Dopo i giorni del cordoglio cittadino si aprono quelli della polemica: lasciati al “fai da te” i 147 bikers e il lungo corteo motorizzato che da San Biagio a piazza del Comune ha accompagnato Frontalini. Sosta di almeno 5 minuti davanti al neo museo, in via Leopardi, sulla strada dell’ospedale… Nessuna traccia dei Vigili urbani!
Incompetenti, inette, inadeguate! Del triplice aggettivo, ci si augura stroncante, dovranno rispondere alla città il Comandante BUSCARINI e l’Assessore GATTO dimostratesi (a margine del funerale laico di Perpè che ieri mattina ha piacevolmente ma pur sempre sconvolto il traffico e il super centro della città) persone non all’altezza dei rispettivi pubblici incarichi.
Brillanti unicamente nell’assenza, nel disinteresse, nell’abbandono più totale di quelle funzioni che dovrebbero appartenere sempre, nell’ordinaria amministrazione come nei casi special, fedeli alle qualifiche e ai compiti propri di chi è stato votato (e tutti i mesi pagato dagli osimani) per garantire almeno il semplice rispetto del servizio.
A scanso di qualsivoglia possibile equivoco trash, vediamo cosa spiega il vocabolario della lingua italiana per ogni singolo termine. Dicesi “incompetente” la persona sfornita delle cognizioni e dell’esperienza necessaria ad operare con un minimo di sicurezza; allo stesso modo è denominato “inetto” colui che si dimostra incapace di svolgere i propri compiti neanche in forma approssimativa ed infine “inadeguato” è il giusto commento riservato a quanti, rispetto ad una necessità o scopo, si dimostrano con i fatti manifestamente insufficiente.
E per fortuna che, essendoci già il morto, nel maxi raduno di ben 147 moto che hanno seguito il feretro di Moreno FRONTALINI – dalla casa del commiato di San Biagio al neo museo di Via Leopardi, 200 metri dall’ospedale e soprattutto l’unica strada di accesso per ambulanze e quant’altro – tutto è filato liscio, senza problemi.
Non vogliamo neanche pensare a cosa sarebbe successo in caso contrario.
Chi di sicuro non ha preso in considerazione l’evenienza ed è venuto meno al proprio, principale, compito di garantire sicurezza alla città è il Comandante Daniele BUSCARINI che, per l’occasione, ha purtroppo comandato un bel nulla, preferendo affidarsi allo stellone che spesso accompagna chi scansa la fatica di ben operare.
E poco o nulla interessa alla città e agli Osimani venire magari a sapere (ma al momento non risulta) che il responsabile della Polizia municipale possa essere stato o meno in ferie. Pur sempre Daniele BUSCARINI è pagato per garantire H24, 365 giorni l’anno, il massimo del buon funzionamento del servizio.
Allo stesso modo o persino peggio volge la posizione dell’Assessore Federica GATTO, responsabile politica del settore, ovvero colei che il Comandante BUSCARINI, anche se non lo avesse voluto, comunque ha confermato nell’incarico, sposandone le responsabilità.
Cosa è successo nelle due ore circa in cui la città è stata attraversata, da un capo all’altro, dal piacevole “tornado Perpè”, ventata di vita che ha posto fine, in contrapposizione all’evento, alla vicenda terrena di uno degli ultimi simboli dell’osimanità?
E’ successo, in grande, quello che da tempo accade abitualmente in tutti i funerali di Osimo; l’abbandono completo, il disinteresse (al limite del venir meno al proprio servizio) dei primi responsabili della viabilità in una città: i vigili urbani!
E’ risuccesso, moltiplicato cento, quanto accade dopo ogni addio al caro estinto; ad esempio, ad Osimo Stazione dove la chiesa parrocchiale, posizionata di lato ad una Statale solitamente trafficatissima in ogni ora del giorno, da sfogo obbligatorio proprio sull’Adriatica!
Invitati i Vigili una, due, tre volte, dagli operatori funebri, a partecipare… l’unica soluzione individuata dal Comandante BUSCARINI è stata quella all’italiana o meglio all’osimana: signori arrangiatevi!
Così come costrette ad arrangiarsi, le pompe funebri debbono ricorrere non per un funerale a Santo Stefano o a San Paterniano ma persino al Duomo, soprastante piazza del Comune!
In questo caso è di tutta evidenza, anche ad un piccolo bambino, che l’uscita del feretro dalla cattedrale di San Leopardo comporta obbligatoriamente il percorso in discesa, in clamoroso senso vietato, di tutta via Antica Rocca… in linea d’aria meno di un passo dall’ufficio di palazzo del Sindaco PUGNALONI…
Ebbene anche in questo caso di Vigili urbani e di consegne lasciate da BUSCARINI neanche l’ombra; tutto è lasciato all’arte innata degli italiani di inventare, creare, trovare soluzioni all’impronta. Sperando vada sempre e solo bene.
