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L’Amministrazione comunale senza rappresentanti ad Ancona
MARIANO SEVERINI
PREMIATO MAESTRO DEL LAVORO
NELL’INDIFFERENZA DEL PALAZZO
Quando l’etichetta diventa sostanza… i nostri smettono di giocare!
Premiato ad Ancona con la Stella al Merito del Lavoro, presso la Mole Vanvitelliana, l’osimano e funzionario di banca Mariano Severini.
L’alta onorificenza. concessa quest’anno, per la provincia di Ancona a Severini e altri 13 beneficiati, riconosce i singoli meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale dei lavoratori, sia dipendenti di imprese pubbliche che private.
In molti, siamo certi, la curiosità la farà da padrone. Cosa occorre per diventare Stella al merito del Lavoro? E soprattutto chi riconosce chi tra tanti meritevoli della medaglia?
Al primo quesito è semplice rispondere: i destinatari della Stella sono tutti gli italiani che abbiano speso almeno 25 anni nella stessa azienda lavorando in perizia, laboriosità e buona condotta morale come Mariano Severini da oggi può insegnare; limite di età che si innalza a 30 se il lavoratore ha speso la propria professionalità in più aziende e si abbassa incredibilmente senza un limite minimo di anni se il lavoro è stato speso all’estero.
Anche al secondo quesito non sembra impossibile rispondere dal momento che l’istituzione di Maestro del Lavoro, istituita con la legge 316/67, prevede una commissione formata da ben 17 persone +1 a cui ogni anno, in occasione del 1° Maggio festa del Lavoro, spetta nel mare magnum del lavoro italiano e degli italiani nel mondo, scegliere i più meritevoli.
I 17 “esperti”, presieduti in Commissione dal Ministro del Lavoro, rispondono all’identikit del Presidente della federazione nazionale Maestri del Lavoro d’Italia, dal Presidente di una non meglio precisata associazione nazionale “lavoratori anziani d’azienda”, da cinque funzionari indicati di volta in volta dalla Presidenza del Consiglio e dai dicasteri di Esteri, Agricoltura, Industria e Lavoro, dai sei membri indicati dalle organizzazioni sindacali di categoria e infine da quattro membri in rappresentanza dei datori dei lavoro.
E’ buona prassi che alla cerimonia, in contemporanea il 1° Maggio per ogni singola regione, partecipino le più alte cariche istituzionali proprio per onorare i lavoratori ritenuti meritevoli e le rispettive imprese “fulcro del nostro vivere democratico”.
Capita però, in verità un pò troppo spesso di recente, che alla cerimonia di Ancona, al momento di premiare il Maestro del Lavoro Mariano Severini, nessun esponente dell’Amministrazione comunale si alzi in piedi a stringere la mano, porgere la medaglia da appuntare al petto, scattare la foto ricordo.
Non il Sindaco Pugnaloni troppo impegnato, a quanto pare, a contare e ricontare le 752 schede elettorali votate alle Primarie Pd del giorno precedente… ma nemmeno il vice Sindaco, un Assessore qualsiasi, un semplice consigliere e men che meno un consigliere comunale di opposizione.
Nessuno ad Ancona, in una cerimonia ufficiale dello Stato, a rappresentare la bella città di Osimo! Tanto che vinto un attimo di imbarazzo a stringere la mano e a congratularsi con il neo Mastro ha provveduto un amministratore della vicina città di Filottrano a cui, però, non risulta Osimo abbia ancora ceduto diritti di rappresentanza.
Si consoli Severini e tutti coloro che ancora tengono all’etichetta, al rispetto delle date, degli impegni… detto in una parola, quanti tengono alla normalità.
Il moltiplicarsi delle gaffe istituzionali prodotte in serie dal nostro Primo cittadino hanno il potere, una dopo l’altra, di abituare la gente a meravigliarsi meno, indignarsi appena appena, scivolar via le questioni senza lasciare danni… insomma gli osimani stanno imparando rapidamente a non farci più caso.
Sarà davvero un bene? Nel dubbio che per fortuna a noi resta, ci congratuliamo col Maestro Mariano Severini per essere riuscito, in una vita di lavoro, a tenere alta la propria professionalità, il buon nome della banca dove ha operato (Credito cooperativo di Filottrano) e in definitiva il prestigio della città di Osimo.