La ultradecennale gestione di Mirco Gallina contestata troppo spesso per qualità e prezzi. Passar a miglior vita durante il week-end incide per 488 euro, oltretutto destinate soltanto a due e non alle quattro persone previste
Morire ad Osimo, “operazione” sempre più difficile e oltretutto non alla portata dell’intera clientela.
Se nella puntata pubblicata lo scorso 8 luglio – clicca qui – avevamo documentato l’impossibilità di accedere ai Cimitero di San Biagio e San Giovanni (esauriti in ogni ordine di posti) o l’impraticabilità di passare a miglior vita a Casenuove e a San Paterniano (mancanza delle scale per accedere oltre la seconda fila!), oggi puntiamo facilmente il dito sui poco brillanti risultati ottenuti dalla macchina comunale attraverso la società OSIMO SERVIZI (ex GEOS) delegata al settore.
Risultati tutt’altro che edificanti, sia in rapporto alla qualità offerta agli osimani contro l’esoso prezzo richiesto (488 euro per pochi minuti di presenza festiva di due operatori!), sia per la banale ordinaria amministrazione di un servizio quasi sempre vissuto senza mezzi, senza uomini e a volte anche senza voglia.
Filo rosso del destino – ad accomunare negativamente due gestioni censurabili, sia in Geos che in Osimo Servizi – quello portato avanti ininterrottamente, dal 2004 ad oggi, da Mirco GALLINA, diventato nel frattempo, misteriosamente, nientemeno che Cavaliere del Lavoro… nonostante risultati che, in qualunque settore privato, più che al collare della Repubblica avrebbero condotto ad un più sbrigativo licenziamento.
Ora, detto che agli osimani interessa abbastanza poco sapere se il “pubblico” è stato con GALLINA troppo buono o se i privati sarebbero stati, al contrario, troppo cattivi… resta il fatto che continuare in questo modo fino al pensionamento di GALLINA non sembra sostenibile.
Sorvolando a più pari sul cattivo stato di pulizia in cui versa il Cimitero Maggiore (per gli altri camposanti di campagna il Comune ha ovviato affidando l’incarico a persona di fiducia) veniamo ai problemi… problemi che, sia chiaro, difficilmente si riversano sulla OSIMO SERVIZI in prima persona ricadendo, quasi sempre, sulle spalle dei professionisti da cui le singole famiglie scelgono, di volta in volta, di servirsi.
Onoranze funebri – tre osimane, due di Castelfidardo, oltre alle varie imprese che possono convergere sull’Osimano – costrette in pratica a trasformarsi in dependance… gratuite delle falle organizzative della ditta compartecipata, mancante – 365 giorni l’annno su 365 – di uomini e persino mezzi!
A cominciare dalla accoglienza della salma al Cimitero, “accoglienza” che oltre la cancellata del Cimitero spetta per legge agli operatori pubblici, presenti sul posto nel numero fissato di 4 uomini.
Tante le persone che effettivamente servono per trasbordare la cassa dal “carro da morto” fino al fornetto e quindi caricare o far discendere la bara in sicurezza; oltre ch necessari per espletare al meglio tutte le altre incombenze.
Ebbene sapete quante persone OSIMO SERVIZO oggi e GEOS ieri mettevano e mettono a disposizione effettiva del pubblico pagante? Due. Due operai anzichè i 4 previsti pagati.
Fa da se che che agli operatori delle pompe funebri, tocca, di volta in volta, prestare generoso aiuto gratuito consentendo, con il proprio personale, che tutto proceda a regola d’arte!
Regola d’arte… si fa subito a garantirla me listino prezzi on line della OSIMO SERVIZI che, per ciascuna “specialità” prevista garantisce lavori eseguiti, giusto appunto, a regola di artista!
Ma artista di cosa? Prezzi salati a parte (non sindacabili dai cittadini avendo OSIMO SERVIZI la concessione esclusiva dell’incarico su tutti i 7 Cimiteri) i lavori proposti in cambio non soddisfano che devbe metter mano al portafoglio.
La critica più comune è data proprio dal montaggio, a volte ribattezzato a “cavolo di cane”, di lapidi e fregi vari, non di rado posizionate in modo tale che o la regola o l’arte finiscono col litigare!
Così come puù capitare che ignare vedove scelgano per se stesse, ancora in vita, una determinata pietra (ad esempio identica a quella montata per il defunto marito), spendendo non pochi soldi (almeno 1.500 euro di materiale) salvo scoprire, al momento del dunque, che l’ultimo desiderio non può essere esaudito!
Perchè? Sembra esistere, da qualche anno, anche per il Cimitero, un piano del colore tendente ad uniformare il color cappuccino dei Cimiteri. Tutto sarebbe perfetto se il Regolamento, datato 2017, fosse reso di pubblico dominio almeno agli operatori in prima linea!
A distanza di tre anni il suddetto Regolamento non ha ancora fatto ingresso ufficiali nei Cimiteri, salvo buttare, rifare e rispendere di nuovo quando qualche lapide non passa la rigida censura.
E che dire, poi, di una società chiamata a fornire tutti i giorni il proprio servizio con personale dimezzato e mancanza assoluta di mezzi per trasferire una salma, ad esempio, da un cimitero all’altro!
Persino per compiere questa banale e usuale operazione tra la parte vecchia e quella monumentale del Cimitero Maggiore la OSIMO SERVIZI non possiede carrelli, auto o qulasiasi altro mezzo…
La soluzione? Sempre quella! Chiedere agli operatori delle pompe funebri, che dispongono in quantità di tutte le soluzioni necessarie, di eseguire per conto loro il lavoro! Ovviamente sempre gratis.
Chicca finale legata ai prezzi, esorbitanti, che la Giunta comunale ha imposto ad OSIMO SERVIZI di applicare.
Puà capitare, per le ragioni più svariate, che il malcapitato cittadino si ritrovi a dover disporre dei servizi cimiteriali con urgenza, ovvero nella impossibilità pratica di attendere lunedì.
Ebbene impuntatevi con tutte le vostre forze e chiedete di effettuare il funerale o il sabato mattina o il lunedì successivo.
In questo risparmierete per 488 euro, non pochissimo, destinate alle tasche OSIMO SERVIZI come da tariffario week-end. 488 euro da dividersi non tra quattro persone ma piuttosto tra le solite due, sul posto per lo stretto spazio di tempo nessario.
Per tacere, infine, di quando l’unico operaio OSIMO SERVIZI con qualifica “muratore”, è malato, in ferie o altro. In questi casi non infrequenti l’unica soluzione indolore è attendere… pazientare… non arrabbiarsi troppo perchè la vita è una sola e prenderla troppo sul serio fa male alla salute.
Ti voglio ricordare, che per quanto riguarda la tariffa week end 488, i soldini non vanno nelle tasche dei n. 2 operatori chiamati a svolgere la tumulazione
Ho già lasciato un commento, aspetto risposta
E’ perfettamente ovvio, non sono liberi professionisti.