La supponenza di un Sindaco che considera i giornalisti alle sue “dipendenze” e non sa accettare suggerimenti
di PAOLO FILENI (Direttore de Corrieredelconero.it)
21 giugno 2019
– C’è un Sindaco, appena rinnovato per il secondo mandato, che ha fatto dell’informazione sul suo operato e sul Comune che amministra una questione tutta sua.
Una storia che vale la pena raccontare.
27 dicembre 2017: il Sindaco in questione, dopo aver abolito nel suo Comune (oltre 35mila abitanti) la figura dell’addetto stampa, crea il gruppo whatsapp “GIORNALISTI OSIMO” e vi inserisce anche il sottoscritto a mia insaputa. Me ne accorgo il 2 gennaio 2018 e lo ringrazio.
Da quella data, e usando quel mezzo social-tecnologico mega galattico, il Sindaco in questione gestisce in prima persona i rapporti con la stampa: comunicati sul suo operato, commenti sui comportamenti dell’opposizione, convocazioni a conferenze stampa spesso “urgenti” e comunicate ai giornalisti con un preavviso di meno di 24 ore…
Conferenze stampa a volte seguite da comunicati scritti, altre volte no, stilati di suo pugno e affidati alla sua segreteria.
Insomma, una gestione piuttosto discutibile sul piano professionale ma che vuoi farci? Il mondo dell’informazione è cambiato, i politici passano il tempo su whatsapp e sulla propria pagina Facebook e tu, vecchio cronista di periferia devi adeguarti.
18 giugno 2019: arriviamo ai giorni nostri, martedì scorso, quando, alle ore 23.12 il Sindaco in questione scrive nel gruppo whatsappp “GIORNALISTI OSIMO”: “Ciao a tutti! Giovedì ore 12 conferenza stampa in sala Vivarini per la presentazione della nuova Giunta”.
Conferenza alla quale, per motivi organizzativi, il mio giornale non ha potuto partecipare. Confidavamo però nella prassi di un comunicato stampa che ovviamente non è mai arrivato. Al suo posto è arrivato un comunicato audio da parte di una persona che non si qualificava e si scusava per non aver partecipato alla presentazione (forse il neo Assessore Mauro Pellegrini?, NdR.).
A quel punto, non capendoci nulla, rispondo al Sindaco in questione scrivendo:
“Sindaco Pugnaloni, due cose: 1) non so chi sia chi ha fatto l’audio;
2) ma il Comune di Osimo i comunicati stampa nero su bianco non li fa più?”
Risposta del Sindaco: “Oggi c’è stata la conf st Di presentwzione della giunta”. (scritto proprio così…).
E bravo il Sindaco, mi stai dicendo che non fai comunicati e che chi non ha potuto partecipare si deve arrangiare. Ma io non sono un dipendente del Comune e non posso essere sempre a tua disposizione al tuo schioccare delle dita.
Così gli rispondo: “E questo cosa significa? Che chi può partecipare bene e chi no si gratta? Vorrà dire che l’informazione la fate come vi pare a voi e con chi vi può star dietro a vostro uso e consumo. Corriere del Cònero ne prende atto. Grazie signor Sindaco! Almeno imparaste a presentarvi con nome cognome e ruolo quando fate un audio…”
Che ha fatto a questo punto il Sindaco Pugnaloni? Mi ha rimosso dal gruppo whatsapp “GIORNALISTI OSIMO”.
Ah già, non avrei dovuto fare nome e cognome… Bè, poco male, vorrà dire che ora gli osimani sanno con chi hanno a che fare e lo saprà anche l’Ordine dei Giornalisti Marche. Grazie, Sindaco Pugnaloni!
