricapitò il 23 maggio 1994, con la Bologna-Osimo andata a Moreno Argentin.
Due volte in un secolo di Giri d’Italia ci possono anche stare, anzi probabilmente Osimo può ambire a qualche cosa di più frequente.
La semi-tappa mattutina Senigallia-Osimo del 13 giugno con arrivo in salita al Crocifisso provenendo da Osimo Stazione e la tappa a cronometro del pomeriggio con partenza e arrivo a Campocavallo attraverso 14 chilometri di saliscendi (Campocavallo, Padiglione, Osimo Centro fino al Crocifisso, San Sabino, Castelfidardo e arrivo di nuovo a Campocavallo) possono valere il solito contributo Astea che di norma non viene negato a nessuno. Non di più.
Rinfresco e probabile intrattenimento a cena a parte per la presentazione ufficiale in programma al Campana il 15 maggio davanti al fior fiore nazionale delle due ruote.
Sarebbe spiacevole dover scoprire che la copertura satellitare Rai dell’evento, per individuare una possibile voce di spesa, fosse in qualche modo a carico delle pubbliche casse. Direttamente o indirettamente.