RAS PUGNALONI CACCIA LA BORDONI DA PASSATEMPO!
“VATTENE, È IN CORSO UNA RIUNIONE TRA PRIVATI…”
Incredibile ieri sera all’interno della riunione Astea presso il Centro sociale. La consigliera abbandona i lavori per quieto vivere ma si rivolge al Prefetto
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- VOGLIO LATINI SINDACO (38%, 156 Votes)
- NON HO ANCORA DECISO (5%, 20 Votes)
Total Voters: 413
Cacciata da Passatempo Monica Bordoni! La colpa? Non essere del Pd ma addirittura all’opposizione dell’Amministrazione in carica!
A far rispettare la propria legge da boss incontrastato e buttar fuori dalla pubblica assemblea la cittadina e consigliera comunale scomoda ha pensato il Sindaco Pugnaloni in persona (!) nel preciso istante in cui, ieri sera, il primo cittadino ha messo piede nello spazio del centro sociale della frazione per discutere di via Fontanelle.
Il tempo di guardarsi intorno e Pugnaloni, accortosi tra il pubblico della presenza passiva, cioè limitata ad ascoltare, della collega politica, ha immediatamente posto l’out out: o io o lei!
I lavori ospitati dal Centro sociale passatempese, appena avviati, hanno subito un brusco stop con il pubblico presente, una trentina di persone interessate alla sorte di via Fontanelle, pronto per opportunità a schierarsi, tranne un paio di coraggiosi democratici, dalla parte del Sindaco e invitare la Bordoni ad abbandonare l’aula.
Questa la scusa per non sembrare del tutto incivili: “E’ tanto tempo che aspettavamo l’occasione di avere il Sindaco a Passatempo… sarebbe un peccato che ora andasse via”.
Intanto Pugnaloni, consapevole suo solito di averla sparata troppo grossa, abituato come sempre prima a parlare e poi eventualmente ragionare, ha provato a correggere il tiro… facendo addirittura peggio!
“Bordoni mi spiace ma non puoi assistere all’incontro in quanto trattasi di faccende private in cui non rientra l’Amministrazione”.
Peccato che le ulteriori parole, anzichè spiegare, abbiano prodotto l’effetto opposto in quanto pronunciate non dalla seconda casa passatempese di Pugnaloni ma all’interno del Centro sociale, fino a prova del contrario spazio comunale per eccellenza.
Trascorsi pochi secondi e OSIMO OGGI ha ricevuto la prima di diverse segnalazioni su cosa stava accadendo a Passatempo in nome della democrazia, costretta ad una d minuscola di cui, siamo certi, il Partito Democratico non si indignerà troppo.
Vero? Non vero quanto denunciato? Nell’impossibilità di chiedere conto al protagonista negativo, abbiamo chiesto alla Bordoni la propria versione dei fatti. Ecco quanto ricavato:
“Alcuni cittadini mi avevano appena informato della riunione pubblica Astea presso il Centro sociale di Passatempo – racconta una Bordoni decisa a chiedere udienza al Prefetto – per discutere di via Fontanelle e delle questioni relative ai tempi, l’uno legato all’altro, per asfaltatura nonchè posizionamento della condotta metanifera.
Essendomi liberata dei miei impegni – continua la Bordoni, a metà tra l’amareggiata e l’incredula – ho pensato di fare almeno un salto e ascoltare i problemi lamentati dai residenti.
Ho detto ascoltare in quanto non conoscendo a fondo le tematiche di attualità e non disponendo del documento illustrante l’ordine del giorno, mi ero riproposta di prendere nota e magari suggerire, successivamente, la proposta alternativa migliore.
Tutto questo, stento ancora a crederci, non mi è stato permesso! Pugnaloni ha cominciato a raccontare che si trattava di un incontro privato a cui, per quanto ospitato da uno spazio pubblico, non era possibile accedere, specie se “estranei” al contesto.
Per qualche istante – ha ammesso la Bordoni – ho pensato di fare il 112 e far intervenire i Carabinieri per chiarire, legge alla mano, come avrei dovuto comportarmi, io cittadina, nei confronti di una pubblica assemblea, ospitata su strutture comunali.
Dopo di che, però, preso atto che la richiesta del Sindaco è stata fatta propria da diversi cittadini presenti, ho deciso per il male minore e di venir via dall’assemblea pur di non causare l’abbandono del Sindaco lungamente atteso.
So di non averci guadagnato in prestigio ma sono anche consapevole che se avessi richiesto l’intervento della forza pubblica, i cittadini “imboccati” da Pugnaloni, avrebbero fatto presto ad addossarmi ogni colpa, ritenendomi magari responsabile di un mancato confronto atteso da anni!
Ho così preferito non regalare assist e non creare problemi ai passatempesi in attesa di risolvere la questione in altri sedi. Certo rimane amaro constatare come si possa scendere sempre più in basso, in sfregio alla buona educazione e alla pacifica convivenza, prima ancora della Democrazia, solo per rincorrere il personaggio di “salvatore della Patria” e sperare in un voto in più.
Domani mattina, a mente fredda, chiederò al Prefetto di essere ascoltata su quanto accaduto e se non ritenga, visto la campagna elettorale alle porte, di adottare provvedimenti. Allo stesso modo approfitterò dell’arrivo nuovo Maggiore Ciccarelli per un primo saluto e un consiglio su come comportarsi al prossimo, temo inevitabile, episodio analogo di incontro tra privati in spazio pubblico…”.