SMANTELLATA IN MENO DI 3 MESI
LA BANDA DEI SELF SERVICE!

SMANTELLATA IN MENO DI 3 MESI LA BANDA DEI SELF SERVICE!

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SMANTELLATA IN MENO DI 3 MESI
LA BANDA DEI SELF SERVICE!

Annientati dai Carabinieri quattro rumeni specializzati in colpi nelle aree di servizio

Smantellata una banda di delinquenti rumeni specializzati nell’assalto a colonnine self service. A mettere fine all’attività di tre incensurati e un capo-banda con curriculum adeguati, tutti domiciliati in un hotel di Alba Adriatica, in Abruzzo, hanno pensato bene i Carabinieri della Compagnia di Osimo, diretti al solito dal Maggior Conforti, assistito al solito dal comandante del nucleo Operativo e Radiomobile Luciano Almiento.

A far pendere la bilancia in maniera decisiva sul versante della giustizia l’errore imperdonabile, quello commesso dai malavitosi rumeni, di venire a cercare rogna in territorio presidiato dai ricordati “mastini” di casa nostra.

Un errore gravissimo ed imperdonabile, quello commesso il 10 febbraio scorso ai danni dell’area di servizio Q8, all’Aspio di Camerano, quando in piena notte i banditi riuscirono a scardinare ben 3 colonnine self service appropriandosi, a fronte di 35.000 euro di danni procurati, un bottino esiguo (rispetto ai rischi e al numero dei partecipanti) di appena 8.000 euro! Meno di 2.000 euro a testa.

Un rischio da non accettare neanche per una posta dieci volte tanto visto che ha messo in movimento, sulle loro piste, il meglio degli investigatori, vecchio stile, oggi operanti in Italia.

Con pazienza e facendo ricorso alle malizie e ai segreti del mestiere, i militari della Compagnia di Osimo hanno così iniziato ad indagare sul colpo al Q8, certi di mettere le mani anche su questi signori partendo dalle tracce e dalle notizie, lasciate su se stessi, nel mondo della malavita.

Meno di tre mesi di serrate indagini e vita, morte e miracoli dei rumeni, tutti originari della provincia di Galati, figuravano sulle scrivanie di Conforti e Almiento come libri aperti.

Primo errore annotato, sinonimo di gente sprovveduta e/o squattrinata, l’aver dato vita a tutti i colpi utilizzando la stessa auto di proprietà, oltretutto con targa rumena: una vistosa Bmw di color rosso, ideale per non passare inosservati.

Ma ormai, Bmw rossa o… a piedi, il futuro con sole a scacchi era disegnato nel futuro dei quattro rumeni. Le indagini dei Carabinieri avevano portato a far esclamare in sala operativa l’ennesimo bingo e a brindare ancor prima della cattura.

Per stringere le manette ai polsi c’era infatti solo l’imbarazzo della scelta o meglio attendere che la prossima data prescelta per il raid corrispondesse con una disponibilità consistente di uomini sul territorio da razziare.

Detto e fatto. La prima volta il caso ha giocato a favore dei banditi, nel frattempo sottoposti a controlli quotidiani di osservazione.

Nello specifico nella notte tra sabato e domenica scorsi, la banda, ormai operante come soggetti incalliti e facenti parte a pieno titolo dei delinquenti “tipo assaltatori”, si era data appuntamento a Macerata.

Sempre seguiti, come ombre invisibili dai nostri Carabinieri, i militari avevano potuto toccar con mano come, stavolta, a differenza dell’Aspio, il tentativo era andato a finire male in quanto il sistema di allarme, entrato in azione, aveva costretto i quattro a dileguarsi a mani vuote.

Il colpo andato a vuoto proprio sotto gli occhi dei Carabinieri non ha però indotto i rumeni ad una pausa di riflessione. Probabilmente qualche conto in giro di pagare ha costretto loro a riprovarci subito, già l’altra notte, questa volta nei pressi di Marotta, nelle vicinanze di Fano.

Stavolta, visto che le probabilità davano l’evento come ampiamente possibile, le cose sono però andate ancor peggio.

Seguendo passo passo la Bmw rossa in viaggio sulla Statale Adriatica, direzione nord, i Carabinieri hanno sussultato allorquando si è compreso che l’area di servizio scelta si trovava in quel di Fano e che, soprattutto, la locale Compagnia disponeva per la bisogna di tutto il personale utile.

Insomma il cerchio si è chiuso, come una trappola chiude la via di fuga al topo troppo goloso, quando i rumeni si mostrati pronti a rifarsi del colpo a vuoto della notte precedente.

