Mezza città indignata per essere stata etichettata dal “Sindaco di tutti” come male assoluto!
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“Il Bene vince sempre sul Male!”
Detto che a vincere è stato di nuovo Simone Pugnaloni la frase compiuta, in maniera più corretta, è da leggersi in questo modo: “Pugnaloni, campione del Bene, vince sempre sul rappresentante del Male Latini”.
Di estensione in estensione, visto che si è trattato pur sempre di un referendum – Latini-si o Latini-no – arriviamo a capire che gli 8.440 osimani votanti il Bene sono stati ascoltati a sufficienza dalla Madonna di Loreto, pregata a lungo da Pugnaloni per assisterlo nell’ennesimo combattimento contro il Male; non si capisce bene, sull’altro fronte, a quale Dio negativo si sono invece rivolti i restanti 8.288 osimani (ma non sappiamo se potranno conservare a lungo questo titolo) che al rappresentante del Male hanno offerto sacrifici umani e migliaia di infruttuosi patti col Diavolo.
Insomma, stando sempre alla squallida lettura data da Pugnaloni a commento del voto, stavolta Belzebù si sarebbe fatto imbrogliare come un giovincello inesperto, impegnato nelle prime malvagità, di fronte alla bontà e alla magnificenza di Nostro Signore.
Peccato che in politica non esista il Bene e il Male ma piuttosto chi mantiene la parola e chi la stessa parola la vende ogni volta può farlo; non c’è nemmeno il Buono o il Cattivo, realtà da film, ma c’è invece chi gioca su tutti i tavoli possibili promettendo Inferno e Paradiso a scelta; e c’è chi può contare solo se stesso e i propri 8.288 elettori.
Equiparare il 50% della città ad una città abitata dal Male, lasciando immaginare che i tempi a venire saranno a dir poco maledetti per la mezza mela che avrebbe voluto Pugnaloni lasciare la poltrona di Primo cittadino, significa arrogarsi meriti e poteri che Pugnaloni confermato Sindaco non aveva prima del 9 giugno e non ha oggi.
Distribuire a se stesso patenti di santità per aver sopraffatto l’avversario una volta solo grazie a brogli elettorali e l’altra per il voto decisivo di Casa Pound e dintorni, significa attribuirsi capacità – come Uomo e come Politico – che al Pugnaloni che conosciamo la città non gli mette in conto.
Comprendiamo il caldo, l’emozione, lo stress, la gioia di essere riuscito nel concorso più difficile della propria vita e per questo conteniamo il disappunto indirizzato all’altra metà di Osimo come l’ennesima gaffe verbale di un uomo troppo abituato a parlare, senza preoccuparsi di aver attivato “on” al cervello.
Non ci sentiamo dunque offesi per essere stati equiparati, insieme ad 8.288 elettori di Latini, ad una appendice del Male appena matato.
Siamo semplicemente inviperiti, irritati, furibondi.
Latini, sin troppo signore di fronte a simili manifestazioni, non ha finora reagito sforzandosi di non dover preso atto e quindi dover registrare la copertina dell’avventura 2019 come la vittoria finale del Bene sul Male.
Noi invece, che più semplicemente siamo tenuti a registrare i fatti, non ci stiamo.
Non ci stiamo ad essere derisi, sbeffeggiati e da ultimo persino insultati da chi, dopo quanto sappiamo sul 2014, ha dovuto ricorrere a tutti gli “anti Latini” possibili, compresa quell’estrema Destra che altrimenti piace come… il Diavolo, pur di mettere la punta del naso in avanti.
Non avendo timore di dimostrare se stesso e agli altri la propria piccineria, invece, il riconfermato Primo cittadino ha ribadito tutta animosità, voglia di rivincita e aggressità, al limite dell’offesa personale. Caratteristiche che da sempre contraddistinguono i tempi e i modi di questo Sindaco.
Il Bene vincerà sempre sul Male, forse. Nell’attesa occhio ai falsi! E ai poveri di spirito.