TRUFFA DELLO SPECCHIETTO NON RIESCE, L’ESTORSIONE SI
GUAI PER ZINGARO CAMMINANTE AL “LAVORO” A SIROLO

TRUFFA DELLO SPECCHIETTO NON RIESCE, L’ESTORSIONE SI GUAI PER ZINGARO CAMMINANTE AL “LAVORO” A SIROLO

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Grazie ai Carabinieri di Numana mutato il capo di accusa che inchioda un nomade 29enne siciliano. Nelle mire, per 120 euro, un’anziana del luigo

Dalla truffa all’estorsione il passo è lungo… ma non abbastanza se dall’altra parte, oltre alla normale competenza, c’è tutta l’intenzione di far davvero rispettare la legge.

E’ quanto avrà imparato un giovane zingaro 29enne, etnia “Camminanti” con sede a Noto (Siracusa), specializzato in truffe con lo specchietto.

Una autentica lezione di vita, quella che i Carabinieri di Numana hanno riservato al “camminante”, che prende le mosse dal classico artificio dello specchietto retrovisore falsamente urtato.

La classica truffa dello specchietto danneggiato

Nei piani del giovane zingaro, alla caccia di anziani o persone in auto da sole e facilmente raggirabili, c’era l’idea di guadagnare facilmente i soliti 200 euro che molti, per evitare problemi con forze dell’Ordine e assicurazione, in genere preferiscono sganciare alla controparte chiudendo l’incidente per via breve.

Stavolta, però – era il 10 giugno scorso in quel di Sirolo – il “camminante” ha completamente sbagliato preda e modus operandi.

La vecchietta 77enne inquadrata come vittima di turno, una volta “causato” il toc che ha fatto saltare lo specchietto, si è ben guardata dal fermarsi.

Consapevole o meno del danno che il ragazzo voleva attribuirgli, la nonnina ha continuato per la propria strada, inseguita dallo zingaro sempre più furioso.

Clacson, lampeggianti, tentativi di farla accostare. Nulla l’anziana signora ha continuato finchè ha potuto, fintanto, impaurita, ha dovuto arrendersi alla tracotanza e pervicacia del ragazzo di Noto, accostando a destra.

Nell’immagine di repertorio, l’arresto di uno zingaro camminante

Lo zingaro, non comprendendo che la vicenda stava per superare il confine della truffa per inoltrarsi nel campo, assai più pesante, dell’estorsione… ha così tirato fuori il peggio del proprio repertorio iniziando ad inveire contro la signora fino a ficcarsi, con tutto il corpo, attraverso il finestrino, dentro l’abitacolo della donna.

Quanto è bastato per finire di impaurire la controparte che a quel punto ha ceduto consegnando al siciliano tutti i soldi che aveva con se, circa 120 euro.

Ripresasi dallo spavento l’anziana è corsa in caserma dai Carabinieri raccontando nei particolari la brutta avventura di minacce ed intimidazione, inquadrata dagli uomini del Maresciallo Alfredo Russo in un episodio di estorsione bello e buono.

Ipotesi di reato fatta propria dalla Procura che al termine delle indagini preliminari ha disposto la misura cautelare in carcere del 29enne, oltre alla sequestro della Golf utilizzata per la falsa truffa e l’inseguimento per le strade di Sirolo. Ora il “camminante”, ristretto in carcere, avrà tempo per riflettere sui molti errori commessi, nonostante una scuola criminis specializzata in truffe. Rischia, accompagnata dai precedenti, una lunga condanna.

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