Promossi per la buona volontà mostrata. Insomma il 6 della Lega Nord in manifestazione pubblica ad Osimo è solo politico… ma tanto basta, crediamo, per un movimento non rappresentato in Consiglio comunale e accreditato, alle prossime elezioni – 2019 o prima – dell’exploit di poter entrare in Sala Gialla con uno o due consiglieri.
Per il momento il Consigliere regionale Sandro Zaffiri, coadiuvato dall’instancabile Franca Magnalardo, è riuscito nell’impresa di portare in città 22 militanti extra osimani, agitare cinque bandiere, mostrare sette cartelli anti Pugnaloni ed esibire uno striscione giallo-rosso con simbolo leghista con su scritto: “Gli osimani pagheranno i “danni” della vendita dell’Astea”.
Pensieri e parole che hanno smosso i pensieri degli osimani dello 0,000001 ma che sono serviti a fare “testimonianza”, “militanza” e “impegno politico” in una città dalla identità “narcotizzata” e in cui nessuno, sia pur dotato di lunga vita e ottima memoria, ricorda più il significato di simili parole.
Insomma i ripetuti inviti, via megafono, urlati da Zaffiri a Pugnaloni nell’indicargli la via più utile da seguire – a casa – non serviranno a cambiare le cose di un millimetro ma almeno ad abbozzare una opposizione in più in vista della resa dei conti del voto.
Una grande delusione particolare la deve invece lamentare il sottoscritto che, avendo presentato l’happening leghista come un sit in di protesta, ha dovuto contare fino ad un massimo di 24 partecipanti… tutti rigorosamente in piedi!
Sit in, letteralmente, significa protesta seduta, in genere improvvisa e non annunciata al “potere” che si intende combattere, proprio per veicolare all’opinione pubblica un messaggio più forte dell’iniziativa.
Delle due squadre di calcio, più allenatori, presenti per tutto il tempo in piazza Boccolino, nessuno che si fosse procurato almeno uno straccio di cuscino da poggiare sull’umido porfido…
Niente sit in, dunque, ma solo una simpatica rimpatriata con slogan urlati e dimenticati, destinati al nulla politico 2017. Nel 2019 o meglio ancora prima, sulla scia della crescita nazionale, non è detto che alla Lega Nord non possa andare decisamente meglio.