𝗜 𝘃𝗼𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗶𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗶𝗹𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗽𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮𝗻𝗶, 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗕𝗼𝗿𝗱𝗼𝗻𝗶, 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮’ 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼 𝗹𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶𝗮𝗻𝗼, 𝗮𝗹 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘂𝗿𝗻𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗹𝗮𝗺𝗼𝗿𝗼𝘀𝗼 𝗿𝗶𝗯𝗮𝗹𝘁𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼. 𝗙𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟭° 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝗲, 𝗽𝗶𝘂’ 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗮𝗶, 𝘂𝗻𝗮 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝗻𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲, 𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗮𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼
Primarie liste Civiche, comunque vada sarà un insuccesso!
Vincerà, come pare e come sembra, Monica BORDONI? Si preparino i civici al disimpegno, di fatto, di Sandro ANTONELLI dal continuare a portare voti, un paio di cento, non di più, alla causa latiniana. A cominciare dal no grazie all’appuntamento del prossimo 26 maggio 2023, distante in teoria ormai solo 436 giorni. Nove mesi effettivi di fatto, tolti i disbrighi formali e tutto un anno di festività varie.
Questa, dunque, la migliore delle ipotesi possibili non essendo accreditato, dai bookmakers, un possibile taglio del nastro per prima della terza… comoda Gilberta GIACCHETTI; forte della inaspettata poltrona al Campana e di fatto in gara con l’unico scopo, dichiarato da anni negli occhi, di far perdere la partita all’amica BORDONI.
Altre possibilità? La matematica dice una soltanto e prevede il trasbordo gratuito di gran parte dei voti giacchettiani (diciamo oltre la metà) verso Sandro ANTONELLI, sperando possano bastare per un clamoroso ribaltone, tipo Elly SCHLEIN, nelle urne del 1° aprile.
Non basteranno. Stando ai flussi elettorali presi in esame, dirottare all’ultimo il sostegno sull’ingegnere di Campocavallo, già Assessore nelle passate Amministrazioni civiche, non dovrebbe consentire di modificare radicalmente l’orientamento dell’elettorato.
Molto dipenderà da quanti osimani si presenteranno ai seggi (stimata la partecipazione di circa 1.000 cittadini, 800 se andrà male, 1.200 nelle migliori delle ipotesi) ed anche da quanti infiltrati, votanti ANTONELLI, il buon Simone PUGNALONI riuscirà a portare al voto – 100? – nella speranza di inquinare e rovesciare il risultato.
Quasi tutto dipenderà, però, dal pronunciamento, ammesso e non concesso dovesse decidere di renderlo pubblico, che il padre fondatore Dino LATINI, per l’appunto, dovesse e/o dovrebbe fare; dovesse e dovrebbe fare essendo tutt’altro che certo che il Presidente del Consiglio regionale deciderà di regalare la promozione a Sindaco a questo o a quello… specie dopo una lunga, incredibile, mai vista prima “non campagna elettorale” fatta di silenzi, assenze, mancanze, ritardi. Insomma tutto, meno che una banale dichiarazione: “Signori il mio miglior successore è… “.
Ha prevalso la voglia di farsi del “buon male” e il desiderio masochista di vincere… ma soffrendo, essendo il prossimo giro davvero scontato, per una serie di congiunzioni astrali della politica, pensare a un vincitore diverso dal nominativo espresso dalle primarie.
Basterebbe ricordare il tracollo nazionale del Pd e abbinarci il forfait, per legge… elettorale, di Simone PUGNALONI per dichiarare sin d’ora il Centro-Destra e le civiche vincitrici al primo turno per manifesta inferiorità dei contendenti.
Tutto questo, però, ad un patto affidato al destino, chiamato inconsciamente in causa dai Civici per riequilibrare sorti altrimenti segnate: nessuna sorpresa, nessun accordo al ribasso, nessun tentativo esterno di ribaltone dovrà andare in porto.
Se la delusione per l’insuccesso eventuale di Sandro ANTONELLI potrà essere pagata, nel ’24, dal movimento civico, alla fine, solo con un paio di centinaia di voti suggeriti al mare anziché alle urne (tutte cose già viste e rientranti nel Dna dei “colonnelli” latiniani), non sappiamo come reagiranno gli sherpa di Su la Testa di fronte ad un risultato esattamente contrario; difficile da realizzarsi ma – se ci si vuole davvero male male – non impossibile da auto infliggersi.