IL MAGGIORE CONFORTI SALUTA OSIMO COL BOTTO
CAPOBANDA RUMENO RICERCATO IN TUTTA ITALIA
MA ARRESTATO AD ALESSANDRIA DAI NOSTRI CARABINIERI!
Ko banda pericolosissima specializzata in spaccate. Messi a segno 35 colpi in pochi mesi
Termina col botto, come da facile previsione, la permanenza osimana del maggiore Conforti, probabilmente l’investigatore di maggior successo registrato da sempre ad Osimo.
Un titolo niente male, quello attribuito al comandante la Compagnia cittadina dei Carabinieri, costruito nel corso di 7 lunghi anni rincorrendo e acchiappando ladri e banditi di tutte le risme, acciuffati quasi sempre sotto casa, spesso fuori regione, quando ormai si illudevano di dormire sonni tranquilli.
L’ultimo ad imprecare contro la malasorte che voluto – per la propria carriera banditesca – Conforti essere spostato a Forlì solo da settembre, è un rumeno di 33 anni, tale Silviu Dima, detto “Cartus”, ovvero “cartuccia”, ritenuto il capobanda di una associazione rumena, originaria della tristemente nota città di Galati tra le più pericolose in circolazione in tutto il Centro-Italia.
Marchio di fabbrica dell’avvenuto arresto? Il tintinnar di manette udito in quel di Alessandria, 400 chilometri a ord-ovest di Osimo, dove il rumeno pensava di aver fatto perdere le tracce, ospite di accampamenti Rom.
Questo il lungo e dettagliato resoconto dell’operazione resa nota da via Saffi.
Sgominata la banda dedita ai furti con “spaccata” in danno di sale slot, tabaccherie, bar e imprese, tanto che all’atto dell’arresto gli indagati non credevano ai loro orecchi ascoltando tutti i capi di imputazione a loro attribuiti!
I Carabinieri del Norm della Compagnia di Osimo hanno chiuso il secondo ed ultimo filone di indagini dell’operazione “CRASH” avendo assicurato alla giustizia – ancora una volta – un pericolosissimo delinquente specializzato in furti; un rumeno residente in Abruzzo che insieme ai suoi connazionali – avevano razziato in tutto il Centro- Nord Italia al ritmo di un paio di colpi a settimana.
L’accusa è quella classica di associazione per delinquere, finalizzata in modo continuato alla consumazione di molteplici furti, conteggiati in ben 35 colpi commessi in meno di cinque mesi tra le cinque province marchigiane e quella di Teramo.
Le Procure dei citati centri hanno tutte spiccato specifiche Ordinanze di custodia cautelare in carcere (notificate nel carcere di Pesaro) per i reati consumati, tutti con analogo modus operandi.
Nell’ambito della medesima operazione è tornata di attualità una banda, giù assicurata alla giustizia a maggio, di quattro soggetti rumeni, tutt’ora in carcere, dimoranti tra i comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica e Giulianova.
Costoro, come si ricorderà, già dediti a furti in danno delle colonnine self service di diverse stazioni carburanti marchigiane e abruzzesi – arrestati agli inizi del mese di maggio 2018 dai Carabinieri, vennero fatti oggetto a luglio di una ulteriore ordinanza in carcere proprio mentre stavano per essere liberati.
Una banda già in preda alla gioia, fatta propria dal proprio legale, ormai convinta di lasciare, indenne, il Palazzo di Giustizia di Pesaro.
Gioia durata poco istanti perché gli investigatori osimani fecero in tempo, con gusto invero sadico ma efficace, a far scattare lori nuove manette e a ricondurre l’intero gruppetto a Villa Fastiggi.
Ebbene ai danni di costoro, con l’arresto del capo, si vanno ad aggiungere altri 10 episodi circonstanziati, loro attribuiti dai Carabinieri.
Quest’ultimi, tutti pericolosi criminali, erano specializzati in furti di autoveicoli di grossa cilindrata e di ingente valore, da utilizzare come arieti per la cosiddetta spaccata.
Le indagini, condotte per settimane, in maniera certosina ed impeccabile dai militari del Norm della Compagnia osimana, agli ordini e coordinati dal Maggiore Raffaele Conforti e guidati dal luogotenente Luciano Almiento, hanno di fatto inseguito e raggiunto i malfattori rumeni in tutte le Marche e fin dentro i loro covi abruzzesi, ricostruendo minuziosamente tutti i colpi commessi, fino a stroncare definitivamente ogni attività delittuosa.
Nell’ambito dell’operazione è stata data esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare personale in carcere, emessa dal Giudice del Tribunale di Ancona su richiesta del Pubblico ministero, titolare delle indagini Rosario Lioniello, del ricordato Silviu Dima, dimorante ad Alba Adriatica, pluripregiudicato e con un vasto curriculum criminale alle spalle, ritenuto il pericolosissimo capo dell’associazione banditesca… tanto che sul cui conto da anni vari organi di Polizia gli davano la caccia… anche ad individuarlo e bloccarlo è toccato ai militi osimani!
