L’ex amministratore Parco ha declinato l’invito a ragionare di papà Pugnaloni
VICENDA MIGLIOZZI,
RESPINTE TUTTE LE AMBASCIATE
IL POSSIBILE CONSIGLIERE NUMERO 13
ANCORA INDECISO
Inutile anche i tentativi attraverso Energia Nuova che quelli affidati alla Giunta.
La vicenda Migliozzi – a tre giorni dall’apertura ufficiale del caso, con l’addio al consigliere Andrea Catena per situazioni legate allo stato di salute prtoprie al cugino del Sindaco – continua a non far dormire sonni tranquilli la risicata maggioranza; ovvero quanto resta, tre anni dopo, l’esigua vittoria per due soli voti alle Comunali 2014.
Della “gioiosa macchina da guerra” di Occhettiana memoria, 1.000 giorno dopo, sembra davvero essersi persa traccia… se anche un trapasso di ordinaria amministrazione in Sala Gialla porta con se la potenza distruttrice di mandare tutto a carte all’aria!
I fatti. A parte il sottoscritto, che però la politica la racconta, non la determina, quasi nessun esponente della maggioranza ha ancora contattato il voto numero 13 di Lanfranco Migliozzi, per fare chiarezza sulle motivate voci e comprendere:
A) se accetterà o meno l’incarico:
B) se intende mantenere fede al patto elettorale con i 52 osimani che gli hanno dato fiducia o se invece, memore dello sgarbo da 80.000 euro ricevuto di recente da Pugnaloni (con le dimissioni “suggerite” dal Sindaco quando Migliozzi amministrava la Parco), l’esponente di Energia Nuova preferirà vivere una stagione da super protagonista, al pari del Sindaco, votando ogni atto a sorpresa.
Con la sorpresa, tradotta in soldoni, costituita dal fatto di non ritrovarsi più a votare con la maggioranza… con tutte le conseguenze del caso su voti essenziali.
Il problema principale di questo impasse è dato proprio dall’impotenza del Sindaco ad affrontare di petto la questione; insomma Pugnaloni, da sempre ottimo “incassatore”, stavolta non ce la farebbe a trovare la faccia giusta con cui mostrarsi all’ex compagno di maggioranza, trasformato da Pugnaloni stesso in avversario e oggi, per un un curioso gioco del destino, di nuovo nella felice condizione, per Migliozzi, di dettare le regole del gioco!
A cominciare dal ritorno a casa dei 70.000 euro, più interessi, mancanti all’appello causa dolorosa defenestrazione Parco. quando nulla lasciava immaginare un motivato, ma non troppo, cambio al vertice.
Consapevole di dover fare passare la propria maggioranza attraverso la stretta cruna dell’ago rappresentato da Migliozzi, Pugnaloni ha mandato, nell’ordine, i seguenti sherpa in avanscoperta.
“Pacca sulle spalle”, alias papà Pugnaloni, Sindaco virtuale con delega ai casi più spinosi.
Il più prosaico Marco Balestrieri (Energia Muova) che, in qualità di esponente di maggior spicco del movimento, avrà certamente richiamato Migliozzi al “senso di responsabilità” proprio – se la cantano così – degli esponenti di Sinistra.
Infine una chiaccherata con Migliozzi… Pugnaloni l’ha certamente fatta fare al proprio vice Mauro Pellegrini… respinto con perdite e rientrato alla base senza un responso chiaro? Cosa farà Migliozzi il prossimo 15 luglio?
E quanto proveremo a chiedere al diretto interessato, tra poche ore, finalmente raggiunto al cellulare e desideroso di stabilire un contatto con il mondo esterno.
L’aria che tira è che Migliozzi, preso atto con rammarico della mancanza di buona volontà mostrato sia dalla colleghe di aerea che di lista civica Assessore Pagliarecci e Gatto, non veda l’ora di unirsi al coro dei “no grazie” accettando l’incarico ma senza specificare a priori dove finirà, di atto in atto, il tredicesimo sassolino prezioso.
Dopo di che il 15 luglio è ancora lontanissimo e chissà che Pugnaloni, consapevole di dover affrontare il toro per le corna, smesso di inviare inutili ambasciatori… compaia in arena sorretto dalla sola propria armatura, deciso a combattere e vincere il toro Migliozzi!
Lo sapremo solo vicendo.