La stima elettorale, legata al successo della coalizione, tiene conto dei principali flussi, a favore e contro. In caso di sconfitta di Mangialardi per i democratici osimani si aprirebbe una fase di riflessione
8.443 voti, molto teorici, su cui poter contare. Magari senza farsi troppe illusioni.
La posizione del vice Sindaco Mauro PELLEGRINI, lanciatissimo candidato Democratico per le Regionali, a due mesi dal voto merita di essere analizzata a mente fredda, liberandoci dagli orpelli a sensazione di ogni campagna elettorale, per analizzare le cifre in campo con miglior cognizione di causa.
Ottomila e spicci, dicevamo, i voti sul piatto del Centro-Sinistra osimano, pronti da cogliere; tanti quanto furono i consensi, un anno fa, giunti a Pugnaloni e di cui PELLEGRINI potrebbe e dovrebbe giovarsi risultando, come in un ideale ballottaggio, unico candidato dell’intero mondo del Centro-Sinistra cittadino.
Ma le cose stanno realmente così? Il primo dubbio dovrebbe venire in mente a PELLEGRINI da solo, senza suggerimenti. Per chi farà campagna elettorale il Sindaco PUGNALONI? Scontata la risposta.
Ma se ribadissimo allo stesso PELLEGRINI l’interrogativo, chiedendo magari di accompagnare l’esito con un minimo di motivazione, rimarrebbe certo il vice Sindaco che la risposta giusta da dare è sempre si?
PUGNALONI, al di la delle belle parole e magari di qualche promessa spesa, non ha davvero alcun interesse, come ogni politico, a facilitare la crescita di possibile concorrenza in casa.
Vero è che il sogno politico di PUGNALONI, una volta esaurito il doppio mandato nel lontano 2024, porta il Sindaco a veleggiare a circa 300 chilometri Sud-Ovest da Osimo… ma prima di poter pensare di misurarsi per Roma occorre far bene nel partito, magari misurandosi per Regionali del futuro… Insomma il discorso è molto scritto tra le nuvole e legate a variabili che oggi non vale la pena esaminare; resta il dato di fatto che non conteremmo troppo sul sostegno di PUGNALONI anche perchè già confermato a Manuela BORA, Assessore uscente della Giunta CERISCIOLI, e già titolare a Osimo di 452 preferenze nel 2015.
Restano pur sempre 7.991 voti utili. Non fosse che l’amica Paola ANDREONI ha già promesso il proprio elettorato (poco roba, un centinaio di preferenze, per l’esattezza 104) al Presidente del Consiglio regionale Antonio MASTROVINCENZO. Rapida detrazione, restano ancora 7.887 consensi.
Bottino di voti da cui serve detrarre quelli da indirizzare verso Fabio STURANI, politico di lunghissimo corso e soprattutto cognato di Graziano PIERGIACOMI, come ben sano i 265 elettori storici del mio medico di fiducia, più decine e decine di familiari vari. Risultato? Altra sforbiciata e conto a quota 7.622
Ad un monte ancora interessante occorre, per onestà, aggiungere i fedelissimi all’ex On. LODOLINI, disoccupato politicamente giusto da due anni e voglioso come non mai di tornare a fare il bene dei cittadini.. A uno così, animato da tali buone motivazioni, vogliamo negare il consenso di 222 osimani piddini? Non saremo noi a farlo. Restano grosso modo 7.400 voti pronti solo da cogliere.
Da cogliere solo se tutti esprimessero, nel segreto della cabina elettorale, una qualsiasi preferenza. Abitudine in realtà abbastanza rara. Nel 2015 solo il 32.29% di quanti votarono PD fecero presente una volontà preferenziale. Cioè il 67.21% non ci pensò proprio.
Vero è che cinque anni gli osimani non avevano neanche da porsi il problema essendo la lista dem composta rigidamente da candidati nati e residenti almeno 100 chilometri lontani da Osimo… resta il fatto che in 1.963 non espressero alcuna preferenza per questo o quello.
E siamo così scesi a quota 5.437 Uscendo dal Pd segnaliamo la presenza, ingombrante solo a Osimo, di un quinto candidato Presidente incarnato in Fabio PASQUINELLI, leader di “Comunista” che già come leader di “Territorio e Comunità”, alle Comunali, sottrasse a PUGNALONI 368 voti.
Vogliamo ragionevolmente raddoppiare a PASQUINELLI il consenso cittadino in vista delle Regionali? Pensiamo sia doveroso e anche pensiero minimo. Fatto sta che il conto comincia a scarseggiare con circa 4.701 voti, teorici, superstiti.
Anche perchè la lista “meno” non è ancora esaurita. Presidente per Presidente nella scheda elettorale i marchigiani troveranno, a Sinistra della Sinistra, tal Roberto MANCINI? Pensate che in almeno 200 osimani disattenti, leggendo nome e cognome, non pensino allo jesino Commissario tecnico della Nazionale? L’omonimia e l’ignoranza si pagano e siamo a quota 4.501
A questo punto restano da valutare i 5 Stelle con Sergio FORIA in ballo. Poca roba, vero, ma pur sempre i grillini non risultano ancora completamente e del tutto estinti dal pianeta della politica.
Al partito che due anni fa, alle Politiche, gli elettori confezionarono un clamoroso “cappotto” in tutta la regione (Osimo in verità esclusa), vogliamo attribuire almeno la metà dei 2.297 consensi 2015? Bene. Salvo errori ed omissioni il saldo in fattura, alla voce Mauro PELLEGRINI, recita il seguente conto: 3.352, uno più, uno meno, sempre che non dovessimo aver dimenticato qualcosa o qualcuno.
Tremila e spiccie preferenze, se non corroborate da qualche consenso sparso in provincia per risalire verso quota 4.000, rischiano però seriamente di non bastare (un voto simile, ancorchè inferiore, non fu utile alla ANDREONI nel 2010) per superare una concorrenza agguerrita.
Sempre che, poi, il vento elettorale dovesse soffiare dalla parte del Pd; in caso di esito contrario, non c’è neanche da dirlo, le possibilità di PELLEGRINI (e a quel punto di decine altri, anche più illustri) finirebbero dritte nel libro dei rimpianti… per la serie i fiori che non colsi.