Anche ieri, tornando al prevedibile, previsto e confermato “tsunami Perpè”, Daniele BUSCARINI e l’Assessore GATTO (entrambi irreperibili al cellulare per l’intero pomeriggio) hanno offerto ampia dimostrazione di occupare, illegalmente secondo la visione normale delle gente, delicati spazi e compiti.
Quando tutta Osimo, da molti giorni, sapeva che mercoledì, prima dell’avvio alla cremazione delle povere spoglie di FRONTALINI, ci sarebbe stato, per volontà popolare, un particolare addio motorizzato dei tanti amici bikers che hanno pianto l’ex fornaio di San Marco… l’unico a non sapere e neanche immaginare nulla è stato il neo Comandante BUSCARINI!
Cosa ha organizzato il Comando di Polizia municipale per l’occasione? L’invio sul posto di una banale macchina e la presenza di una pettoruta vigilessa o al massimo due vigili, spediti a San Biagio presso la casa funeraria Vigiani.
Col lento muoversi e l’avvio della processione laica in direzione Osimo, la ricordata vigilessa, opportunamente, si è prodigata affinchè il lungo corteo composto da maxi moto e moto di tutti i tipi, potesse incanalarsi, senza problemi, lungo la Settempedana. Purtroppo per loro, anzi purtroppo per chi li ha comandati, il corteo appena formato non si è sciolto sul nascere ma anzi, lungo il percorso, si è ulteriormente affollato sino al numero, da noi verificato, di 147!
E la pattuglia? Scomparsa, dileguata nel nulla, inghiottita dal mistero! Tanto che alle principali rotatorie attraversate – su tutte la Gironda e quella dei Tre Archi – a garantire sicurezza e viabilità hanno dovuto pensare i ragazzi stessi del corteo, staccatisi dalla “processione” per presidiare fisicamente i quadrivi.
E’ andata bene e Perpè, dall’alto, avrà benevolmente sorriso.
E’ invece andata meglio dieci minuti dopo quando il carro funebre e il suo lungo seguito, scortati da nessuno, ha imboccato i Tre archi, guadagnato la chiesa di San Marco e il bar 4+1, luoghi simbolo dell’infanzia e della vita di FRONTALINI, per fermarsi cento metri più avanti all’altezza del neo museo delle moto voluto da Perpè.
Cronometro alla mano (in rete abbondano le immagini che confermano) la sosta della bara ha oltrepassato i 5 minuti… il tempo per scaricare dei fiori, un applauso, forse una preghiera, di sicuro un ricordo… solo che nel frattempo, mentre i primi motociclisti applaudivano, il resto dei motorizzati riempiva San Marco fino al limite dei tre Archi, rotonda compresa… con quanto significa interrompere, sia pur per 5/6 minuti, il principale snodo viario cittadino.
Anche in questo caso del Comandante BUSCARINI e dei suoi… incomandati, nessuna traccia. Anche qui nessuno ha avuto necessità dell’ospedale e nessuna ambulanza si è trovata a chiedere drammaticamente strada. Insomma ancora un sentito grazie alla Dea fortuna; è finita bene.
Finita, veramente, non ancora. Oltrepassato il museo, il corteo, lontano dal sciogliersi, ha mantenuto promesse ed itinerario, riprendendo lentamente la marcia fai da te verso una Piazza del Comune gremita di popolo come raramente.
Qui, per dare a Cesare a Cesare quello che è di Cesare, a fare brutta figura e a chiudere degnamente una giornata da dimenticare (ma che, proprio perchè da dimenticare, siamo certi sarà piaciuta moltissimo al nostro amato concittadino Perpè) segnaliamo tra la folla la non presenza del Sindaco PUGNALONI, accompagnato dal suo vice PELLEGRINI e dall’intera Giunta comunale, tutti immancabilmente presenti… altrove.
Certo non è scritto da nessuna parte che il Sindaco (o chi per lui) dovesse sentire la sensibilità di partecipare e magari chiudere la cerimonia con una parola di commiato… del resto se una persona, foss’anche il Sindaco, questi sentimenti non ce l’ha naturalmente di suo, pare difficile possa dotarsene all’improvviso.
Resta il fatto che Moreno FRONTALINI, uguale di fronte la morte come tutti, non era per Osimo uguale a tutti e meritava, se vero e sincero è stato il cordoglio unanime di gran parte della città, una piccola eccezione, uno strappo alla regola e non regole strappate!