In seno alla vicenda Luna e al doppio documento ufficializzato nel 2019, il capogruppo di Osimo Progetto futuro, finalmente chiarisce quanto avveniva – e forse avviene anche oggi? – in Comune. “Il 9 maggio 2019 – spiega Ginnetti – esisteva non una soltanto ma due o più “macchinette”, utilizzate contemporaneamente dagli addetti comunali. Spero che il mio possa rivelarsi solo un pensiero di cattivo gusto…”
“Siamo effettivamente tutelati, da chi deve aiutarci a mantenere la retta via, quando ci si indicano strade per il pieno rispetto delle leggi?
Siamo effettivamente certi che siano state, sia da LUNA che dagli altri organi istituzionali, coscientemente fatte delle azioni che corrispondono a sicura correttezza? Io ho dei fortissimi dubbi!”.
Così il capogruppo di Progetto Osimo futuro, Achille GINNETTI nello svelare incidentalmente, in calce alla complicatissima vicenda-LUNA, il mistero, mai chiarito, della prassi della doppia numerazione, in auge all’ufficio Protocollo del Comune di Osimo!
Come avere due targhe uguali ma intestate a persone diverse; lo stesso codice fiscale da rimbalzarsi a convenienza tra padre e figlio o poter esibire allo stesso tempo atto di nascita e/o atto di morte come quando più è opportuno….
“E poi c’è anche un altro aspetto, molto inquietante” – ha così sottolineato ieri sera GINNETTI in Consiglio comunale.
“Il 9 maggio 2019 Massimo LUNA ha presentato le dimissioni da amministratore della TPL e allo stesso momento protocollato, insieme alla rinuncia al Cda dell’azienda trasporti, la convocazione dell’assemblea sul bilancio 2018 TPL.
Entrambi i documenti, entrambi gli atti (numero 13.057, NdR.) hanno lo stesso crescente di protocollo!
Anche questo aspetto è fortemente inquietante… mi sono informato. Sembrano che esistevano, in quel momento nell’ufficio Protocollo (prassi all’epoca utilizzata dal Comune di Osimo e chissà per quanto tempo ancora, all’insaputa dei cittadini, NdR.) ben due timbri… o almeno esistevano più timbri protocollari… per numerare atti di pubblico interesse!
Ci sono tante perplessità, tante domande preoccupanti. E allora io dico questo: se in un aspetto così importante, per non dire basilare dei fondamentali della nostra vita cittadina… è stata possibile tanta leggerezza e superficialità, costante e continua… un autentico muro di gomma persino contro i cittadini che chiedono spiegazioni… io posso immaginare in situazioni più di routine, di minor rilevanza istituzionale, cosa possa accadere… Spero anche questa osservazione possa rivelarsi un cattivo pensiero”.
Un cattivo pensiero? Forse. Di certo in politica sono proprio i cattivi pensieri ad aiutare l’opinione pubblica nel formarsi le proprie convinzioni.
Nel frattempo il pensiero del consigliere GINNETTI, più che rivelarsi cattivo, appare essenzialmente drammatico, nella crudezza delle parole, del modo di fare truffaldino, ovvero da codice penale, instaurato dal Partito Democratico e dai suoi cespugli sodali nello spartire sino all’ultimo centimetro di potere; compreso quello sottratto alla verità, al confronto, al dibattito delle idee.
Truffare (perchè questo è il termine legale dell’operazione di manomissione condotta nella fattispece dall’Amministrazione PUGNALONI nell’affaire LUNA); dicevamo truffare persino disponendo sul mal funzionamento a piacere di macchinette deputate a dare certezze temporali ai cittadini su data e numerazione di un documento depositato nella casa comunale di tutti, significa non avere più o non aver mai avuto remore per compiere questo e qualsiasi altro atto, contro legge.