Dagli annosi ritardi di produzione fino alle ultime significative gaffes, la produzione della Ventitrè non smette di far discutere: alla prima osimana dimenticati gli inviti a stampa e Simoncini, creatore della cittadinanza benemerita di Enzo Storico
“Grazie agli amici Enzo STORICO e Roberto LIPPOLIS (rispettivamente attore e regista de “Il Gatto e la Luna”, NdR.). Gran parte del film prodotto dalla loro società Ventitrè Srl è stato girato ad Osimo, immagini della nostra città che faranno il giro del mondo…”.
A ringraziare sentitamente gli amici STORICO e LIPPOLIS, beneficiari del bonus pubblico di 100.000 euro (diconsi 200 milioni del vecchio conio) erogato dalla Regione Marche a firma CERISCIOLI, è ovviamente Simone PUGNALONI, instancabile postatore dalla propria pagina Facebook.
La serata di venerdì, già limitata dal Covid e per giunta ad invito, ha purtroppo ricalcato le stranezze conosciute dal film fin dalla sua ideazione, almeno otto anni fa. A cominciare dalla dimenticanza di invitare la stampa ad un evento promozionale (!); stampa che per quanto locale, avrebbe potuto aprire la strada ad un minimo di attenzione in più verso il capolavoro osimano.
Dimenticanza per dimenticanza, poi, che dire del trattamento particolare ricevuto da Stefano SIMONCINI, peraltro ancora in riabilitazione, degente all’istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena, da parte del concittadino onorario Enzo STORICO?
Studente liceale per caso del Campana, STORICO guadagnò una breve fama nazionale grazie al Maresciallo Rocca televisivo, edizione numero 5.
Da qui, riagganciandosi al periodo di studi osimani, l’incauta idea dell’ultima Amministrazione retta dalle Liste civiche, di conferire ad Enzo STORICO la massima riconoscenza cittadina!
Un bel gesto, per quanto sbandierato dall’attore, purtroppo minimamente ricambiato… tanto che alla prima occasione utile di confronto, stampa ed ex Sindaco hanno scoperto insieme di essere stati del tutto, incredibilmente, dimenticati!
Poco male perchè, al di la delle libere convinzioni del Sindaco (che si dice sicuro che Osimo farà il giro del mondo, diconsi testualmente giro del mondo, grazie a “Il Gatto e la Luna”) al film firmato da LIPPOLIS riconosciamo solo grande fortuna.
Preannunciato da lungo tempo e atteso per anni e anni passando da un rinvio all’altro, a “Il Gatto e la Luna” riconosciamo, di sicuro, grande fortuna.
Presentarsi al mondo in perfetto orario coincidente con la ripresa della pandemia in tutto il mondo, equivale a pre costituirsi un alibi insuperabile.
Chi potrà imputare ad altre cause il futuro, possibilissimo, mancato sbarco causa Covid in Europa e in America? Quanto al circuito italiano sarebbe giù tanto se la pellicola potesse, in qualche modo, rifarsi delle spese e rientrare dei costi, limitati ma pur sempre sostenuti.
Dubitiamo fortemente, però, probabilmente non avendo potuto gustare il risultato finale della pellicola (ci dicono di non facile interpretazione neanche alla seconda visione), che “Il Gatto” lippoliniano abbia unghie talmente affilate da lasciare un segno al botteghino. E di conseguenza assicurare ad Osimo e alle Marche (cofinanziatrice del film) l’atteso, sbandierato ritorno di immagine.
Facile trovare il colpevole nel Covid 19 assassino, oltre che degli uomini, dell’arte e della cultura. Come dire che non tutti i mali (chiedere agli editori di riviste con parole crociate) vengono per nuocere.
Nel frattempo la Ventitrè, imparata la strada, sembra abbia già chiesto un secondo finanziamento pubblico, sempre per 100.000 euro, per un nuovo film del cosiddetto “filone marchigiano”, probabilmente da ambientare stavolta ad Urbino (altra patria scolastica di STORICO).
La speranza è che non debbano trascorrere altri 8 anni affinchè il nuovo film di LIPPOLIS possa vedere la luce del proiettore; l’altra speranza è che la nuova Regione a guida Centro-Destra, distribuendo soldi pubblici, possa meglio vigilare sull’intera filiera di produzione, senza fermarsi alla serata della prima proiezione ma analizzando, anche e soprattutto, i dati fondamentali dei botteghini. Reali nelle sale e virtuali acquistando da casa. Chissà se, sparito il Covid, il mondo auspicato da PUGNALONI non torni all’antico modo di decretare il successo di un film… ricorrendo all’antico metodo dei soldi incassati!