Nonostante il fuoco amico della Mariani, il pesante tradimento ginnettiano, il voto avverso della Sinistra e quello dei 5 Stelle… le Civiche avevano ancora 446 voti di vantaggio!
Due elettori su tre dei 3.973 osimani che il primo turno non votarono ne Latini, ne Pugnaloni, il 9 giugno, alle strette del ballottaggio, hanno dunque scelto per la conferma del Sindaco. Chi sono costoro o meglio da quale area politica provengono i 2.685 osimani che nel segreto dell’urna hanno fatto pendere, per lo 0.45% dei consensi, l’ago dalla parte di Pugnaloni?
LISTE GINNETTIANE
La maggioranza, sia numerica che percentuale, è risaputo va di diritto alle liste ginnettiane che hanno regalato a Pugnaloni oltre la metà del proprio essere, vale a dire il 54.38% del totale corrispondente a 1.230 voti. Non male per un ex candidato civico con il curriculum del dottor Achille Ginnetti, un altro che – come Pugnaloni – può ben dire di aver vinto accomunato dal fatto di non replicare mai alle notizie politiche qui pubblicate.
Poco roba il travaso compensativo andato a Latini da Ginnetti (la miseria di 94 voti, pari al 4.16%) a conferma della collocazione solo a parole, sopra le parti, sbandierata nelle due settimane in attesa del ballottaggio.
Ballottaggio, tipo classifica avulsa, extrapolato Ginnetti: LATINI 7.094, Pugnaloni 6.985
LISTA 5 STELLE
Sorpasso nell’aria e che diventa realtà portando al voto i 1.286 grillini di cui la parte del leone tocca di nuovo a Pugnaloni con 900 preferenze tonde tonde (41.71%) contro le 275 di contorno (12.74%) regalate al fronte civico.
Ballottaggio avulso: Pugnaloni 7.885 contro i 7.369 di Latini.
TERRITORIO E COMUNITÀ
IL divario si allarga, ancor di poco, immettendo in conto anche i compagni a Sinistra del Pd, compagni che invano Fabio Paquinelli ha “eroicamente” cercato di tener lontano dalle urne. Tutto inutile. Al cor nun se comanda. In 156 (42.39%), disubbidendo al proprio leader, hanno lasciato cadere l’appello per tornare a votare il nemici più grande, Pugnaloni. Solo 20 voti a Latini dalla Sinistra estrema, pari al 5.43%
Ballottaggio avulso: Pugnaloni 8.041 e Latini 7.389
CARTELLO MARIANI
Per il secondo ballottaggio consecutivo un aiutino, aiutone a livello morale, per fortuna non decisivo, viene dalla Mariani attraverso il consenso di 100 “Schutzen” (19.43%), autentici tirol-osimani con tessera Casa Pound in tasca… capaci di votare allo stesso modo dei compagni di Pasquinelli pur di non tagliarsi la mano destra colpevole di preferire Latini!
Vi risparmiamo ogni ulteriore riflessione politica (che dovrebbe scomodare analisti di fama internazionale per dare un senso agli estrapolati dalle parole) e andiamo subito al ballottaggio avulso no prima di aver dato 80 voti alto atesini (15.59%) anche a Latini.
Ballottaggio che vede Pugnaloni a quota 8.141 contro i 7.469 di Latini, ormai staccato.
LEGA
Ormai staccato ma non ancor battuto. L’appello all’ultimo minuto di Arrigoni affinchè il popolo leghista non restasse al mare, non votasse Pugnaloni ma scegliesse convintamente il candidato Latini, produce un minimo di effetto.
819 osimani (41.55%) capiscono che non è il momento di scherzare. Astenersi o stare a guardare equivarrebbe a tenersi non solo Simone per altri cinque anni ma anche, soprattutto, a chiudere un ciclo. Un ciclo che invece, proprio da questo voto, avrebbe dovuto far ripartire di nuova linfa un movimento civico finalmente drenato da ogni opportunista e traditore; un movimento che sul successo del 9 giugno avrebbe lanciato, proprio grazie all’alleato Lega, la sfida decisiva in Regione dopo mezzo secolo di “dittatura” rossa.
