Il malcontento in Fratelli d’Italia ha costretto l’On. DONZELLI a prendere l’iniziativa richiamando alle regole il padre-padrone della Fiamma. La mossa libera automaticamente le Liste civiche dalla ciccioliana damnatio memoriae
E dopo il lumbard ARRIGONI (Lega), via anche CICCIOLI (Fratelli d’Italia). Via da cosa? Via libera a facce e nuovi cervelli da spendere in prima linea alla voce “colonnelli e simili” o meglio commissari politici.
Per il Centro-Destra osimano, impantanato di fatto in mezzo a secolari ripicche e mille e uno veti, pare spirare finalmente il vento del rinnovamento e dell’aria pura.
Che sia la volta buona che l’anima cittadina di Centro-Destra torni ad essere vincente e rappresentata?
A sperarlo sono in molti, a cominciare dalle Liste civiche detentrici di migliaia di voti che nulla altro attendono se non di essere finalmente canalizzati per la giusta causa.
A rafforzare l’auspicio che a nuovi volti corrisponda un nuovo e migliore metodo di pensare, è lo scoop che vuole Carlo CICCIOLI cortesemente ma fermamente invitato a fare un passo indietro dalla stanza dei bottoni di Fratelli d’Italia.
Se a censurare il commissario leghista han pensato i fatti (partito destrutturato nell’intero territorio nonostante due anni e mezzo di lavoro e l’exploit alle europee) a mettere nell’angolo un altro vecchio interprete delle istanze del mondo della Destra, anzi il più “antico” di tutti, han pesato le ragioni di opportunità che vogliono, da sempre, all’interno di Fratelli di Italia, distinte le figure di Commissario politico marchigiano e candidato regionale.
Insomma l’ennesima candidatura alla Regione (se non abbiamo sbagliato i conti dovrebbe essere la decima discesa in campo dal 1975 ad oggi, crediamo autentico record) non poteva questa volta convivere con la poltrona di portavoce regionale del partito della MELONI.
Arbitro di se stesso e anche giocatore in partita, quanto basta e avanza per sollevare critiche e sospetti interni di possibili favoritismi, a partire dalle candidature si o candidature no, immancabilmente venuti in chiaro nei giorni scorsi all’interno del dibattito della Fiamma marchigiana.
A far chiarezza nelle norme interne è così dovuto da Roma l’Onorevole Giovanni DONZELLI, Deputato toscano per Fratelli d’Italia e soprattutto responsabile della organizzazione interna del partito.
“Abbiamo semplice ricordato a noi stessi e a Carlo le norme vigenti da sempre all’interno di Fratelli d’Italia” – ha spiegato l’Onorevole di Firenze, rintracciato alla Camera tra un voto e l’altro.
Norme che per evidenti questioni di opportunità riguardo alla figura del “guidatore”, non contemplano, in caso di contemporanea candidatura, restino affidate alla stessa persona.
“Al momento CICCIOLI non ha ancora formalizzato la propria decisione anche se è molto probabile opterà di correre attivamente. Nel momento ci comunicherà la decisione di partecipare – continua DONZELLI – è evidente che il ruolo politico di commissario regionale dovrà essere supplito da altri. A garanzia massima della libera concorrenza interna. Accade nelle Marche come altrove, tutto normato da sempre in Fratelli d’Italia”.
Circa il futuro della guida politica nelle Marche?
“Tutto dipenderà dall’esito del voto verso il quale sono personalmente ottimista, sia nella vostra regione che negli altri territori chiamati al voto. Potrebbe CICCIOLI anche ritornare a ricoprire l’incarico anche se le variabili sono molte… a cominciare da un successo che potrebbe aprirgli le porte di qualche Assessorato; in questo l’incompatibilità degli incarichi tornerebbe di attualità. Ma è chiaro che la mia è solo una ipotesi di scuola a cui potrebbero seguire molte altre situazioni, tutte da valutare”.
Al momento DONZELLI non resta che vincere…
“Il mio è un ottimismo fondato sulla percezione che i marchigiani, come altri popoli (penso alla mia Toscana, vessata come voi da mezzo secolo di solo Sinistra) mai come in questa occasione sentano addosso la voglia, dire quasi la necessità fisica di voltare pagina”.
Il Governatore ACQUAROLI, non a caso espressione di Fratelli d’Italia, potrebbe costituire il valore aggiunto per strappare la regione?
“Francesco ha tutte le qualità per riuscirci. E’ giovane ma già esperto avendo accumulato amministrazione come Sindaco e acquisito esperienza anche all’opposizione, in Regione e attualmente qui a Roma, alla Camera. Ritengo che aver scelto, difeso e alla fine visto corrisposta dagli alleati politici la nostra visione per le Marche, costituisca per la coalizione e gli elettori la garanzia maggiore di affidabilità”.