57 anni, disoccupato, l’uomo viveva solo in via Roncisvalle, 4
DA DIECI GIORNI NESSUNO LO VEDEVA PIU’
TROVATO MORTO IN CASA LUCIANO COPPARINI
L’allarme dato da una vicina preoccupata. La morte per cause naturali
Trovato morto in casa, cadavere da circa 10 giorni!
È la triste sorte di Luciano Copparini, 57 anni, per gli amici del bar Diana solo “Lucianì”, scomparso – probabilmente attorno fine maggio – nella propria abitazione, a causa di un arresto cardiaco.
A dare l’allarme, sabato scorso, una vicina di casa preoccupata sia della prolungata ed insolita assenza dell’uomo (che viveva in ristrettezze economiche al 4 di via Roncisvalle) che del forte ed inconfondibile odore che si propagava dall’abitazione.
Non ottenuta risposta dopo aver più volte suonato alla porta della casa popolare, posta all’inizio della salita che dalla chiesa dei Santi Martiri porta al Borgo, la donna si è rivolta, preoccupata, ai Caraninieri.
Sul posto i militari, accompagnati da una automedica, non ottenendo risposta alcuna, hanno forzato l’ingresso trovandosi immediatamente di fronte al cadavere di Copparini, riverso a terra, oltre ai segni inequivocabili di una morte sopraggiunta da tempo.
Una settimana o anche una decina di giorni l’arco di tempo possibile in cui potrebbe essere avvenuto il decesso; un arco di tempo non breve, eppure trascorso senza che i familiari abbiano avuto modo di preoccuparsi troppo.
Del resto ci sarebbe stato comunque ben poco da fare. Disoccupato da tempo e con qualche problema di salute colpevolmente tralasciato, Copparini del resto viveva solo in quella casa popolare che chiude idealmente il centro storico per aprirsi alla campagna in direzione Santo Stefano.
Secondo quanto il medico ha potuto appurare, le cause della morte sarebbero state improvvise ma naturali. Lo stesso Copparini, colto dalla crisi fatale, non ha dunque avuto alcun modo per farsi soccorrere, vivendo solo in casa e senza particolari frequentazioni.
I suoi amici del bar, che ricordano Copparini per il suo sorriso innato e una bontà d’animo connaturata alla persona, hanno appreso increduli, come tutti, la notizia della scomparsa solitaria.
La salma, in avanzato stato di decomposizione, è stata ricomposta nell’abitazione stessa di via Roncisvalle e subito chiusa nel feretro, senza camera ardente.
Del resto Lucianì, che oltre agli amici del bar Diana lascia l’anziana madre Mafalda, il fratello Cesarino e la sorella Gabriella, aveva manifestato di andarsene senza riti religiosi. Volontà che sono state rispettate dalla famiglia.