Come ampiamente previsto il cazzeggio in Rete di Ferragosto si è dimostrato tale. Alla prima richiesta di mostrare il passaporto verde o suo sostitutivo la Preside del Campana-Corridoni ha risposto presente, allineandosi alle direttive dello Stato. Tanto rumore per nulla. E ora un’altra ondata di commenti social…
La pagina Facebook della Preside continua ad ospitare, quasi ogni giorno, almeno un post di incoraggiamento. L’ultimo, in ordine di tempo, proviene da Massafra (Taranto) da tale Maria Rosaria GRECO; sostiene l’azione di disubbidienza civile inneggiata dalla Preside del Campana-Corridoni invitando la dirigente ad avere coraggio in quanto “Non sei sola!”.
Qualche giorno prima, dall’altro capo d’Italia Mariagrazia MANTOVAN (Gallarate, Varese) ricorda all’insegnante che il green pass è un abuso incostituzionale e come tale neanche pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
Seppur sempre temerari, però, gli incoraggiamenti alla prof si fanno ormai sempre più rari e con con quasi più nessun commento di contorno; insomma Milena BRANDONI pare, giorno dopo giorno, avviarsi sempre di più a tornare nell’anonimato e alla vita di tutti i giorni, svestendo per sempre dei panni di “Capo popolo”, “eroina” o sobillatrice degli spiriti più fragili.
Figuriamoci tra un pò quando, con l’avvio dell’anno scolastico anche nelle Marche (avvenuto mercoledì con due giorni di ritardo rispetto a gran parte d’Italia), sarà chiaro a tutti che, contrariamente ai roboanti annunci di Ferragosto (giornate in cui la guerrigliera nostra annunciava guerra totale al passaporto verde) la Milena BRANDONI risulta regolarmente presente a scuola! Vaccinata o tamponata per lo Stato pari sono.
Eppure appena poche settimane fa, come in preda ad una tastiera impazzita, la Preside annunciava: “Io non controllerò proprio nessuno. Sono io stessa senza green pass e non lo avrà nemmeno a settembre. Disobbedienza civile!”.
E spiegando urbi et orbi, ovvero ad Osimo e al mondo, come “la terapia “sperimentale” anti Covid viene iniettata alla persona che deve essere libera di decidere cosa fare del proprio corpo”, annunciava agli italiani che “stiamo facendo rete, ci stiamo organizzando. Non siamo allineati e insieme saremo più forti per rispondere al regime”; constandando in conclusione che “chi non si vaccina non mette in pericolo proprio nessuno”.
Come è noto, avendo smascherato in esclusiva le reali intenzioni della Milena BRANDONI, trattatasi di puro cazzeggio allo stato libero. Chiacchere da ombrellone affidate, secondo la moda del 2021, all’amplificatore del web. Roba più per comari anni ’70 e precedenti, voluttuose nello sparlare nell’ombra… che per persone che hanno studiato ed un minimo di responsabilità verso la società con mille difetti ma che comunque ti riconosce come Preside. Ma tant’è. Così va il mondo anche in periferia, un tempo molto meno aggredibile da mode, slogan, voglia di protagonismo un tanto al chilo.
La triste realtà per gli aficionados dell’ormai ex pasionaria anti pass è che anche lo scoglio Milena BRANDONI ha ceduto, ammainato bandiera, ritta sull’attenti e allineata e coperta come decine di migliaia di lavori scolastici a cui il green è stato imposto per primi, tra i lavoratori pubblici.
E’ bastato, a fine agosto, una telefonata conoscitiva del Provveditore Ugo Marco FILISETTI (finalmente un tipo che non teme di lasciare un segno positivo del proprio passaggio mel mondo della scuola) e subito i bellicosi intenti di sovvertire lo Stato costituito sono riposti, con disciplina, nel ricco cassetto del mi piacerebbe ma ancora non posso.
E’ lo stesso Provveditore agli studi a confermarci come anche ad Osimo l’anno scolastico è iniziato senza alcun problema, in maniera più che regolare, persino con la BRANDONI a controllare (o far controllare come le consente la legge) i propri sottoposti.
Vaccino? Tampone? A parte la privacy, la scelta della Preside davvero poco importa ad Ancona dove, con soddisfazione moderata, si è dunque assistito al venir meno, allo sgretolarsi di un caso che, se alimentato per davvero, avrebbe potuto duplicarsi a macchia di leopardo, qua e la per l’Italia.
Domanda finale. Ma se la BRANDONI controlla regolarmente il buon andamento dei passaporti verdi del Corridoni e del Campana… chi controlla il suo? In questo caso, spiegano ad Ancona, la competenza ricade sull’ufficio scolastico regionale, chiamato a verificare anche la correttezza di chi controlla chi.
Insomma, Milena BRANDONI, fine di un mito. Ora la parola, ahi noi, alla Rete…