PUGNALONI NON SI FIDA
E ALLA DECADENZA
PREFERISCE LA BRUTTA FIGURA!

PUGNALONI NON SI FIDA E ALLA DECADENZA PREFERISCE LA BRUTTA FIGURA!

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Storica marcia indietro sul Bilancio 2017: atti annullati! Si rivota il 23

 

PUGNALONI NON SI FIDA
E ALLA DECADENZA
PREFERISCE LA BRUTTA FIGURA!

Valutate le carte il Sindaco gioca di anticipo ed evita il ricorso al Tar

Bilancio col vizio? Meglio non rischiare! Riconvocato per domenica 23 aprile il Consiglio comunale per discutere (stavolta sul serio) e votare gli stessi punti del 5 aprile.

Myke Bongiorno, re delle gaffes, non avrebbe potuto far meglio. Eppure quell’ “Ahi, ahi, ahi signora Longari… mi è caduta sull’uccello!” pronunciato in bianco e nero, nel preistorico 1970, sembrava insuperabile.

Ma Pugnaloni c’aveva promesso effetti speciali e effetti speciali saranno. Peccato da ricordare solo nelle pagine buie delle storie di Palazzo.

Senza scomodare l’arte di don Carlo Grillantini e nemmeno l’onesto lavoratore che fu Luciano Egidi, a memoria d’uomo non si ricorda un autogol lontanamente paragonabile da personaggi che, non fossero capitati per caso al governo di Osimo, sarebbero stati liquidati in quattro e quattro otto col vero nome di “principianti della politica… allo sbaraglio”.

Bilancio di previsione 2017, nuova puntata: annullato il voto del 5 aprile!

Un caso lontano, se vogliamo essere onesti, gli osimani lo ricordano e capitò in sorte, sempre in tema di Bilancio, all’allora Assessore Fernando Riderelli, all’epoca rampante politico di serie C in forza alla Democrazia Cristiana capitanata da Paolo Polenta Sindaco.

Un anno, ebbene, Riderelli, nonostante il mandato specifico, “dimenticò” di redigere l’atto… tanto che si giunse nei pressi della data di discussione in Sala Gialla senza che praticamente nulla fosse stato predisposto dagli uffici dell’allora ragioniere capo Augusto Giuliodori, ahimè scomparso.

La cosa si risolse con l’intervento del Prefetto il quale spedì ad Osimo un commissario contabile che, in breve, mise insieme un documento votato dalla maggioranza bulgara.

A proposito di maggioranza facciamo notare come, dopo il sabato fascista, l’Amministrazione comunale si è inventata anche l’adunata domenicale.

Stavolta lo scopo non è tanto quello di risparmiare qualche spicciolo sulla pelle della politica ma, più prosaicamente, garantire a Pugnaloni il raggiungimento di 13 voti su 13 voti disponibili.

Un solo voto in meno e Osimo si ritroverebbe col Commissario in casa e i comizi elettorali convocati. Data presumibile: febbraio 2018 quando, con buona probabilità di voterà per il nuovo Governo.

Ma restiamo ad Osimo e restiamo ad oggi.

Purtroppo per Pugnaloni il calendario di aprile e maggio propone ben 3 week-end con ponte aggiuntivo (Pasqua, 25 aprile e 1° maggio) che difficilmente vorranno essere mancati dai 12 consiglieri di maggioranza.

La possibilità, dunque, di assistere a nuovi, esilaranti, colpi di scena, offerti gratis dalla politica è dunque più di una realtà.

Nel frattempo nessun osimano vorrebbe ritrovarsi al posto dei messi notificatori del Comune che, la volta precedente, hanno notificato ad intermittenza la convocazione(maggioranza si, minoranza no), nei termini di Regolamento; nè, più alto in capo, in pochi vorrebbero ritrovarsi tra le vesta di Simona Burghiani (segretaria del presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni) dimentica di inviare 25 telegrammi.

Altro? Anche oggi, raccogliendo il consiglio di Pugnaloni nella ormai celebre seduta delle “scuse”, ci siamo sinceramente sforzati per trovare una notizia, magari di contorno, capace di addolcire la quotidiana pillola di passi falsi che rende amaro il mandato.

Non ci siamo riusciti.

In futuro, se proprio dobbiamo continuare nella ricerca di cose fatte bene dalla Pugnaloni-band, vorremmo almeno essere un pochino aiutati.

“OSIMO CAPITALE DELLE BANANE!
QUALCUNO FERMI LO SFASCIO”
INVIDIE E FOBIE
NON FERMERANNO
IL VOLO DI FRANKY!

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