Su la Testa sulla strana alleanza 2014 dei vertici ex CDL con chiunque, purchè anti Latini
“DESTRA STAMPELLA DELLA SINISTRA
PER ODIO E INVIDIE PERSONALI”
“Strategia della calunnia. Produsse un mini travaso pro Pugnaloni di poche decine di voti”
Dal movimento civico Su la Testa, in ordine a polemiche in rete tra le opposte fazioni di Sinistra e Destra, riceviamo e pubblichiamo:
“Gif o non gif non ci meravigliamo delle polemiche reciproche tra la Mariani (con Nardi ed altri) e Pugnaloni (spalleggiato dai suoi sostenitori on line, Possanzini e compagni).
Chi si tiene insieme per odio, come è avvenuto fra loro nel 2014, non può che continuare a manifestarlo, finendo per spararsi contro ogni cosa, alla faccia dei veri problemi.
Questo spirito nel 2014 ha tenuto e nel 2019 terrà incollati in un solo schieramento la Destra e la Sinistra in Osimo, con la promessa sbandierata che avrebbero cambiato la città, convinti che l’odio e la falsità delle accuse verso i loro nemici avrebbero avuto la prevalenza sempre e su ogni altra cosa.
Ci regalano ora (anche se non volute) queste puntate di rancoroso disprezzo fra loro, dove emerge, anche involontariamente, il loro peggio; come se fosse per ciascuno il viatico per le “imminenti” elezioni comunali del 2019 o il miglior piatto da sbattere in faccia ai cittadini osimani, convinti come sono che l’odio, le calunnie, le falsità siano la formula segreta della loro vittoria o la nuova colla fra la Destra e la Sinistra osimana per mantenere il potere.
Non ci meravigliamo quindi di tutte le accuse reciproche che si fanno, uomini e donne, che solo tre anni fa avevano promesso di essere il nuovo modello di comportamento per gli osimani e di questi i nuovi, affidabili rappresentanti.
Noi ci accontentiamo di stare dietro e lontano dallo spettacolo che Destra e Sinistra uniti ci hanno donato, preferendo perdere (anche se con baro) piuttosto che avere gli stessi difetti, colpe e responsabilità di chi ci guida attualmente; accettando pure di subire critiche per ciò che abbiamo realizzato per la città.
Almeno – chiude la nota di Su la Testa – possiamo portare in discussione opere e servizi, non odio ed invidie personali”.