Duro comunicato 5 Stelle a salvaguardia della sanità pubblica
“PUGNALONI NON COSTRINGA
GLI OSIMANI ALLE BARRICATE!”
“L’ospedale tradito per compensare i buchi Interporto!”

Duro comunicato 5 Stelle a salvaguardia della sanità pubblica “PUGNALONI NON COSTRINGA GLI OSIMANI ALLE BARRICATE!” “L’ospedale tradito per compensare i buchi Interporto!”

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Dal movimento 5 Stelle riceviamo e pubblichiamo:

“Giuda l’ha fatto per 30 denari. Qui invece sembra che l’ospedale di Osimo sia stato svenduto sull’altare della convenienza politica per tagliare 15 milioni di euro!

Vediamo come. Dal comunicato della Cgil Funzione pubblica del 5 marzo si legge:

“L’Asur ha acquistato la palazzina dell’Interporto per un costo contabile di 15 milioni di euro ed ha presentato in Regione il progetto complessivo per la realizzazione del Polo logistico, presso lo stesso Interporto, per la gestione dell’emergenza sanitaria, deposito dei farmaci e protezione civile”.

E ancora: “Ci sembra fin troppo evidente – continua la nota sindacale fatta propria dai 5 Stelle – che il taglio operato in Area vasta 2 a danno del personale, dei servizi e degli Ospedali (ricordiamo la vicenda Osimo/Inrca), serva esclusivamente per risparmiare soldi da poter utilizzare per operazioni “politiche”, compreso il definitivo decollo della sanità privata a discapito di quella pubblica”.

Di più. “L’Ospedale di Osimo è e dovrebbe rimanere, pur inglobato nel futuro nuovo nosocomio dell’Aspio, parte integrante e sostanziale di quel presidio ospedaliero unico di Area vasta 2 (istituito con atto ufficiale il 30 dicembre 2015) e possedere tutte le funzionalità previste dalla riorganizzazione approvata, obiettivi che però non si stanno conseguendo”.

A quanto pare – tirano le conseguenze i 5 Stelle – la società Interporto SpA avrebbe un buco di ben 11 milioni di euro provocato da anni di inefficienze della politica regionale e locale. Ora si pretenderebbe di tappare questa voragine di bilancio prelevando 15 milioni di euro dalla sanità pubblica attraverso tagli al personale, ai servizi sanitari, e allo stesso Ospedale di Osimo, disconoscendogli il ruolo all’interno di Area vasta 2!

Un autentico scempio quello in atto, con un’impressionante accelerazione, sotto la gestione del Presidente Luca Ceriscioli, non un nome a caso ma colui che ha già tagliato la maternità osimana giusto un anno fa.

Oltretutto, tornando all’operazione chiusura di Osimo e pareggio del buco interporto, occorre tener conto come l’Asur sia già proprietaria di strutture inutilizzate come l’ex Crass ad Ancona o l’ex Ospedale Murri a Jesi, immobili che rendono l’ulteriore acquisto della palazzina presso l’Interporto di Jesi un clamoroso sperpero di denaro pubblico.

Questa sarebbe – si chiedono i grillini in chiusura di comunicato – la tanto sbandierata razionalizzazione del patrimonio immobiliare dell’Asur?

Se l’Inrca si mangia Osimo, come sembra nonostante le rassicurazioni giunte in Consiglio comunale da parte di Pugnaloni e dai vertici tecnici Asur, l’ospedale di rete della Val Musone, ovvero parte del presidio ospedaliero unico di area Vasta 2, non ci sarà più.

Le risorse economiche per finanziare un servizio sanitario decente da proporre ai cittadini della Val Musone verranno dissanguate per l’acquisto della palazzina dell’Interporto a Jesi, struttura che il Pd regionale vorrebbe addirittura fondere al più presto con Aerdorica SpA (società che gestisce l’aeroporto di Falconara, altro carrozzone della politica marchigiana con un buco vertiginoso, pare, di 13 milioni di euro solo nel 2015) nonostante il parere negativo sulla citata fusione giù espresso da parte della Corte dei Conti.

Il Movimento 5 Stelle non permetterà che un simile scempio venga portato a termine nel silenzio, all’insaputa dei cittadini. Daremo battaglia in tutte le sedi pubbliche e istituzionali, a partire dal Consiglio comunale e fino in Regione.

Se Pugnaloni è davvero il Sindaco di tutti gli osimani, non si presti a fare il “palo” a questo gioco. Noi non ci stiamo e siamo pronti a ricorrere persino alle barricate a difesa di Osimo, degli osimani, dell’ospedale e della sanità pubblica di Ancona Sud e della Val Musone”.

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