Carina, giovane (apparentemente molto meno dei suoi 27 anni) e soprattutto ammiccante e disponibile. Una sexy lolita vogliosa di amore maturo che, non a caso, le sue prede se le andava a scegliere tra la folla, nei giorni di mercato, svariando di fiore in fiore tra 60-70enni appassiti ma anche coinvolgendo qualche 50enne di miglior belle speranze.
Per tutti l’identikit che la ragazza disegnava – una rumena residente in Piemonte e nota alle cronache di mezza Italia per i piccoli furti da distrazione erotica alle più impegnative sexy estorsioni tentate (ma qualcuna anche riuscita ) – era quello del maschietto di poche pretese, con in tasca o addosso il minimo indispensabile da arraffare e affatto intenzionato, una volta ripulito, a raccontare in giro l’esperienza vissuta.
Una tecnica, nella sua semplicità, ben congegnata e soprattutto oliata da anni e anni di pratica.
Proprio questo suo battere più volte lo stesso mercato (e dire che la letteratura insegna come non si dovrebbe mai tornare sulla scena delitto) ha portato la 27enne con sembianze da ragazzina a tornare ad Osimo e – riconosciuta da qualche sua vittima recente – ricevere l’ennesimo foglio di via obbligatorio.
O.R., queste le iniziali della rumena, aveva già colpito ad Osimo ed anche stamani era tornata in città per l’occasione del mercato. La Polizia, già in passato, si era messa sulle sue tracce ma senza successo.
Senza la collaborazione attiva di chi si ritrova derubato o ricattato – in cambio, nel migliore dei casi, di una sveltina consumata in auto, nei bagni pubblici del mercato coperto e sembra addirittura sfruttando qualche angolo nascosto all’interno della Basilica di San Giuseppe da Copertino (!) – difficile organizzare una “caccia alla donna” efficace.
Stavolta però qualcosa è andato storto nei piani della ragazza. O più semplicemente, come già rimarcato, la rumena ha commesso l’errore di tornare in una città dove si era fatta troppi nemici.
E’ così bastato che uno dei numerosi vecchietti già alleggeriti, notato il ritorno al mercato della prostituta, si guardasse intorno per cercare la presenza di qualche agente e subito, individuata una pattuglia di poliziotti in servizio anti borseggio, è scattato l’allarme e il fermo della giovane.
Condotta al vicino Commissariato, è saltata fuori la verità fatta di una striscia di episodi molti più numerosi di quelli denunciati. Proprio il fatto di non passare per fessi di fronte agli agenti di Polizia e soprattutto la umana necessità di non rischiare ripercussioni in famiglia, ha sempre consigliato la maggioranza degli alleggeriti di evitare di mettere nero su bianco le mosse della giovane ladruncola innamorata dei propri nonni!
Ben consapevole di tanta ritrosia a fare brutta figura da parte delle vittime, O.R. ha così potuto dar vita, nel tempo, ad una serie senza fine di reati ben congeniati.
In pratica la ragazza, individuata il “pollo” da spennare, si prometteva alla vittima di turno pattuendo prestazione e quantum da corrispondere.
Luoghi preferiti dove consumare del sesso veloce e sbrigativo, come detto,i bagni pubblici del mercato coperto, l’auto eventuale del partners o – se capitava essere nei pressi – anche la chiesa andava bene.
La foga d’amore dimostrata dalla bella rumena era però tutt’altro che libido o autentica pulsione irrefrenabile: le veloci operazioni di svestimento operate dalla ragazza sull’uomo di turno (una sorta di “perquisizione” corporale fatta con grande abilità) facevano capitare tra le mani della ragazza di tutto… portafogli, oggetti d’oro, documenti.
Inoltre la tipa, imparata la lezione, non si accontentava qui. Con la scusa di avere un ricordo di quanto vissuto oppure vendendosi quale esibizionista, scattava foto della prestazione d’amore facendo attenzione di inquadrare nel selfie anche la targa dell’auto trasformata in alcova.
Autentiche prove che ai più sprovveduti – a cui chiedeva anche il numero di cellulare per tenersi in contatto e ripetere l’esperienza – sono valse, invece di sesso e piacere, continue telefonate con richiesta di denaro.
Pena la messa in rete di quelli foto e dei dati sensibili del povero vecchietto!
Sexy estorsioni mai denunciate per vergogna e timore che dunque, per quanto andate qualche volta a segno, difficilmente verranno perseguite. Pressochè impossibile trovare vittime disponibili a sostenere l’accusa in un processo.
Meglio accontentarsi di non incrociare più la propria strada con la vogliosa rumena; almeno questo augurio potrebbe materializzarsi dal momento che gli agenti, recuperato il bottino di giornata rinvenuto sulla donna, l’hanno rimessa in libertà con in tasca un foglio di via obbligatorio da Osimo.
Poco male – temiamo il commento della rumena – l’Italia è molto grande e i vecchietti in amore davvero tanti…