Grande merito ai Carabinieri capaci di stanare fino in Campania una gang dedita al furto di 1.200 documenti in bianco, destinati al mondo clandestino degli extracomunitari. Indagini partite ad agosto per un banale colpo ai danni del Comune di Sirolo
Sbaragliata una banda di sette napoletani specializzati nel furto di carte di identità in bianco, del vecchio tipo cartaceo.
Ma – come reclamizzava Cesare Polacco nei Carosello anni ‘60 della “brillantina Linetti” – anche i napoletani hanno commesso un errore: frequentare troppo da vicino Osimo e dintorni.
Fatale fu la notte del 20 agosto scorso – la prima di altre ventuno contrassegnate da colpi ai danni di sperduti Municipi del sud Italia – quando Vincenzo Morra (53 anni), Alessandro Pepe (42), Costantino Magrelli (56), Antonio Mirra (44), Luisa Maisto (34), Pasqualina Petito (58) e Gaetano Lanzone (53) firmarono, a vario titolo, il primo colpo ai danni del Comune di Sirolo.
Diconsi Sirolo ovvero territorio di competenza dei Carabinieri della Compagnia di Osimo, da sempre poco inclini, nonostante l’esiguità del colpo – pochi spiccioli e un casco in dotazione alla Polizia municipale – a chiudere un occhio.
Da qui l’avvio delle indagini da parte della competente Stazione di Numana, verifiche protrattesi per sei mesi e che hanno portato i militari osimani a mettere in fila una lunga serie di episodi consumati con il fil rouge delle medesime modalità: municipi ma anche esercizi commerciali, agenzie assicurative e simili sono state depredate avendo cura di mettere fuori gioco il sistema di allarme o video sorveglianza per poi passare all’effrazione di porte, serrande e finestre anche blindate.
Proprio la serialità dei 22 colpi messi a segno e imputabili ai sette napoletani, ha indirizzato le indagini dei Carabinieri di Numana, portando in breve i militari, a costo di mesi di verifiche, controlli incrociati, ascolti telefonici e pedinamenti dei sospettati, a chiamare finalmente bingo!
In cinque, tutti gli uomini della banda, sono finiti in cella a Poggioreale (rispettivamente Costantino Magrelli, Vincenzo Morra, Antonio Mirra, Gaetano Lanzone e Alessandro Pepe) con l’accusa di concorso in furto continuato e aggravato; stesse accuse ma solo detenzione domiciliare per le due quota rosa del gruppo, Pasqualina Petito e Luisa Maisto, le sole donne della combriccola.
Per alcuni, infine, anche l’ulteriore carico aggravante della ricettazione di otto computer e cinque chitarre rubate il 15 febbraio a Pomigliano d’Arco in danno di un esercizio commerciale.
Il vero obiettivo della banda, in ogni caso, non era quanto di contorno poteva capitare di portare a casa, quanto la sottrazione di documenti di identità da porre in circolazione nel fiorente mercato clandestino.
I militari, nell’assicurare alla Giustizia un pericolo nucleo dedito esclusivamente al malaffare, hanno contabilizzato in circa 50.000 il valore complessivo dei bottini di contorno rimediati e soprattutto in circa 1.200 i documenti di identità sottratti con il Comune pesarese di Mondolfo (648 carte rubate) in testa ai Municipi depredati.
Doveroso, a nome delle comunità colpite dai raid della banda delle carte di identità, ringraziare i Carabinieri osimani e di Numana per non aver lasciato cadere, come purtroppo sempre più spesso capita di notare altrove, tracce di micro e media criminalità che, alla controprova di minuziose indagini, poi così banali non si sono rivelate.
Un titolo di merito in più, quello riservato ai militari operativi in città – non a caso i più operativi a livello regionale nonostante uomini e mezzi inferiori ad altre realtà – di cui gli osimani possono andare giustamente fieri.
Queste, oltre ai colpi, le principali contestazioni a carico dei sette napoletani:
17 settembre 2019, in Grecia, tre cittadini siriani tratti in arresto per il possesso di quattro carte d’identità asportate dal Comune di Montella (Avellino);
26 settembre 2019, sempre in Grecia, cittadini sudanesi e iracheni trovati in possesso di sette carte d’identità asportate dal Comune di Bitetto (Bari);
13 gennaio 2020, presso l’aeroporto di Fiumicino, identificato dal personale di Polizia di frontiera un cittadino siriano in possesso di documento identificativo asportato dal Comune di Mondolfo (Pesaro);
23 gennaio 2020, presso il casello autostradale A/14 di Fano, sequestrati dagli inquirenti arnesi da scasso e chiavi alterate (il tutto occultato all’interno del portabagagli di una Fiat 500). A bordo dell’auto 4 degli indagati, verosimilmente in trasferta per l’ennesimo furto da compiere;
Nel tempo il gruppo dei napoletani ha intrattenuto innumerevoli contatti con ricettatori, in genere extracomunitari, ai quali vendere le carte d’identità in bianco rubate.
