Torre civica, detto e fatto. Mai segnalazione di pericolo fu presa in più seria e urgente considerazione dalla macchina del potere.
“A seguito di ulteriori approfondimenti sulle condizioni di sicurezza – fa sapere una nota dell’Amministrazione comunale inviata agli organi di stampa (tranne che ad OSIMO OGGI, salvo poi lamentarsi di non essere simpatici a questa Redazione) – il Sindaco Simone Pugnaloni, preso atto del parere del responsabile del Dipartimento del Territorio Roberto Vagnozzi, ha disposto l’inizio dei lavori di messa in sicurezza della torre civica”.
A seguito del sopralluogo tecnico avvenuto lunedì da parte dei Vigili del Fuoco e dei tecnici della Soprintendenza ai Beni culturali è emerso un peggioramento “del quadro fessurativo, tale da rendere necessaria la realizzazione di una cerchiatura in acciaio dei singoli pilastri della cella campanaria nella parte sovrastante il tetto di palazzo comunale”.
Per giungere ad operare fino in cima alla torre il Sindaco ha deliberato l’affidamento di lavori urgenti alla BC Costruzioni di Osimo (quantificati in 47.000 euro) necessari per realizzare il solo ponteggio attorno alla torre. Lavori che dovrebbero iniziare e concludersi in tempi brevi.
Oltre alla Torre anche una parte del Palazzo comunale presenta, a seguito delle ultime scosse, più di un rischio di inagibilità.
In particolare, come evidenziato nel pezzo di ieri, non risultano sicure intere zone che gravitano a ridosso della Torre. Parliamo dell’ufficio del Segretario comunale Luigi Albano e di quelli occupati fino al recente pensionamento dalla vice Lucia Magi, per tacere dell’ufficio del Dirigente di Anagrafe Corvini, pure sgomberato.
Al riguardo, vista la gravità di una situazione a rischio per tanti lavoratori e cittadini che quotidianamente ne affollano gli uffici per le più svariate pratiche, Pugnaloni risulta abbia stanziato a bilancio almeno altri 100.000 euro necessari per svolgere tutte le prove e le verifiche necessarie all’individuazione del cosiddetto grado di “vulnerabilità sismica”.
Sotto interrogativo anche la posizione della Sala Gialla, ovvero il salone dove storicamente si riunisce il Consiglio comunale. La sicurezza offerta dalla struttura non sembra garantire tranquille discussioni ai consiglieri comunali che, per bocca di Maria Grazia Mariani, hanno già fatto richiesta di dettagliate delucidazioni in fatto di sicurezza.