L’uomo è stato rintracciato in Piemonte, ad Alessandria, dove si era rifugiato e trasferito con un altro gruppo di complici rom; obiettivo, sfuggire a ricerche sempre più pressanti e compiere altre razzie e/o spaccate in danno di esercizi pubblici e a distributori di carburanti del Nord Italia.
Proprio nella prima periferia della città piemontese, su indicazioni del Nucleo operativo diretto da Almiento, il malavitoso è stato alla fine intercettato e bloccato cadendo in un posto di blocco costituito in sinergia con la Polizia della Questura di Alessandria.
Un colpo a dir poco straordinario per il peso specifico delinquenziale di “cartus”, così finalmente impedito di altri gravissimi delitti.
Si spera, ora, che molto tempo il bandito rumeno e la sua banda siano indaffarati in altre contingenze così da lasciare in pace auto di grossa cilindrata con le quali spaccare vetrine e protezioni varie.
Una volta all’interno, ovviamente con volto travisato da passamontagna, i rumeni di Galati (tra i più terribili malfattori seriali in circolazione) facevano razzia di quanto contenuto, soprattutto denaro contante e sigarette, non risparmiando poi l’intera “slot” e/o il “cambiamonete” che venivano prelevati interamente, caricati su altri veicoli rubati e condotti in un casolare di campagna dove poi si accanivano, con calma, per aprirli e prelevare il denaro contenuto.
Tutto questo è avvenuto, stando al conteggio dei Carabinieri, per almeno 35 volte in 5 mesi, a cadenza settimanale, con preferenza per la tranquilla riviera del Cònero quale habitat dove compiere i colpi.
Il sodalizio criminale, per fortuna della società, non aveva fatto i conti con la macchina investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Osimo e nello specifico degli uomini del Nucleo Operativo che, con pattuglie, sia in divisa che in abiti simulati, hanno quotidianamente presenziato il territorio. Tant’è vero che gli arrestati, nel momento in cui sono sono scattate le manette ai polsi, preso atto del contenuto dell’ordinanza, si sono complimentati con il lavoro svolto degli investigatori… poiché credevano di non poter mai essere individuati.
L’operazione oggi a compimento nasce nel mese di febbraio 2018 con i Carabinieri ad avviare un’attività finalizzata ad identificare un sodalizio criminale, di stanza in Abruzzo, dedito alla perpetrazione di delitti seriali contro il patrimonio avvenuti nel mese di gennaio.
L’indizio utile a far partire le indagini, non a caso, venne isolato in un furto commesso a Numana, quando i Carabinieri affrontano un lungo inseguimento in auto con i malviventi che non riuscirono a far perdere le proprie tracce nonostante una fuga tra vie di campagna a ridosso dell’arteria autostradale, in genere utilizzata per fare ritorno in quel di Teramo.
Indagine, nel suo contesto, alquanto complessa, atteso che gli indagati utilizzavano utenze telefoniche intestate ad ignare persone, talvolta inesistenti o extracomunitari, veicoli rubati nei week-end e quindi denunciati solo nei giorni successivi, nonché l’utilizzo di apparati ricetrasmittenti!
Ciò nonostante, va dato atto ai servizi di osservazione controllo e pedinamento, pazientemente attivati, di aver centrato il colpo grosso in quanto più di una volta, in altre occasioni, il capobanda 33enne era riuscito a sottrarsi alla Giustizia.
Questo il modus operandi della banda:
è accertato che quasi tutti i personaggi componenti la banda, di nazionalità rumena, avevano un curriculum degno di nota o meglio di spiccato rilievo a grossa caratura delinquenziale; inoltre la banda veniva spesso irrorata e interscambiata da nuove leve, alcuni senza precedenti di polizia, per la cosiddetta manovalanza.
• la banda, una volta individuato l’obiettivo da depredare, giungeva sul posto o nei luoghi limitrofi con autovettura pulite;
• giunti sul luogo, l’autista dell’autovettura pulita attendeva in sosta nei paraggi, rendendosi disponibile per un eventuale recupero in emergenza, mentre il “commando” restava sul luogo per compiere razzie:
• dopo aver individuato l’esercizio pubblico provvisto di macchinette cambia monete e slot machine da depredare, oppure tabacchi, il sodalizio effettuava un ulteriore sopralluogo al fine di reperire un veicolo da rubare ed utilizzare come ariete e successivo trasporto delle slot o dei cambiamonete;
• a furto compiuto, il commando si ritirava in un area isolata, generalmente posta in campagna, dove scassinava il bene rubato per poi prelevare il denaro contante.
