Al confronto i 1.000 euro, da fame, offerti da Osimo dipingono Pugnaloni come il nuovo Berlusconi. Presa di posizione dell’Ordine regionale dei Giornalisti e del sindacato Sigim affinchè il Sindaco Moschella possa compiere il necessario passo indietro. Necessario non gettare se stessi e un territorio nel ridicolo
“Appena 1800 euro lordi all’anno. Tanto vale, secondo il Comune di Sirolo, un lavoro delicato e impegnativo come quello dell’addetto stampa nelle pubbliche amministrazioni.
È la cifra – si fa davvero fatica a chiamarlo “compenso” – che il Comune ha previsto in una manifestazione d’interesse considerando una media di un articolo settimanale nel semestre autunno/inverno e quattro articoli settimanali per la primavera estate, oltre a 4 opuscoli informativi l’anno e un numero imprecisato di partecipazioni a conferenze stampa.
Tutte le spese sono a carico dell’incaricato. Una manifestazione di interesse che, secondo il Sigim – nelle genericità tra medie di articoli – rappresenta l’unica certezza nell’esigua somma di denaro corrisposta.
Essendo Sirolo un piccolo Comune è comprensibile la difficoltà di trovare nel bilancio le risorse per strutturare un ufficio stampa al pari di altre realtà più popolose, ma ciò non può giustificare un atto amministrativo che, come è stato articolato, è lesivo della dignità dei lavoratori, oltre che dell’immagine stessa del lavoro giornalistico.
Svilisce sia la figura dell’addetto stampa delle pubbliche amministrazioni, figura che opera in un settore sempre più di estrema delicatezza (resa ancor più evidente nel corso dell’emergenza pandemica), sia i free lance in una corsa al massimo ribasso, a scapito della qualità e del servizio di grande rilevanza sociale come l’informazione dei cittadini.
Determinate condizioni sono fuori mercato e non vanno in nessun modo accettate, ribadiscono Sigim e Ordine dei Giornalisti delle Marche insieme in questa presa di posizione: I professionisti dell’informazione devono essere trattati come tali invece di assistere ad uno svilimento della professione, peraltro da parte di una istituzione, in questo caso un Comune, che dovrebbe invece tutelare per primo la dignità delle persone anche attraverso il lavoro.
Il Sigim, tramite il proprio ufficio legale, ha inviato una lettera al Sindaco Filippo MOSCHELLA per chiedergli di ritirare la manifestazione di interesse o la modifica sostanziale dei punti contestati.
Il Sindacato dei Giornalisti Marchigiani e l’Ordine dei Giornalisti delle Marche sono aperti a un confronto con il Primo cittadino per esporgli il loro punto di vista e si dicono pronti a mettere a disposizione le loro professionalità per arrivare a concepire un atto amministrativo che rispetti la dignità dei colleghi”.
Piergiorgio SEVERINI, Segretario Sigim
Franco ELISEI, Presidente Ordine dei Giornalisti Marche
Offerti a Sirolo 150 euro al mese, oltretutto lordi. Pensavamo di aver visto toccare il fondo a PUGNALONI e ai 1.000 euro/mese (offerti a Martina TOMBOLINI per la copertura del ruolo a capo ufficio stampa del Comune di Osimo) che subito la dura realtà ci ha riportato ad aprire gli occhi su quanto accade, quotidianamente, attorno la professione.
In cambio di questo “compenso” il cui importo non consentirebbe a nessuno di giungere vivo, al lavoro, già al mese successivo, il Sindaco di Sirolo Filippo MOSCHELLA (poliziotto in aspettativa a capo dal 2019 di una Lista civica di Centro-Destra) chiede la redazione 26 articoli nel periodo ottobre-marzo e ben 104 nel semestre aprile-settembre; e non solo.
Si fa presente la necessità di predisporre – a gratis – ben 4 opuscoli informativi annuali (non è indicata la lunghezza in pagine) e la partecipazione a tutte le conferenze stampa possibili che, in estate, a Sirolo, possono ben superare il numero quotidiano di due.
In questo caso mandando economicamente il giornalista persino sotto, ovvero in rosso, in rovina, intendendo l’organizzazione e la partecipazione dell’addetto stampa all’evento a proprie spese!
Il tutto per la super modica offerta di 1.480 euro + Iva da corrispondersi all’interessato a rate di 123 euro, più 27 di Iva!
Colleghi non spingete e soprattutto non correte per accaparrarsi lo sgabello in seno al Cònero. Il tempo utile per partecipare al concorso è infatti improrogabilmente scaduto a mezzogiorno di ieri; insomma chi è fuori è fuori, chi è dentro è – ahimè – dentro.
Attese nei prossimi giorni le risultanze della gara pubblica, con tanto di punteggio per anzianità, esperienze pregresse, collaborazioni e simili come in ogni buon concorso. Inutile dire che la curiosità più grande, oltre che per il vincitore, sarà conoscere i nominativi (e quindi le aspettative professionali) di quanti hanno partecipato alla rincorsa di 123, miserabili, euro bucati!