Di seguito i colpi portati a segno, in ordine cronologico, a partire proprio dall’episodio apri pista di Sirolo:
20 agosto 2019, in Sirolo, furto aggravato in danno del Comune: asportato un casco in dotazione alla Polizia municipale e la somma di 10 euro!;
2 settembre 2019, in Caiazzo (Caserta), furto aggravato in danno del Comune: sottratta la somma di 2.515 euro in contante e un hard disk;
04 settembre 2019, in Montella (Avellino), furto aggravato in danno del Comune: rubate 91 carte d’identità in bianco, formato cartaceo: oltre la somma di 2.150 euro in contante;
11 settembre 2019, in Limatola (Benevento), furto aggravato in danno del Comune: portata via la chiave di una cassaforte;
15 settembre 2019, in Sansepolcro (Arezzo), furto aggravato in danno del Comune: danni per 4.485 euro in contante e due medaglie d’argento;
25 settembre 2019, in Bitetto (Bari), furto aggravato in danno del Comune: i napoletani si impossessano di 197 carte d’identità in bianco, 35 carte d’identità elettroniche già intestate e 4 smart card nominative per il rilascio delle stesse, oltre la somma di 77 euro in contante;
11 ottobre 2019, in Sala Consilina (Salerno), furto aggravato in danno del Comune: sparite due marche da bollo e denaro contenuto nel distributore di bevande, valore complessivo non quantificato;
23 ottobre 2019, in Battipaglia (Salerno), tentato furto aggravato in danno del Comune: proposito criminoso non riuscito per l’assenza di beni o valori da asportare;
19 dicembre 2019, in Mondolfo (Pesaro), furto aggravato in danno del Comune: sottratte 648 carte d’identità in bianco, formato cartaceo, oltre alla somma di 30 euro circa in contante;
30 dicembre 2019, in Postiglione (Salerno), furto aggravato in danno del Comune: asportate un numero imprecisato di carte d’identità in bianco, formato cartaceo, oltre la somma di 565 euro circa in contante;
31 dicembre 2019, in Pescina (L’Aquila), furto aggravato in danno del Comune: rubati 24 euro in contante;
4 gennaio 2020, in Castellammare di Stabia (Napoli), furto aggravato in danno del Comune: portato via un server installato nell’impianto di video sorveglianza;
14 gennaio 2020, in San Marzano di Nola (Napoli), furto aggravato in danno del Comune: asportate 206 carte d’identità in bianco, formato cartaceo, oltre la somma di 1.140 euro in contante;
15 gennaio 2020, in Bacoli (Napoli), tentato furto aggravato in danno del Comune: proposito criminoso non riuscito per l’assenza di beni o valori da portar via;
16 gennaio 2020, in Torre del Greco (Napoli), furto aggravato in danno di un laboratorio di analisi cliniche: sottratti 3.900 euro in contante;
22 gennaio 2020, in Senigallia, furto aggravato in danno del Comune: alleggerito di denaro contenuto sottratto al distributore automatico di bevande; importo non quantificato;
29 gennaio 2020, in Siano (Salerno), furto aggravato in danno di un Mini market: rubata la somma di 80 euro in contante;
1° febbraio 2020, in Sicignano degli Alburni (Salerno), tentato furto aggravato in danno del Comune: i napoletani anche stavolta (terza in totale) non sono riusciti nel proposito criminoso per l’assenza di beni o valori;
6 febbraio 2020, in Trentola Ducenta (Caserta), furto aggravato in danno di un’agenzia di servizi: sparita la somma di 190 euro in contante e un assegno Postale;
8 febbraio 2020, in Marigliano (Napoli), tentato furto aggravato in danno di una agenzia si servizi: colpo non portato a termine;
13 febbraio 2020, in Santa Maria a Vico (Caserta), tentato furto aggravato in danno di un’agenzia assicurativa: anche qui, quinta complessiva, la banda dei sei non è riuscita nel proposito criminoso a causa della mancanza di beni o valori da prelevare;
15 febbraio 2020, in Pomigliano d’Arco (Napoli), furto aggravato in danno di un esercizio commerciale: spariti dalle vetrine otto personal computer, due Macbook Apple, cinque chitarre e altrettanti 5 controller per un valore complessivo di 20.000 euro.
Poi l’incontro fatale con Osimo. Game over.