RUBA PER ATTIRARE L’ATTENZIONE
IN NEGOZIO CON PIUMONE E CAPPUCCIO!

RUBA PER ATTIRARE L’ATTENZIONE IN NEGOZIO CON PIUMONE E CAPPUCCIO!

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Ennesima denuncia per un 50enne anconetano conosciuto in tutto il Cargo Pier

 

RUBA PER ATTIRARE L’ATTENZIONE
IN NEGOZIO CON PIUMONE E CAPPUCCIO!

 

Recuperata dalla Polizia merce per 405 euro. L’uomo deferito per un foglio di via 3 anni

Il meccanismo inconscio è lo stesso che determina il vostro cane ad azzannare un calzino o una vecchia scarpa… attirare l’attenzione verso di se.

Allo stesso modo un anconetano di 50 anni, tale S.F., “terrore” di quasi tutte le commesse del Cargo Pier, si muove tra scaffali e banchi dei vari negozi del centro commerciale, non prima però di essersi bardato di tutto punto… una sorta di inconfondibile segno di riconoscimento che trasforma un altrimenti anonimo 50enne in un riconoscibilissimo cercatore seriale di attenzione… fossero solo, al limite, le riprese delle immancabili telecamere di sicurezza.

Stavolta l’anconetano ha però voluto esagerare, entrando nel primo negozio di abbigliamento a portata di tiro… bardato come se fuori, anzichè 30 gradi, il barometro indicasse neve o bufera!

La ricerca di attenzione, in questo modo, con indosso un pesante piumino con tanto di cappuccio e bordatura di pelo, ha colto nel segno fin dall’ingresso nel negozio.

Le stesse commesse, talmente avvezze alle incursioni di ladri e ladruncoli di ogni tipo, hanno mentalmente registrato la presenza senza però allarmarsi più di tanto; il sistema di telecamere interno non presenta lati bui e l’ordine della proprietà è più che chiaro: nessuna discussione con taccheggiatori e simili. Telecamera e 113 sono più che sufficienti.

E così è stato è anche stavolta.

Da “lodare”, nella vicenda, l’inventiva e lo spirito di adattamento alle situazioni denotato da S.F. Se il pesante piumone stava a significare un chiaro “attenti sto arrivando”, un messaggio forte e chiaro a riscuotere l’interesse del personale, il cappuccio con pelo tirato giù fino alle orecchie serviva, anche, a nascondere i capi di vestiario sottratti tra gli scaffali per un uno scontrino non emesso di 405 euro.

Dopo di che, soddisfatto dell’incursione, S.F., ha lasciato il negozio discretamente convinto di essere riuscito nell’impresa; cosa che in genere non avviene mai.

Il tempo per la proprietaria del negozio di sottoscrivere la denuncia di furto e portare in Commissariato copia della registrazione, che S.F., raggiunto nella propria abitazione dagli agenti e messo facilmente alle strette da immagini che, nonostante il cappuccio, avevano colto sin troppo l’attenzione, si è ritrovato in mano l’ennesima denuncia a piede libero per furto aggravato.

Stavolta, come surplus, il poveretto è stato proposto in Questura per l’adozione del provvedimento di via obbligatorio da Osimo per il prossimo triennio.

S.F. non ha commentato preferendo chiedere informazioni sull’esattezza dei confini comunali… certo di imbattersi, in alternativa al Cargo Pier, in decine di altri centri commerciali certamente carichi… di mille attenzioni!


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