Pasquinelli voleva correre in caserma e allertare i Carabinieri, fermato in extremis dai nuovi compagni di viaggio delle liste civiche e dei penta stellati.
“Ma dove vai, ragiona! – gli hanno gridato Latini e soci – non farti ridere dietro… qui i Carabinieri avrebbero poco da fare…”.
Pasquinelli, fuori dalla grazia di Dio per aver inutilmente chiesto alla Andreoni, per ben due volte, di poter dire la sua su quanto stavano combinando i suoi ex compagni di maggioranza, alla fine si è dovuto arrendere all’evidenza.
Polizia e Carabinieri, almeno ieri, avrebbero potuto ben poco contro la forza dei fatti. Disertare il mandato per il quale si è chiesto e ottenuto il voto dei cittadini è sempre stato un atto disdicevole per la politica (gravissimo però se commesso in posizione di forza assicurata dalla maggioranza) ma lecito per la legge.
Anche perchè trovatemi voi quel politico che, prima di ieri, avrebbe potuto immaginare e punire la fuga – di fronte ad una minoranza con la sola arma della parola – di chi detiene il potere!
Nessuna interruzione di pubblico servizio. L’articolo 340 del Codice penale, in verità, recita. “Chiunque cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino ad un anno”.
Anche se, postilla l’articolo 340, i capi o promotori o organizzatori di questa interruzione sono più gravemente puniti con la reclusione da 1 a 5 anni.
E’ evidente infatti come la cosa non sia nata dal nulla ma piuttosto concertata una volta che la maggioranza ha preso atto dell’assenza motivata della Mariani e del consigliere Araco, con la minoranza ridotta da 12 a 10 voti.
Non fosse stato così – a riprova della “premeditazione” della maggioranza – non sarebbe successo nulla in quanto il Presidente del Consiglio comunale, in quanto tale tenuto a presiedere e guidare i lavori, non può assentarsi se non sostituito.
Ergo, la sola presenza della Andreoni, a minoranze compatte, avrebbe messo Latini e gli altri in maggioranza.
Purtroppo per Pasquinelli la premeditazione politica non è ancora un reato da punire fino a 5 anni di gabbia. E’ invece contemplata la possibilità, lecita, di non passare per lo zimbello di chi si alza più presto la mattina.
L’ormai imminente voto di Bilancio sembra giungere apposta per un voto conseguente che, pur senza far del male – come invocato da Pugnaloni – faccia piazza pulita di una maggioranza mai così debole e mai così arrogante.
Non a caso, prima di lasciare la sala Gialla Pasquinelli ha di nuovo promesso l’imminente suono della campana a morto.
“Questa condotta scelta dal Pd è illegittima” – ha affermato l’ex candidato a Sindaco della Sinistra. “Oggi andate a casa da soli; domani vi ci manderemo noi. Per sempre”.