Questo il fitto elenco di alcuni dei principali 35 colpi di cui la banda, con responsabilità diverse, è accusata:
SIROLO, 13 GENNAIO 2018: furto in abitazione colonica, in via Piano d’Aspio, di attrezzatura agricola, giardinaggio e altro materiale di vario consumo.
CASTELFIDARDO, 14 GENNAIO 2018, furto di veicolo e furto di targhe, poi rinvenute, riguardanti l’autovettura BMW X6, non immatricolata, di proprietà di un 57enne osimano, coniugato, autotrasportatore;
SIROLO 15 GENNAIO 2018: furto di un autocarro, poi rinvenuto, asportato dall’interno del cortile di una abitazione di una donna 55enne, residente a Sirolo (AN), in via Piani D’Aspio.
NUMANA, 15 GENNAIO 2018, furto di attrezzatura varia ai danni della Ditta Conte Leopardi, sita a Numana.
CASTELFIDARDO, 15 GENNAIO 2018, furto in ditta edile di attrezzatura varia in località Cerretano;
NUMANA, 15 GENNAIO 2018, furto in esercizio commerciale della ditta “Talevi”, in via Delle Industrie:
CASTELFIDARDO, 15 gennaio, furto nella ditta “EGG Srl”, sita lungo la Statale 16 Adriatica, da dove veniva tra l’altro rubata anche una Renault Megane.
OSIMO, 30 GENNAIO 2018, spaccata alla Sala slot di Osimo Stazione;
OSIMO, 2 FEBBRAIO 2018, furto con spaccata in danno de Bar Tabacchi” di Passatempo dove la banda ha asportato l’intera slot-machine ed una macchina cambia-monete.
FILOTTRANO, 2 FEBBRAIO 2018, furto di attrezzature edile in casolare di campagna;
CINGOLI, 2 FEBBRAIO 2018, furto di una autovettura, poi rinvenuta: furto dell’autovettura Citroen Saxo di proprietà di un 85enne nato e residente a Cingoli;
SENIGALLIA 12 FEBBRAIO 2018, furto con spaccata alla “sala slot” presso la sala giochi “G-planet”, sita a Marzocca e di proprietà di una donna 50enne anconetana;
FALCONARA MARITTIMA, 12 FEBBRAIO 2018, furto di una Fiat Croma utilizzata per la spaccata, e poi rinvenuta; di proprietà di una donna 45enne residente del napoletano;
COLONNELLA, 27 FEBBRAIO 2018, furto con spaccata in danno di una tabaccheria-alimentari;
MONSAMPOLO DEL TRONTO, 27 FEBBRAIO, furto con spaccata in danno di bar-tabacchi “Pausa Caffè”;
CENTOBUCHI, 27 FEBBRAIO 2018, furto con spaccata in danno di bar-tabacchi sito in via Dei Tigli, 48;
ASCOLI PICENO, tra il 17 e il 19 FEBBRAIO 2018, furto di veicolo Fiat Fiorino utilizzato per le spaccate, poi rinvenuto, asportato da ditta edile;
ROSETO DEGLI ABRUZZI (Teramo), 7 MARZO 2018, furto con spaccata in danno di bar-tabacchi “White Bar”;
ROSETO DEGLI ABRUZZI (Teramo), 7 MARZO 2018, furto di due autovetture utilizzate per le spaccate, entrambe rinvenute (Toyota Runner e Volkswagen Golf);
MORRO D’ORO (Te), 6 MARZO 2018, furto di autovettura Dacia Duster utilizzata per la spaccata, poi rinvenuta;
NUMANA, 8 MARZO 2018, due furti in ditta ai danni di nota impresa edile;
NUMANA, 8 MARZO 2018, furto ai danni di nota ditta edile;
OSIMO 10 MARZO 2018, furto di autovettura Mercedes CLK utilizzata per spaccata, poi rinvenuta: furto avvenuto in abitazione privata di via Ticino, dopo aver forzato una finestra ed essersi introdotti nel garage;
CASTELFIDARDO, 11 MARZO 2018, furto di una smerigliatrice asportata dal a ditta G.G.M. Sas, sita di via Marcora;
MONTELUPONE 13 MARZO 2018, furto con spaccata in danno di tabaccheria: “Fortinovo”, sita a Montelupone (MC) in Piazza del Comune. Prelevato 500 euro e 4 stecche di sigarette;
SPINETOLI, 1° APRILE 2018, furto ai danni della ditta di produzione prosciutti R.G;
ASCOLI PICENO, 11 APRILE 2018, furto di materiale elettronico consumato all’interno della scuola di musica, computer e telefoni cellulari;
NUMANA, 12 aprile 2018, furto di mazza di ferro, da 5 kg. in danno di ditta Taddei sas ubicata in via dell’Artigianato.