Stesso orario, circa le 3.30 de mattino ed identica tecnica per il distributore IP Matic, nei pressi di Fano. La Bmw rossa, “scortata” a distanza dal luogotenente Almiento, è stata vista fermarsi sul lato destro della Statale e far scendere tre dei quattro soggetti.

Mentre la Bmw si allontanava e i tre si nascondevano tra le sterpaglie in attesa di entrare in azione, anche i Carabinieri di Fano, in forze, predisponevano l’accerchiamento della zona, per non lasciare via alcuna di fuga.

Conoscendo ormai il modus operandi, non c’erano dubbi che i rumeni sarebbero passati dal dire al fare, ponendo così i militari nella felice condizione di operare in tutta certezza.

AD un certo punto, ad un segnale convenzionale di via, i tre rumeni sono riemersi dall’oscurità per indirizzarsi verso la prima delle colonnine prescelte per l’assalto. Sotto gli occhi dei Carabinieri sono così comparsi i tre individui scesi poco prima dalla Bmw, tutti travisati con guanti di colore rosso calzati; una volta usciti allo scoperto dalla sterpaglia si sono effettivamente diretti proprio verso il distributore IP Matic scassinando la testata Self Servizi con arnesi da scasso nonché con del nastro biadesivo, usato per far attaccare le banconote ed asportarle con più facilità dalla cassaforte.

Flagranza di reato che i militari operanti del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo hanno sapientemente lasciato commettere mentre le altre pattuglie fanesi, a debita distanza, erano ormai pronte ad intervenire.

Da ultimo una finezza, caratteristica dei fuoriclasse. Invece di far scattare sulla piazzola le manette, il Maggiore Conforti ha preferito attendere qualche istante ancora e comprendere quali, ulteriori, precauzioni potevano essere adottate dai malviventi.

Terminato il furto i tre “manovali” (con il quarto e capo sempre alla guida della Bmw) sono “scivolati di nuovo tra i campi, in una strada adiacente la Statale, non lontano dal distributore assaltato.

Seguiti a vista dai Carabinieri, i tre uomini si sono velocemente cambiati di abito, occultandoli, nella folta sterpaglia. Da li a poco è sopraggiunta la BMW rossa per far salire a bordo i tre malviventi e dirigersi in direzione del casello autostradale fanese.

Casello dell’A14 mai raggiunto dalla banda in quanto ben presto, avendo esaurito ogni segreto, la Bmw si è vista raggiungere e illuminare a giorno da fari e lampeggianti, circondata in sicurezza dai Carabinieri di Osimo e Fano, mitraglietta in pugno.

L’immediata perquisizione sul posto, sia sul veicolo che sulla persona, ha consentito di provare ogni accusa e rinvenire un notevole quantitativo di denaro contante, oltre agli arnesi utili allo scasso, appena utilizzati e debitamente sequestrati, unitamente all’autovettura BMW.

Recuperati anche i vestiti abbandonati nelle adiacenze del distributore carburanti e serviti per commettere poco prima il furto.

In considerazione dei gravissimi indizi di colpevolezza, i quattro romeni costituenti la banda degli assaltatori notturni ai distributori di carburanti sono così stati immobilizzati e ammanettati, dichiarati in arresto per il resto di furto aggravato in concorso.

Di quanto accertato e operato è stata prontamente informata il Sostituto procuratore della Repubblica di Pesaro Dottoressa Silvia Cecchi, la quale nel concordare gli arresti eseguiti disponeva che i 4 rom restassero trattenuti in custodia, in attesa della celebrazione del giudizio di convalida e conseguente giudizio per direttissima di questa mattina, presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Osimo.

Nella tarda mattinata odierna, alle 13-30 circa, nel corso dell’udienza per il rito direttissimo tenutosi presso il Tribunale di Pesaro, è così stato convalidato l’arresto della banda dei quattro Rom e su richiesta dei termini a difesa del legale di parte, l’udienza rinviata di 30 giorni, ovvero al 6 giugno, disponendo nei confronti dei rumeni la misura degli arresti domiciliari nei rispettivi luoghi di dimora.

Da sottolineare come dall’esito della perquisizione estesa anche all’autovettura BMW i Carabinieri osimani hanno rinvenuto anche la somma ulteriore di 5.000,00 circa, ben 11 telefonini cellulari, alcuni altri attrezzi da scasso, torce elettriche e rotoli di biadesivo.


 

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