26 MAGGIO 2019, VITTORIA AL PRIMO TURNO:
LISTE CIVICHE IN SOCCORSO DEI DEMOCRATICI
PER EVITARE IL BALLOTTAGGIO CON I 5 STELLE!
Varata l’operazione simpatia “Caro Dem”. Obiettivo: porre un freno alla fuga verso Grillo
26 maggio 2019, obiettivo numero uno liste civiche: vincere al primo turno evitando i rischi, pericolosi assai, di ricompattare Grillini e Sinistra al ballottaggio.
Strada maestra per giungere all’obiettivo: non indebolire troppo il Partito Democratico e fare in modo che l’elettorato di riferimento ritenga difficile ma non impossibile la riconferma di Pugnaloni a Sindaco.
Solo in questo modo, spostando il tiro dal PD ai 5 Stelle, sarà possibile avvicinarsi alla scadenza con un Pugnaloni ancora motivato a fare campagna elettorale e quindi contenere l’inevitabile esondazione gialla a scapito della Sinistra tutta.
Diversamente il ballottaggio Liste civiche-5 Stelle sarà evento pressochè matematico e il risultato legato a troppe combinazioni, non tutte favorevoli al ritorno di Latini.
I dati delle due ultime elezioni utili per essere tra loro raffrontate (Politiche del 4 marzo in quanto di estrema attualità e 25 maggio 2014 in quanto ultime Comunali di riferimento) del resto parlano chiaro e ci consegnano le seguenti prospettive:
MOVIMENTO 5 STELLE distante il marzo scorso da quota 50% + 1 voto della maggioranza assoluta, esattamente a quota 2.655 consensi; LISTE LATINIANE distanti quattro anni fa dal 50% + 1 voto, ovvero dal successo al primo turno distante appena 986 preferenze.
Ancora una volta decisivo si rivelerà la graduazione – altissima, alta, normale o entro i limiti – dell’ulteriore flop atteso in casa piddina e suoi partiti satelliti (qui ricompresi, per comodità di conteggio, al solo Leu) e oggi pari al complessivo al valore di 25.94% ottenuto a marzo.
Dato che sotto la tradizionale spinta dell’erosione civica, a cui il prossimo anno dovrebbe aggiungersi anche la capacità di attrazione dei grillini, dovrebbe far precipitare gli orfani di Renzi su quote da batosta, già annunciata, attorno al 13%!
Percentuali e soprattutto trend che, dovesse realisticamente innescarsi (tutto o quasi dipenderà se i grillini riusciranno ad andare al Governo o rimarranno destinati a guardare gli altri lavorare) rischiano di regalare ai 5 Stelle il ballottaggio per la guida della città.
Come ovviare a tutto questo? In casa Su la Testa se lo sono iniziati a chiedere già da un pò… concludendo che il modo migliore per battere tutti e chiudere la partita sul nascere è quello che passa, da qui al voto, attraverso un graduale abbassamento del quadro di opposizione a Pugnaloni per trasferire attenzione alla politica sotto coperta portata avanti da Monticelli, signora e compagni.
Anzi, considerato che ormai maggio 2019 si vede già all’orizzonte, qualche colonnello latiniano propende addirittura per la circostanza che abbassare i toni anti Pugnaloni non sia ormai sufficiente… meglio sarebbe convenire su qualche punto programmatico ancora da compiere, in modo da rafforzare il pensiero della base PD di potercela in qualche modo fare.
Su un dato, comunque, tutte le anime delle liste civiche appaiono concordare, pronte a diffondere il nuovo “verbo” alla base, il Partito Democratico deve essere lasciato in grado di fare la propria strada fino all’ultimo minuto; solo così Pugnaloni potrà risultare credibile ai suoi e non regalare voti pesanti all’altra faccia della Sinistra italiana, i cugini a 5 Stelle.
Jesi con il 32,73% e Ancona con il 30.69%, del resto, insegnano: la dove il PD regge ancora i grillini non sfondano e le civiche sorriderebbero.
La parola d’ordine, impegnativa per gli sbalorditi simpatizzanti civici, già circola già per la città: caro amico Dem!