Dunque il pericolo viene avvertito e il risultato riportato di nuovo in linea per cogliere una vittoria non schiaccia sassi ma pur sempre una vittoria di importanza indicibile.
Ballottaggio avulso dopo il voto leghista: Latini 8.288, Pugnaloni 8.141 con uno 0.45% a favore dei civici.
IL TRADIMENTO DELLA ROYAL CASA ALESSANDRINI FAMILY
Uno 0.45% che, da qualche parte era scritto, sarebbe dovuto salire ancora fino a decretare Latini Sindaco col 51.33% contro il 48.67% di Pugnaloni. Cosa è invece successo?
E’ successo quanto era stato in qualche modo promesso, addirittura nel 2001 da Alessandrini padre e la fuoriuscita dell’allora Alleanza Nazionale dall’Amministrazione Latini. Astio, rancore, desiderio di vendetta (del genere peggiore perchè covata fra quattro guanciali e sempre pronta ad un sorriso, falso, di maniera) protrattosi per una vita intera, ben 18 anni.
Un lungo, lunghissimo periodo che è valso a Latini l’ostruzionismo in chiave Centro-Destra in tutte le consultazioni politiche intercorse (2001, 2006, 2008, 2013 e 2018 Giacco e Giuliodori, sentitamente, ringraziano); veto che è stato allargato anche alle Regionali del 2000 e 2005 e 2015. Tanto, tutti ricorderanno, Latini per ottenere un seggio e tornare a rappresentare la città nell’assise più importante, dopo una assenza lunga nessuno ricorda più quanto, dovette inventarsi uno escamotage elettorale a Sinistra, con l’allora Api di Rutelli, per riuscire a ritagliarsi un angolo.
Un angolo che il Centro-Destra marchigiano ha sempre meglio preferito veder assegnare ad un avversario dell’altra sponda piuttosto che andare a premiare gli sforzi di chi non è allineato con le varie segreterie nazionali.
Ciò ricordato velocemente e venendo giusto alla famosa cena pre elettorale 2014 – tra Alessandrini senior, il tuttologo anti Centro-Destra Gardoni e la signora Mariani – cena avvenuta a Santa Paolina per elaborare un piano, riuscitissimo per 2 soli voti, anti Latini… veniamo ai giorni nostri.
GIORNI NOSTRI: IL VANTO DI AVER SPOSTATO 300 VOTI
Evitato ogni commento sulla foto, ebbra di gioia, scattata in piena notte tra Alessandrini junior e Pugnaloni… incontrato avvenuto per caso alle 2 del mattino e al cui caso ovviamente non crediamo… così come non crediamo ad altri incontri “casuali” pre ballottaggio, come quello avvenuto al Campana tra lo stesso Alessandrini junior e Pugnaloni.
Insomma ribadito che siamo scettici verso qualsiasi ricostruzione a caso, di comodo… confessiamo che eravamo ugualmente increduli di fronte all’affermazione a tavola, all’ennesima cena di festeggiamento, di una famiglia Alessandrini rancorosa e in cercadella rivincita definitiva da quel di… capace di spostare ben 300 voti da Latini non tanto verso l’astensione (impresa già incomprensibile) ma addirittura di spostarli dal Male al Bene pugnaloniano!
A questa capacità, onestamente, non avremmo voluto credere. Non tanto per i numeri, importanti, quanto per il risultato di falsare completamente l’esito di un appuntamento elettorale epocale.
Non avremmo voluto credere. In realtà dobbiamo invece ricrederci e dar atto a Alessandrini padre e figlio e famiglia e dintorni di aver ben saputo giocare la partita della vita, pur essendo una partita a perdere.
Dai nostri conti, infatti, il voto spostato da tutti gli Alessandrini possibili non è stato di 300 consenso ma pur sempre… 299! Quanto abbondantemente basta e avanza.
Ballottaggio finale: Pugnaloni sorpassa a quota 8.440 con Latini fermo al palo con 8.288 amari, inutili consensi.