OSIMO, LA CITTÀ CHE NON C’È PIÙ…
Dall’ospedale allo sgambatoio per cani, dagli uffici Inps allo sportello Europa
Le recenti chiusure della Materna a San Biagio (causa rinvenimento possibile cacca di Toposauro reptilis) e delle Grotte del Cantinone (condensa a secchi) ci portano, inevitabilmente, alla mente altre chiusure in serie, piccole e grandi, gravi o gravissime, celebri o nascoste, che fanno da corollario ai quattro anni di Amministrazione (e attenzione perchè ce ne sarà un quinto che si preannuncia sin d’ora memorabile) a guida Pugnaloni.
Banda “Città di Osimo”: di fatto appena sfrattata e sistemata, alla meno peggio, nei locali inagibili ex Eca!
Giudice di Pace: trovato chiuso da Pugnaloni, il Mistero ha ufficializzato il mese scorso che tale resterà. Nonostante la riapertura degli uffici giudiziari rientrasse tra gli impegni elettorali liberamente assunti.
Cinema Concerto chiuso e auditorium, previsto in sua vece, non ancora pervenuto dopo anni di dibattito.
Ginecologia: chiusa. Per la prima volta in millenni di storia non stanno più nascendo osimani ma solo anconetani (che brutta roba…) o peggio jesini!
CUP presso Ospedale (centrale unica prenotazione, servizio Asur): in corso prove generali di chiusura.
Poliambulatorio: il “poli” può ormai essere omesso e limitarsi ad accedere all’ambulatorio. Quando si ha la doppia fortuna di trovare aperto e qualcuno al lavoro!
Della Torre civica parliamo a parte, veniamo al loggiato da anni out al pubblico in attesa che di mille promesse una possa fare, magari in campagna elettorale, capolino.
Pronto soccorso: è iniziato il conto alla rovescia (59 giorni) per il pensionamento del Primario dottor Frati, il passaggio all’Inrca, al conseguente fuggi-fuggi degli operatori che potranno… insomma sarà meglio approfittare, per star male, di queste ultime 8 settimane, scarse.
Bagni pubblici: aperti! In compenso più che sporchi. Della serie… Mancinelli agli anconetani… non se può avere tutto!
Uffici Inps: la passata Amministrazione Simoncini, pur di scongiurare il ritorno ad Ancona, aveva offerto spazi gratuiti a Palazzo. Soluzione tagliata, tra le prime, dal nuovo inquilino.
Agenzia comunale del Lavoro, vedi come sopra. Arriva Pugnaloni e l’agenzia viene di fatto sfrattata lasciando gli osimani alla necessità di ricorrere agli uffici provinciali attivi alla Baraccola.
Parimenti Pugnaloni, ad inizio mandato, aveva trovato attivo uno sportello di ascolto, presso l’associazione Il Gabbiano, a cui le famiglie in difficoltà per componenti soggetti a bulimia, anoressia, ecc… potevano trovare un riferimento. Sportello dismesso.
Stessa fine toccata in sorte a diversi campetti di calcio e basket di quartiere interessati, in passato, ad un minimo di custodia con apertura e chiusura degli ingressi, oggi abbandonati a se stessi.
Un piccolo record invece lo registra il cosiddetto ex sportello Europa, frutto dell’iniziativa dello stesso Pugnaloni. Qui, non dovendo punire o penalizzare alcuno da cui prendere le distanze, ci si sarebbe aspettati lunga vita e successo pieno. E dire che il Sindaco scelse anche tra il personale migliore, in questo caso la signora Belli, la figura a cui demandare la crescita. Niente da fare. Lo sportello Europa, pensato e messo in piedi per intercettare i finanziamenti di Strasburgo di cui troppo spesso gli italiani non hanno la minima notizia, finisce come tutti gli altri esempi affrontati: chiuso dopo poco.
Per tacere delle discutibilissime vicende Astea e società controllate, legate alla svendita di interi comparti con affari tutti da dimostrare.
Finiamo con lo sgambatoio presso il parco della Rimembranza creato da Simoncini e lasciato, al pari di ogni altro, in eredità ai nuovi amministratori.
Nuovi amministratori a cui l’idea di mandare a correre i cani e magari metterli in condizione di fare un pò di cacca nel cosiddetto parco della Rimembranza non è piaciuto neanche un pò. Via dunque la targa che indicava uno sgambatoio troppo poetico… per il resto tutto è rimasto tale e quale, meglio dello show di Conti, con tanto di reti, cancello, assenza di panchine e disinteresse. Importante comunque aver salvato la voglia di distinguersi e far meglio. Anche se solo a parole.
Al suo posto l’Amministrazione, ai proprietari di cani residenti in centro, ha indicato nuovi spazi per gli amici pelosi a quattro zampe; basta recarsi in via Cinque Torri, imboccare la scorciatoia a piedi verso il maxi parcheggio ed eccoci in via Giovanni Silvestri. La sorpresa la lasciamo a chi vorrà sperimentarla di persona.
Via dell’Industria (traversa della Sbrozzola) da tempo immemore priva di asfalto, nonostante l’intenso traffico che dovrebbe sopportare. Priva di asfalto e con buche grandi come caverne da cui, una volta finitoci dentro, non si scappa più! Soluzione: chiusura della strada a tempo indeterminato.
Da ultimo chiusura col botto. Ultimamente matrimoni e inaugurazioni di negozi e/o attività a cui il Sindaco Pugnaloni, impettito per esibire al meglio la Fascia tricolore, partecipava sempre molto volentieri, stanno rarefacendosi.
Qualche negozio inaugurato dal Primo cittadino ad inizio legislatura sta già iniziando a valutare le conseguenze di una chiusura possibile. Ma fin qui può capitare.
Quel che è peggio è che la etichetta di “porta sfiga”, inevitabilmente, ha già preso a circolare in città più rapida delle voci. Un simil Mia Martini con le debite proporzioni, per intenderci.
Per tacere delle coppie di sposi unite civilmente dall’ufficiale di Stato Pugnaloni – o da chi per il Primo cittadino – con la formula di rito “In nome della legge vi dichiaro uniti in matrimonio…”.