Riprendiamo la notizia, equivalente alla pubblica presa di posizione del collega Paolo Fileni, pur non comprendendo diversi aspetti della vicenda.Tutto sembrerebbe nascere da un invito ad una conferenza stampa in Comune, fatto partire con un preavviso abbondante di 36 ore, a cui la testata on line Corriere del Cònero non ha trovato il tempo (purtroppo accade, NdR.) di partecipare.Una velina dell’addetto stampa del Comune avrebbe potuto salvare la situazione. Purtroppo, nonostante il nostro riconfermato Sindaco risulti iscritto all’Ordine dei Giornalisti delle Marche fin dal 2011, la sensibilità professionale di Pugnaloni non arriva fino al punto di inquadrare a libro paga uno o più giornalisti alla bisogna.Quindi? Quindi ci si arrangia! Lo dice uno che si è sempre arrangiato nella professione e che di questo gruppo whatsapp “GIORNALISTI OSIMO”, pur avendo titolo a figurare, apprende buon ultimo, solo grazie all’informazione fatta da Fileni!Ciò detto, i fatti seguenti lamentati da Fileni diventano di narrazione abbastanza oscura, al punto da non capire molto su chi deve cosa a chi…Di fatto il collega afferma di essere stato rimosso da Pugnaloni da questo famoso gruppo whatsapp “GIORNALISTI OSIMO” e di volersi premurare di darne informazione anche all’Ordine regionale dei Giornalisti delle Marche.Non è chiaro se a titolo di tutela per la vicenda subita da Corrieredelconero.it o a livello personale lamentando invece il comportamento poco rispettoso di un collega.Fine dello sfogo di Fileni e fine della notizia.Da parte nostra, avendoci Fileni messo sull’avviso di non gradire alcuna solidarietà sull’accaduto, possiamo solo rilevare un paio di note spicciole: con la cancellazione di Fileni dal gruppo “GIORNALISTI OSIMO” è evidente – e un pò ci dispiace – di non essere più gli unici esseri viventi ad abitare il pianeta X, ostile a PugnaloniL’altro spunto riguarda l’affermazione finale di Fileni quando, pur senza farne un cruccio particolare, rileva che meglio così “ora gli osimani sanno con chi hanno a che fare…”.Purtroppo debbo far presente al collega che gli osimani si sono appena espressi, due settimane fa, decretando il solito successo elettorale allo strapelo per Pugnaloni.Anni di critiche fondate su temi che toccano la vita dei cittadini, leggermente più dirimenti di una conferenza stampa riuscita o meno, non sono riusciti a far comprendere ai lettori e poi agli elettori il vero volto politico di Pugnaloni; e a disinnescarne la maschera di “finto tonto” ma buono. L’uomo Pugnaloni quando incarna la figura di Sindaco (praticamente H24) non è nè tonto, nè buono. Forse giusto finto. Ma la sostanza cambia poco.Augurandoti di vivo cuore i migliori successi, concedici il dubbio che nei prossimi cinque anni possa riuscire Corriere del Cònero la dove il 49.50% degli osimani ha fallito con gravi danni. Il tempo per centrare l’impresa non mancherebbe. Buon lavoro!
Gentile direttore Pangrazi,
ovviamente non condivido il tuo personale attacco nei confronti di Pugnaloni. Non ho motivi per farlo, né lo giudico sul piano delle sue funzioni di sindaco: un esercizio che spetta ai cittadini osimani. Gli ho criticato la gestione dell’informazione “fai da te”, questo sì di mia competenza, ma dev’essere stata “un’irritazione” solo mia dal momento che neppure uno dei giornalisti appartenenti all’ormai famoso gruppo Whatsapp Giornalisti Osimo si è fatto sentire esprimendo una sua opinione.
Non era assolutamente mia intenzione segnalare l’operato di Pugnaloni all’Odg delle Marche: non mi appartiene questo modus operandi. Il mio era un auspicio affinché l’Ordine, magari leggendomi, trovasse il coraggio e lo spunto per intervenire su un modo di fare informazione troppo “di parte” (Ma già davo per scontato che non sarebbe mai accaduto). In ultimo, me ne dispiace e lo trovo scorretto da parte del sindaco nei tuoi confronti, continuerai ad essere l’unico ad abitare il pianeta X: dopo un ripensamento Pugnaloni mi ha di nuovo inserito nel gruppo osimano dei giornalisti su Whatsapp. Un reinserimento che non ho gradito (e gliel’ho scritto). Poi, però, avendo la responsabilità della mia testata e dovendo garantire ad essa il massimo dell’informazione possibile, l’ho accettato scrivendogli: “Essere stato reinserito non mi fa felice, e me ne andrei immediatamente se non fosse che di mestiere informo la gente e quel po’ d’informazione che arriva da qui è finalizzata proprio a soddisfare quest’esigenza”.
E con questo metterei una pietra sopra a tutta la vicenda. Sono certissimo che ad Osimo l’informazione migliorerà. Grazie comunque Direttore per la solidarietà. Paolo Fileni
Non mi auguro di trovare presto compagnia sul pianeta X. Tutto sommato anche soli – ma con l’affetto di decine di migliaia di lettori – non si sta cosi male. La speranza è che la prossima volta sia giovane e bella, possibilmente mora. Saluti cari.