GIOVANE 37ENNE SI SCUSA CON LA FAMIGLIA E SI LANCIA DAL TETTO
NOTIZIA, VECCHIA DI 1 ANNO ESATTO, VENDUTA SUI SOCIAL PER VERA!

GIOVANE 37ENNE SI SCUSA CON LA FAMIGLIA E SI LANCIA DAL TETTO NOTIZIA, VECCHIA DI 1 ANNO ESATTO, VENDUTA SUI SOCIAL PER VERA!

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A rilanciare in Rete la triste vicenda di Alessio Martini il suicidio di Pasqualina Massi, zia dell’Assessore Michela Glorio. La città conosce per la prima volta gli effetti della “bufala di massa”. Tutti hanno commentato una informazione di cui non conoscevano nulla!


Attenzione ai falsi scoop, specie se alimentati dal passa parola degli anni 2000, alias social network.
Ieri pomeriggio, per almeno quattro ore, gli internauti d’assalto osimani, specie i duri e puri in servizio permanente effettivo, hanno trovato il modo di non annoiarsi sotto l’ombrellone commentando la doppia triste notizia di due diversi episodi di suicidio in rapida successione.
Il primo episodio, quello con protagonista la povera Pasqualina MASSI, zia dell’Assessore Michela GLORIO (a cui vanno le sentite condoglianze della Redazione), non poteva effettivamente essere ignorato, viste le circostanze del ritrovamento e la clamorosa dimensione pubblica scelta dalla vittima.
Ciò che ha però letteralmente fatto impazzire la folta tribù dei sensazionalisti ad ogni costo è stato il secondo episodio, secondo i rumors accaduto sempre ieri in via Flaminia, con un giovane 37enne lanciatosi dal tetto di casa.

La notizia, commentata a piene mani in Rete, aggiungeva anche di una lettera di addio, destinata ai genitori, “sequestrata” dai Carabinieri che stavano indagando sulla vicenda.
Nella realtà e per fortuna, Osimo non ha registrato, ieri, alcun doppio episodio di autolesionismo ma venire a capo di cosa era comunque successo per l’opinione pubblica, non è stato facile ed ha impegnato OSIMO OGGI per almeno un paio di ore.
Anche perchè, dai primi riscontri, specie tra quelli effettuati in Commissariato, a lungo è sembrato che in effetti qualcosa d’altro fosse per davvero accaduto.
Senza portarla troppo per le lunghe ecco la spiegazione del caso che, andando a ben vedere, intreccia realmente i due episodi, quello vero e quello di fantasia.

Tutto nasce dalla legittima quanto ingenua visione delle cose di alcuni di tenere privacy la prima notizia; in perfetta buona fede, ancorchè non condivisibile, effettivamente c’è chi ha lavorato affinchè il suicidio di Pasqualina MASSI non trapelasse; tutto questo lavorio sotterraneo, in realtà, non solo si è rivelato del tutto sbagliato e inutile ma ha portato la gente, passando di bocca in bocca, ad abbinare e commentare anche un secondo analogo episodio. Al pari del primo, misterioso!
La realtà, costataci del lavoro intenso, è molto più banale e comunque esimplificativa di come possono nascere e svilupparsi, oggi, le notizie fai-da-te una volta private del necessario filtro di verifica giornalistico.
Qualcuno, più esperto di altri, ha infatti ricordato che ieri ricorreva il primo anniversario della tragica scomparsa di Alessio MARTINI. Detto che l’anniversario non era comunque ieri ma oggi, tutti gli altri particolari risultavano coincidevano e sembravano esatti: età, modalità, via, lettera di addio, ecc. mancava solo il nome della nuova vittima. Nominativo che non poteva essere reso noto in quanto appartenente a persona già scomparsa nel 2019!

Da quanto ne sappiamo la falsa notizia, di dominio assolutamente pubblico quanto la vera, è scomparsa in serata dalla Rete, rimossa dagli stessi amministratori preoccupati per la piega che la notizia mai verificata stava gioco forza assumendo.
Cosa traspare dall’episodio? A non dare credito gratuito alle voci circolanti in libertà e soprattutto astenersi dal partecipare alla gara di massa denominata “chi la spara più grossa…”.
Le notizie, che sia di insegnamento, si leggono sui giornali (e spesso serve anche distinguere la referenziarità della Testata) e non crescono sui blog come le ciliege!
Per la cronaca la salma composta di Pasqualina MASSI sarà visibile, per un ultimo saluto di familiari e amici, fino a mezzogiorno di domani, presso la casa del Commiato delle onoranze funebri Re, al Padiglione. Per volontà della famiglia non seguirà il funerale.


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