In corso nell’Osimano una massiccia attività di spamming a scopo estorsivo. La Polizia Postale rassicura: è solo un bluff
Per quasi due millenni a redarguire i giovani maschietti a non esagerare… hanno pensato i preti i quali un pò grazie all’autorità dell’abito e molto a causa della punizione divina prevista per i più abitudinari, ovvero diventare progressivamente ciechi, sono riusciti, in qualche modo, ad arginare la questione dell’auto erotismo maschile in giovanissima età.
Nell’era di internet, preso atto nel frattempo che il rischio di diventare ipovedente era, tutto sommato, un rischio accettabile, la questione della masturbazione, maschile e sdoganata persino quella femminile, non sembrerebbe figurare più tra i primi problemi della Chiesa… tanto che complice i nostri inseparabili computer o smartphone, a scelta, molti maschietti e altrettante femminucce – di ogni età – ammettono senza pudore di farsi accompagnare dalla tecnologia per le proprie, diciamo così, distrazioni personali.
Addirittura la moda di masturbarsi davanti a filmati porno, decaduto il consumo di riviste e dvd, è oggigiorno divenuto un fatto talmente socialmente accettato… che i pirati informatici, imparata la news, sguazzano nella novità data dalle nuove abitudini sessuali, architettando modi sempre nuovi per spillare soldi ai più ingenui.
Sempre più numerosi, in genere ad ondate trimestrali, sono coloro, masturbatori veri o meno, che ricevono mail dal seguente tono. A differenziarle solo la richiesta del “riscatto” che varia, in genere, dai 180 ai 300 euro in bitcoin. Attenti a non pagare. Vi diremo in seguito perchè.
“Ciao! Come avrai notato, ti ho inviato un’email dal tuo account. Ciò significa che ho pieno accesso al tuo account. Ti sto guardando da alcuni mesi.
Il fatto è che sei stato infettato da malware attraverso un sito per adulti che hai visitato. Se non hai familiarità con questo, ti spiegherò.
Virus Trojan mi dà pieno accesso e controllo su un computer o altro dispositivo.
Ciò significa che posso vedere tutto sullo schermo, accendere la videocamera e il microfono, ma non ne sai nulla.
Ho anche accesso a tutti i tuoi contatti e tutta la tua corrispondenza.
Perché il tuo antivirus non ha rilevato il malware?
Risposta: il mio malware utilizza il driver, aggiorno le sue firme ogni 4 ore in modo che il tuo antivirus era silenzioso.
Ho fatto un video che mostra come ti accontenti nella metà sinistra dello schermo, e nella metà destra vedi il video che hai guardato.
Con un clic del mouse, posso inviare questo video a tutte le tue mail e contatti sui social network.
Posso anche postare l’accesso a tutta la corrispondenza e ai messaggi di posta elettronica che usi.
Se vuoi impedirlo, trasferisci l’importo di 207€ al mio indirizzo bitcoin (se non sai come fare, scrivi a Google: “Compra Bitcoin”).
Il mio indirizzo bitcoin (BTC Wallet) è: 17YKd1iJBxu616JEVo15PsXvk1mnQy
Dopo aver ricevuto il pagamento, eliminerò il video e non mi sentirai mai più.
Ti do 48 ore per pagare. Non appena apri questa lettera, il timer funzionerà e riceverò una notifica.
Presentare un reclamo da qualche parte non ha senso perché questa mail non può essere tracciata come il mio indirizzo bitcoin.
Non commetto errori!
Se scopro di aver condiviso questo messaggio con qualcun altro, il video verrà immediatamente distribuito.
Auguri!”
Sentiamo ora il parere, per fortuna confortante, della Polizia Postale di Ancona a cui sta giungendo, a periodi regolare, un autentico diluvio di segnalazioni di uomini in apprensione. Per tutti l’invito è quello di non pagare e dimenticare l’episodio, certi che nella stragrande maggioranza dei casi nulla di disdicevole accadrà.
Per acconsentire tecnicamente a dei criminali informatici di mettersi nella condizione di ricattare, con argomenti veri, la povera vittima, occorre che sconosciuti abbiano avuto la disponibilità materiale dei dispositivi stessi oppure essere già riusciti a consumare ai nostri danni episodi di cosiddetto “phishing informatico”.
In assenza di queste prove la minaccia ricevuta rimane solo una mail anonima di pessimo gusto, inviata a random, di cui non tener conto.
Resta la buona norma, per chiunque di non lasciare i nostri dispositivi incustoditi (o non protetti) e magari di guardarsi dal cliccare su link o allegati di posta elettronica sospetti.
Attuate queste contro misure anche la minaccia più truce potrà indurci ad un sorriso, anzichè intasare inutilmente il lavoro della Polizia.
“Purtroppo questi signori – rassicurano dalla Postale – puntano tutto sul fatto di andare praticamente a colpo sicuro e quindi di indurre al panico i malcapitati inducendo a pagare una somma certamente non piccola ma neanche impossibile.
Ribadiamo come sia tecnicamente impossibile, anche per quanti fossero riusciti ad entrare abusivamente nella nostra posta elettronica, installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo attivando webcam o rubando i nostri dati”.
Quindi? Proteggere adeguatamente la mail, cambiare con frequenza password possibilmente complesse, non utilizzare la stessa password per diversi profili ed abilitare meccanismi di autenticazione più forti. Dopo di che, se non vi sentirete ancora tranquilli e la voglia di tornare a visitare quel sito xxx è troppo forte, suggeriamo la protezione regina: porre sul led della videocamera un centimetro di nastro adesivo scuro; si quello per pacchi. Nessuno ci disturberà più… e sarà tutto più bello!”.