Mariani: “Solo nel triennio La Nave ha sommato parcelle per 115.000 euro!”
“CON UNA MANO PUGNALONI TAGLIA IL NASTRO
E CON L’ALTRA CONTINUA A PAGARE AVVOCATI!”
“Proporrei di prendere atto che il centro commerciale esiste e chiudere ogni vertenza”
L’ultima contraddizione sulla vicenda de “La Nave” ce la offre un post pubblicato dal consigliere Maria Grazia Mariani sulla propria pagina Facebook.
Nel mentre il Sindaco Pugnaloni (o chi per lui) si appresta, da un verso, giovedì mattina, a congratularsi con i soci Conad e le altre imprese investitrici nell’opera… dall’altro lo stesso Pugnaloni continua a dare via libera agli avvocati per intralciare l’opera!
Stando all’informazione pubblicata dalla Mariani (Gruppo misto) l’ultimo incarico legale sulla vicenda è datato 6 aprile, ovvero due settimane fa, e riguarda un impegno di speso pari a 12.975 euro per proporre un “appello incidentale” all’ultima determinazione del Tar.
Per noi stessi e per i meno pratici di burocrazia legale, impariamo che l’appello incidentale è un istituto previsto dal diritto processuale, sia Penale che Civile, che prevede la possibilità di proporre appello entro un nuovo termine quando concorrano due condizioni: i termini risultino scaduti e una delle altre parti abbia proposto appello entro il limite della scadenza.
Questa ulteriore aggiunta farà lievitare il conto in tasca ai cittadini osimani, calcolando solo la gestione Pugnaloni, ad oltre 60.000 euro di spese legali. A cui gli osimani dovranno aggiungere quasi altrettanto, esattamente 55.000 euro, destinati a coprire le spese legali necessarie per l’ingegner ed ex Dirigente Frontaloni per difendersi in giudizio.
Totale da versare in avvocati? Circa 115.000 euro con il beneplacito a spendere sottoscritto da Pugnaloni.
Pugnaloni che anche in questo riflette una doppia personalità: quando si tratta di difendersi dalla querela che questo giornale potrebbe muovergli per l’exploit in Consiglio comunale del 16 marzo… il Sindaco si comporta come mister Hyde affrettandosi a chiederci più volte scusa, a rimangiarsi ogni accusa gratuita e persino a prendersi per intero la paternità della pubblica gazzarra… motivando il clamore della marcia indietro con il fatto di non avere soldi personali da spendere per avvocati e di preferire, con questi pochi soldi, fare la spesa al Sidis (!) piuttosto che pagare parcelle.
Quando però lo stesso Pugnaloni veste la fascia Tricolore, eccolo trasformarsi in un nuovo dottor Jekyll e dare fondo a notule di ogni tipo, per avvocati di grido o emeriti sconosciuti. Tanto non sarà Pugnaloni a provvedere ma direttamente voi lettori!
“Ora – osserva la Mariani – la struttura de La Nave è terminata. Che piaccia o meno molti imprenditori ci hanno investito i propri soldi per arrivare ad aprire nuove attività.
Che piaccia o meno alcuni giovani disoccupati hanno trovato grazie a La Nave un lavoro. E ancora Osimo continua la battaglia legale? Cosa vorrebbe fare Pugnaloni una volta che il centro commerciale non solo è terminato ma addirittura operativo… vorrebbe demolirlo? Davvero pensa di giocare a Monopoli? Questa storia è davvero incredibile!”.